Enews 558, venerdì 28 dicembre 2018

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Buongiorno e ben trovati a tutti.
Spero che abbiate passato un ottimo Natale con i vostri cari.

 

1. Un Ministro Ultrà che sul calcio non è credibile.
La giornata di Santo Stefano doveva essere una novità per il calcio italiano. Sul modello inglese giocare il giorno dopo Natale avrebbe dovuto portare le famiglie allo stadio e creare un clima di gioia e serenità. È accaduto esattamente l’opposto. Un ultrà morto a Milano negli scontri di San Siro. Cori razzisti verso un giocatore del Napoli, Kalidou Koulibaly, che ha risposto con questo splendido tweet.
Per risolvere il problema della violenza fisica e di quella verbale è sceso in campo il ministro dell’Interno, Salvini che ha promesso di convocare i tifosi a un tavolo al Viminale.
Sono un uomo delle istituzioni e dunque penso che il ministro dell’Interno abbia il dovere di prendere un’iniziativa su questi temi, ma se vuole essere utile il ministro Salvini deve recuperare credibilità.
I cori razzisti fanno schifo sempre e Salvini dovrebbe ricordarlo visto che qualche anno fa quei cori li intonava lui, contro i napoletani.
Chi ha condanne per droga e per violenza va isolato, non abbracciato come ha fatto invece Salvini poco più di 10 giorni fa.
Salvini è il responsabile della nostra sicurezza, della sicurezza di tutti. Abbracciare pregiudicati, cantare cori razzisti non è degno di un ministro
dell’interno. E non basta mettersi ogni giorno una maglietta delle forze dell’ordine per ispirare sicurezza. Abbiamo capito che Salvini è un un influencer
professionista sui social, ma qualcuno dovrebbe ricordare a Salvini che lui è anche il Ministro dell’Interno.

2. Una legge di Bilancio fatta per i furbetti
Sono intervenuto in aula: qui c’è il mio discorso al Senato. Chi ha tempo di seguirlo e di commentarlo mi aiuta perché leggo sempre volentieri i vostri suggerimenti: [email protected].
Questa manovra è oggettivamente allucinante. Hanno aumentato le tasse al volontariato e regalato un condono agli evasori (e chissà che questi condoni alla fine non aiutino le famiglie di deputati e ministri, vedremo). Hanno diminuito gli investimenti e aumentato le tasse. Nel pomeriggio su Facebook pubblicherò un dettagliato documento sulla pressione fiscale.
Per approvare questa legge hanno violentato i regolamenti parlamentari e il buon senso, con la evidente complicità di chi avrebbe dovuto presiedere in modo imparziale le sedute. Hanno votato una legge che non tutti avevano letto e che chi aveva scritto in realtà non aveva capito fino in fondo: lo dimostra Di Maio che ha già annunciato cambiamenti. Ma come? Non l’hai ancora approvata che già la vuoi cambiare?
E il premier Conte dice che sì, è vero, hanno tagliato gli aumenti delle pensioni. Ma che sarà mai? Neanche l’avaro di Molière sta dietro a qualche euro di differenza. E questo sarebbe l’avvocato del Popolo?
Ma la cosa drammatica è che le forzature nel metodo sono niente rispetto agli errori nel merito.
La mia previsione è che con questa legge di bilancio l’Italia andrà in recessione.
Una manovra che strizza l’occhio ai furbetti e alza le tasse agli onesti.
Spero, ardentemente spero, di sbagliarmi.
Io sono italiano e voglio il bene dell’Italia: quindi tifo perché le misure scelte dal Governo funzionino. Ma vedendo il grado di cialtroneria con cui questi hanno lavorato sono scettico sui risultati. Adesso non resta che aspettare.
Il 2019 ci dirà se il Governo populista ha fatto bene o fatto male.
Del resto questo per loro è un test del governo sovranista.
Peccato solo che gli italiani debbano fare le cavie.

3. Trump e i curdi
A molti non interessa e in tanti, anche addetti ai lavori, preferiscono il silenzio. Ma non posso e non voglio tacere. Se il disimpegno di Trump dallo scacchiere siriano portasse all’inasprimento della lotta contro i curdi non solo questa scelta sarebbe ingiusta per ciò che i curdi hanno fatto contro l’Isis. Ma sarebbe anche un drammatico errore per la lotta al terrorismo internazionale. Abbandonare i curdi oggi è ingiusto per il passato, è dannoso per il futuro. E anche se questa cosa sembra non interessare nessuno, io continuo a dirla e gridarla. Da premier, nel 2014, sono andato a Erbil due settimane dopo i bombardamenti per richiamare l’attenzione su quel popolo. Non smetto di parlarne oggi.

Domani, sabato 29 dicembre, va in onda la terza puntata di Firenze Secondo Me.
Qui trovate ancora per qualche giorno la prima puntata. Qui trovate la seconda puntata.
E poi ci sono alcuni spezzoni che abbiamo ritagliato sui social:

Dopo le polemiche della prima puntata, l’aumento dello share ha zittito i critici. Ed è un peccato perché a me servono le critiche. Magari fatte da chi questo programma l’ha visto, non da chi ne parla per sentito dire. Ho fatto una scommessa in nome della cultura. Ne sono orgoglioso.

Se vi va, scrivetemi: [email protected] Per me è un dono leggervi.
Come è un dono questa camminata nel cuore di Firenze che riprende domani.
Partiremo da Palazzo Medici Riccardi, dove parleremo dei Medici, certo. Ma anche di Lucio Dalla, pensate un po’. Poi il quartiere di San Lorenzo con la grandezza di Michelangelo e di Donatello. Ma anche con le curiosità su una certa Lisa Gherardini, della quale mostreremo il certificato di morte: proprio lei, la Monna Lisa di Leonardo. E parleremo di Pinocchio che è nato proprio in quel quartiere. E ancora l’investimento in cultura a cominciare dalle biblioteche e proseguendo con la Certosa del Galluzzo con le riflessioni sulla finanza, le banche, la scuola, l’educazione e con San Marco, il luogo dove i muri piangono, dove i muri parlano, dove i muri pregano.
Poi, sabato 5 gennaio, il finale con la scienza di Galileo e non solo di Galileo, lo stupore di San Miniato, il cuore di Santa Maria Novella, la letteratura, il Bargello, Tornabuoni, l’Oltrarno.
La trasmissione va in onda sul Canale NOVE, alle 21.25 e in streaming su Dplay.

Pensierino della sera.
Spesso condivido con voi pensieri critici su Di Maio e del resto il ministro del lavoro (nero), si presta bene a critiche. Ma in questi giorni stavo pensando che la pochezza del gruppo dirigente del Movimento Cinque Stelle è la causa, non l’effetto, della leadership di Di Maio.
Guardate gli altri:

  • Roma è in questi giorni sui quotidiani di tutto il mondo per il problema dei rifiuti. Ho difeso il sindaco Raggi dai giustizialisti. Il tribunale l’ha assolta penalmente, la gestione dei rifiuti la condanna politicamente tutti i giorni.
  • Mentre i vertici autorevoli dell’Istituto Superiore di Sanità si dimettono contro il Ministro della Sanità Grillo, come reagisce il ministro Grillo? Attacca duramente il… pandoro. Avete letto bene: anziché rispondere alle dimissioni dei professionisti alla guida dell’ISS, la Grillo attacca il pandoro che a suo giudizio sarebbe “senz’anima come il PD”. E questa fa il ministro della sanità, mi spiego?
  • Il viceministro dell’Economia, Castelli. parla con tracotante incompetenza e arrogante mediocrità di cose che non conosce. Sulla vicenda della tassazione al terzo settore è riuscita a far arrabbiare persino Vita, la voce più autorevole del mondo no profit che l’ha definita, semplicemente, un’asina. Avete letto bene: un’asina. Qui il link.
  • E per chi dicesse: adesso tanto torna Di Battista e sistema tutto lui vorrei far notare che Di Battista ha appena definito Barack Obama un golpista. Cioè: Di Battista ha detto che Obama è un golpista. Il futuro del Movimento Cinque Stelle in mano a uno che definisce Obama un golpista. Appena rientra in Italia Di Battista deve farsi vedere, ma da uno bravo.

Di Maio è incompetente? S. Ma paragonato agli altri sembra uno statista. Forse la sua forza è tutta qui.

Un sorriso

Matteo
App Matteo Renzi

P.S. Proprio il 28 dicembre di 75 anni fa i Fratelli Cervi venivano fucilati dopo giorni di torture e sevizie. La loro storia è una storia incredibile.
Facciamo un regalo ai nostri figli, ai nostri nipoti: studiamo insieme a loro la storia di quella famiglia. In fin dei conti ricordare la vita di quei ragazzi significa ricordarci chi vogliamo e dobbiamo essere. E ricordare il seme di cui parlava papà Alcide.