Enews 506, sabato 23 dicembre 2017

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Auguri, auguri, auguri a tutti.
Auguri di un bellissimo Natale e di un felice 2018.

In questi giorni di fine legislatura abbiamo portato a compimento alcuni percorsi che duravano da molto tempo. E sono buone notizie che voglio condividere con voi. Ce ne sarebbero tanti ma mi limito a segnalarvi alcuni tweet dei competenti membri del Governo

1. Qui Marianna Madia che spiega la firma del nuovo contratto dei dipendenti della PA: stanotte si è chiuso il primo accordo, quello sulle amministrazioni centrali. Adesso in rapida successione andranno in porto anche quelli sulla scuola, sulla sanità e sugli Enti Locali. Le risorse, faticosamente trovate in questi anni, sbloccano i contratti dopo 10 anni. Perché i politici che governano si dividono tra chi i contratti li blocca per anni e chi li rinnova come succede nei paesi normali. Noi apparteniamo alla seconda categoria.

2. Qui Maurizio Martina che ha seguito il bellissimo progetto Human Technopole, nell’area che fu l’area Expo. I primi ricercatori si sono insediati ed è meraviglioso sapere che l’eredità della grande esposizione universale sarà nelle mani di chi scommette sulla scienza e sull’innovazione. Viva il futuro!

3. Qui Graziano Delrio che rivendica la legge sulla mobilità ciclistica, nata dalle idee di Antonio De Caro e Paolo Gandolfi. Ne abbiamo parlato anche durante il viaggio in Treno con gli amici della Fiab nella tappa di Trino Vercellese, pedalando lungo la pista ciclabile che abbiamo finanziato per collegare Venezia a Torino (Ven.To). La bici non è (più) l’ultima ruota del carro.

4. Qui Beatrice Lorenzin sul disegno di legge – seguito a lungo da molti parlamentari PD – sulla riforma delle professioni sanitarie. Che è innanzitutto il modo per aiutare i pazienti e chi tutti i giorni vive le difficoltà del mondo della salute.

5. Qui Andrea Orlando sulla riforma dei testimoni di giustizia, divenuta legge nelle ultime ore della legislatura con l’obiettivo di dare più tutele a chi sceglie di stare dalla parte giusta, dalla parte dello Stato.

6. Qui Maria Elena Boschi sulla legge che tutela orfani vittime di crimini domestici. Anche questa legge è stata appena approvata ed è un ulteriore tassello delle tante politiche contro il femminicidio e la violenza sulle donne.

7. Qui Carlo Calenda sull’accordo di programma firmato a Portovesme nel cuore del Sulcis insieme al Presidente della Regione Sardegna Pigliaru per far ripartire finalmente Alcoa.

8. Qui Luca Lotti sugli investimenti liberati dall’ultimo CIPE che ha stanziato 6 miliardi di euro.

Naturalmente potremmo proseguire a lungo con tante altre questioni aperte.
Ma ho scelto solo gli ultimi tweet che ho rilanciato per mostrare anche plasticamente che le cose che abbiamo messo in cantiere sono davvero tantissime.
Governare significa provare a fare le cose per bene. Senza demagogia, senza polemica, senza rabbia. Oggi leggevo che l’amministrazione comunale di Roma sta chiedendo aiuto per la gestione dei rifiuti all’Emilia Romagna: facile fare gli ambientalisti con i termovalorizzatori degli altri, no? E ironia della sorte vuole che l’aiuto venga da Parma dove la polemica contro il termovalorizzatore era stata una delle ragioni della vittoria a Cinque Stelle. La differenza tra noi e gli altri, alla fine, è innanzitutto nella capacità concreta di governare. Perché è difficile far credere che riuscirai a gestire le conseguenze di un referendum sull’Euro se quando amministri non riesci a tenere in vita un povero albero di Natale in piazza Venezia (Spelacchio, riposi in pace).

La notizia più bella di queste ore, tuttavia, è più personale. Riguarda cioè una persona, un nostro amico, che è stato sottoposto per due mesi a una gogna mediatica assurda in ragione di una denuncia basata su sms privati. Si chiama Mattia Palazzi ed è il bravissimo sindaco di Mantova. Nei primi giorni dell’inchiesta molti chiedevano le sue dimissioni amplificando la grancassa mediatica orchestrata dai giustizialisti. Niente di nuovo sotto il sole, amici. I giustizialisti hanno scarsa fantasia, dicono sempre la stessa cosa. Mattia ha resistito e sinceramente non era facile per le pressioni incredibili che ha subìto: in quei giorni, e in quelle notti, l’ho sentito provato. Ma lo conosco come una persona generosa e sono fiero di esserne amico. Ieri è arrivata la richiesta di archiviazione perché gli sms erano stati intenzionalmente modificati (sta diventando un vizio, a quanto pare) e dunque Mattia potrà passare un Natale più tranquillo, nonostante tutto ciò che ha passato. Ci sarebbe da arrabbiarsi, da gridare, da scandalizzarci. Invito tutti a ricordarci ciò che ci stiamo dicendo da mesi, in tante vicende: ragazzi, il tempo è galantuomo, il tempo gioca con la nostra maglia. Lasciamo le polemiche a chi vive di quello. Noi teniamoci stretta la verità. Perché la verità prima o poi viene fuori e quando viene fuori la verità vera, la gioia di riabbracciare chi è davvero amico vale doppio.

A tutte e tutti il sorriso più grande insieme all’augurio di Buon Natale!

Un sorriso,
Matteo