Ovviamente sono tanti i sindaci bravi che si presentano a queste elezioni. Penso innanzitutto alle sfide difficili ma impegnative di amici cui ho “rovinato” la vita: amici che erano in Parlamento e a cui nel 2014 ho amichevolmente suggerito di impegnarsi nelle proprie città, a cominciare da Antonio Decaro a Bari e Matteo Biffoni a Prato. Ma sono tantissimi i sindaci con cui abbiamo collaborato in questi anni che si sottopongono al secondo giudizio degli elettori: penso a Giorgio Gori a Bergamo, a Matteo Ricci a Pesaro. Per loro e per i tantissimi bravi sindaci del PD l’invito al voto viene facile. Pensate che potreste essere anche voi governati da una Raggi. E fermatevi finché siete in tempo!
A livello europeo voto per il Partito Democratico. E come ho raccontato a Milano nell’incontro di lunedì scorso, non c’è nessun motivo di risentimento o di rabbia che possa giustificare – per me – un mancato voto al PD. Abbiamo un Governo che ci ha fatto perdere credibilità a livello internazionale con Giuseppe Conte, che ha interrotto la crescita con Luigi Di Maio e che ha seminato un clima di odio e un linguaggio violento con Matteo Salvini. Questo Governo che litiga e non aiuta l’Italia a crescere è un Governo che danneggia il nostro Paese. Per me votare il PD – con un atteggiamento di lealtà che i nostri avversari interni non hanno avuto con noi – è il modo migliore per contrastare questo Governo di incompetenti.
Tre considerazioni volanti.
1. Su Radio Radicale: assurdo che i campioni delle fakenews chiudano la voce del servizio pubblico parlamentare.
2. Sulle dimissioni di Theresa May: il caos istituzionale è normale quando si vincono i referendum con le bugie
3. Sulla situazione politica: qui la mia intervista al Quotidiano Nazionale
Un sorriso,
Matteo