eNews 377 – 30 novembre 2013

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Ormai ci siamo. Mancano 8 giorni e l’Italia può finalmente cambiare verso. Stavolta è la volta buona. Stavolta è proprio la volta buona.

Chi può votare? Tutti. Nessuno si senta escluso. Anzi, mi verrebbe voglia di cambiare verbo: chi deve votare? Tutti quelli che non si rassegnano.

Perché le cose stanno più o meno così:
Berlusconi ha i suoi guai, ma ha scelto una linea politica abile. Lui fa l’opposizione e si prepara alla campagna elettorale: a Berlusconi non riesce governare, e questi 19 anni ce lo hanno dimostrato. Però è bravissimo a fare campagna elettorale, e noi l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle.
Grillo domani torna alla sua piazza, al suo Vaffa Day. Insulterà, come sa fare lui. E’ un voto di protesta quello che intercetta. Poi però non realizza nulla di quello che promette perché i Parlamentari stanno sul tetto a protestare, non al piano di sotto a votare.
E poi c’è il PD. Che ha mille limiti, mille difetti. Però coinvolge i cittadini. E ci mette la faccia come nel confronto SKY di ieri (una discussione civile, no? A me è piaciuta e trovo che Gianni e Pippo siano stati molto bravi. Mi piacerebbe che la facessero anche gli altri).

Il Governo delle Larghe Intese non c’è più.
Ora c’è una maggioranza di emergenza, diversa dalle larghe intese e diversa da che ha i numeri per fare le cose che da anni si dicono e non si fanno.
Chi mi vota, non vota per me. Non vota solo per me.
Vota per un pacchetto di proposte specifiche.
Chi vota per me vota per una riforma della politica che consenta di risparmiare 1 miliardo di euro sui 2,5 miliardi. Che rottama le indennità di Senato e Province, riduce costi e posti. Fa dare alla politica il buon esempio. E stavolta è la volta buona perché i numeri ci sono. Un PD che cambi rispetto al passato può farlo perché stavolta è la volta buona.
Chi vota per me vota per una riforma del lavoro dove si semplifichino le norme per attrarre investimenti e semplificare la burocrazia, si rivoluzioni il sistema della formazione professionale, si investa sulle politiche attive per il lavoro. Ma nel 2014 si inizi a disboscare le regole del gioco sul fisco, sulla burocrazia, sulla giustizia, sull’energia per rendere l’Italia più competitiva. Un PD che cambi rispetto al passato può farlo perché stavolta è la volta buona.
Chi vota per me vota per un’Europa che non sia solo dei burocrati, ma abbia un’anima. Dove ci sia l’Erasmus anche per le scuole e il servizio civile obbligatorio. Dove Lampedusa sia un problema di tutti e non solo dei suoi abitanti o del suo sindaco e dove la politica estera non sia spezzettata tanto quanti sono gli stati membri. E dove il patto di stabilità non blocchi il Comune di Olbia e dove i fondi europei si utilizzino bene e non in marchette. Un PD che cambi rispetto al passato può farlo perché stavolta è la volta buona.

Stavolta è la volta buona. Ma ancora in tanti non ci credono. E allora l’ultima settimana vi chiedo una mano. Perché io da solo non ce la faccio. Non ci sono supereroi da queste parti: ci sono persone che credono che insieme si possa cambiare il mondo. Una leadership forte è fondamentale. Ma il vero leader è chi sa fare insieme agli altri, non senza gli altri. Ho bisogno di tutti a cominciare da te, che stai leggendo questa email.

Se ci credi, se credi che sia la volta buona, puoi:

1) Scaricare la rubrica del tuo telefonino e la rubrica email. Fra questi ci sono sicuramente almeno 10 persone che puoi coinvolgere in questo progetto. Dieci persone. Che magari non vanno a votare perché non sanno che sono primarie aperte. Oppure non sono convinte del candidato ma si fidano di te. O ancora non credono più alla politica e sono rassegnate. Questa non è la mia campagna elettorale, è la nostra campagna elettorale: dammi una mano. Porta dieci persone a votare (trova il tuo seggio qui) E L’Italia proviamo a cambiarla insieme. Perché uno da solo non ce la fa

2) Darci una mano economicamente. Trasparente ogni centesimo raccolto, come sarà trasparente ogni centesimo speso. Per il momento siamo quasi a 70mila euro. Nell’ultima settimana mi piacerebbe arrivare a 80mila, tutto con contributi da 5 euro in su. Ci proviamo? Se vuoi dare un contributo, puoi farlo qui.

3) Darci una mano attiva nell’ultimo giorno di partecipazione. Sabato 7 dicembre infatti scendiamo in…piazza. Mille tavolini in mille piazze d’Italia per raccontare cosa sono le primarie, qual è il nostro sogno concreto, perché questa è la volta buona. E anche come si vota, le indicazioni logistiche. Mille tavolini una campagna straordinaria di mobilitazione. Mille piazze per mille persone. Raggiungiamo un milione di persone. Tutti insieme. Vi va?

Io in questi giorni mi muovo un po’ in Italia, ma continuando a fare – come sempre il Sindaco (ieri eravamo al Sodo, giovedì approvato l’assestamento di bilancio, tutte le info amministrative su www.matteorenzi.it). Sono sempre più convinto che la politica si faccia stando in mezzo alle persone e non solo nei palazzi o nelle sedi di partito.
Oggi Palermo alle 18, domani Pesaro alle 11.00, Venezia alle 17.00 (Grillo parla di insulti, noi rispondiamo da Venezia con le proposte sulla cultura), Udine alle 20.30, Trieste lunedì mattina per parlare di Europa in una capitale europea. Quindi Roma martedì, Bologna mercoledì, Napoli giovedì, Milano venerdì sera.(qui potete vedere nel dettaglio orari e luoghi) Sabato ci sarò anche io ai tavolini in piazza a dare una mano. Nel mezzo cercheremo di lanciare alcune proposte concrete. Dal Piemonte venerdì 6, alle 11.30 con Ermete Realacci, Guido Ghisolfi, Catia Bastioli e molti amici parleremo di Green Economy e dei posti di lavoro che si possono creare scommettendo sull’ambiente.
Faremo anche un po’ di tv: tra gli altri Lunedì sera da Palazzo Vecchio un collegamento da Piazza Pulita, Porta a Porta martedì sera (dopo l’iniziativa di Roma) e Otto e mezzo venerdì sera in collegamento da Milano.
Nel frattempo continua l’esperimento del #matteorisponde che stiamo facendo sia per le questioni cittadine, che per le questioni nazionali.

Siamo a un passo. Questa è una settimana che potrebbe cambiare verso all’Italia. Bisogna crederci. Chi resta a casa si tiene quello che c’è. Chi non si mette in gioco non cambierà mai.
Me la date una mano?

Un sorriso,
Matteo Renzi

 

 

PS: Per dare la disponibilità sui tavolini l’email è questa ([email protected]), il numero di telefono è 800944366. Per idee, suggerimenti, critiche: [email protected]. Non risponde sempre, ma leggo, leggo tutto.