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In Italia le famiglie in stato di povertà assoluta sono 1.582.000. Lo dice l’Istat che conta anche 4.598.000 individui in gravissime condizioni economiche. L’introduzione del reddito d’inclusione (REI) si pone l’obbiettivo di offrire un sostegno immediato e concreto (fino a 534 euro al mese, 6.408 euro l’anno) a queste persone guidandole, al contempo, lungo un percorso di nuova inclusione sociale e lavorativa.

Si tratta del primo assegno universale contro la povertà introdotto in Italia a partire dal 1 gennaio del 2018. Una misura fortemente voluta dai governi Renzi e Gentiloni. Non una mancia elettorale né uno strumento di mera assistenza, ma un provvedimento inserito nella legge delega contro la povertà che riconosce a pieno il diritto delle persone all’autosufficienza affinché possano condurre una vita pienamente dignitosa.

CHI HA DIRITTO AL REI

Tutti i cittadini italiani e comunitari ma anche i cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno e i titolari di protezione internazionale (ad esempio asilo politico) residenti in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

REI : I REQUISITI PER ACCEDERE

Come comunicato dall’Inps, al 2 gennaio 2018 le domande presentate dal 1 dicembre 2017 erano state già oltre 75mila in tutta Italia. Almeno all’inizio, nell’attribuzione del sussidio avranno la precedenza famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati. Ma grazie alle risorse destinate dalla legge di bilancio 2018 alla nuova misura, vi potrà essere un ampliamento della platea beneficiaria. La legge Bilancio ha rafforzato infatti la dote del Fondo per la lotta alla povertà per 300 milioni di euro nel 2018, 700 milioni nel 2019, 665 milioni nel 2020 e 637 milioni a decorrere dal 2021.

ISEE E ISRE

Per accedere al Rei il nucleo familiare deve avere un ISEE non superiore ai 6mila euro e un ISRE (indicatore reddituale dell’Isee) non superiore ai 3mila euro. L’Isre è il reddito realmente a disposizione delle famiglie per far fronte alle spese quotidiane. L’introduzione di questo secondo criterio di selezione ha lo scopo di non escludere quelle famiglie che pur avendo una casa di proprietà (e nessun altro immobile che produce reddito) hanno grandissime difficoltà a mantenersi.

PATRIMONIO IMMOBILIARE

Il patrimonio immobiliare, esclusa la casa di proprietà, non deve superare i 20mila euro. Il patrimonio mobiliare (conti correnti bancari o postali; certificati di depositi e credito, buoni fruttiferi e assimilati, azioni e obbligazioni) non deve superare i 10mila euro. La soglia massima per il patrimonio immobiliare si riduce a 6mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8mila per quelli composti da due persone.

CESSAZIONE DEL DIRITTO

I requisiti devono essere mantenuti per l’intera durata del beneficio pena la cessazione dello stesso. E’ importante sapere che l’assegno non verrà erogato o potrà essere sospeso qualora il beneficiario non abbia sottoscritto il progetto personalizzato.

PROGETTO PERSONALIZZATO

Il progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa è un piano messo a punto dal Comune e nello specifico dal centro per l’impiego, servizi sanitari, scuole e soggetti privati attivi nel settore del contrasto alla povertà, gli enti non profit, finalizzato al superamento della situazione di povertà ed esclusione sociale dell’intera famiglia richiedente. Sulla base del progetto personalizzato il richiedente sigla, entro 20 giorni dal riconoscimento del beneficio, un patto con il centro per l’impiego, i servizi sociali del Comune e gli enti non profit, ed i suoi obiettivi devono essere perseguiti da tutta la famiglia, pena la revoca del beneficio.

REI E NASPI

Il REI è incompatibile con la fruizione della Naspi o di altri ammortizzatori sociali da parte di qualsiasi componente della famiglia. Altro requisito è non possedere autoveicoli e motoveicoli immatricolati per la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta. Non possono fare domande del reddito di inclusione neppure i possessori di navi e imbarcazioni da diporto.

IMPORTI

Come anticipato, l’importo del reddito d’inclusione varia a seconda del numero di componenti della famiglia. Con la Legge di Bilancio 2018 sono stati aumentati gli importi. Le modifiche entreranno in vigore dal 1 luglio 2018, quando le famiglie in difficoltà potranno ricevere un assegno mensile fino a 534 euro.

Fino al 1 luglio 2018 gli importi erogati sono i seguenti:

componenti importo
1 187, 50 euro
2 294,38 euro
3 382,50 euro
4 461,25 euro
5 o più 485,40 euro

Dal 1 luglio 2018 gli importi erogati saranno i seguenti:

componenti importo
1 187, 50 euro
2 294,50 euro
3 382,50 euro
4 461,30 euro
5 o più 534 euro

CARTA REI: COS’È

L’Inps eroga l’importo cui si ha diritto attraverso una carta acquisti (Carta REI). Si tratta di una sorta di carta di credito che consente prelievi di contante anche entro la metà dell’importo massimo attribuito. La carta si ritira negli uffici delle Poste.

CARTA REI: COME SI USA

La Carta REI deve essere usata solo dal titolare; può essere usata per prelevare contante entro un limite mensile non superiore alla metà del beneficio massimo attribuibile. Permette acquisti presso:

  • tutti i supermercati;
  • negozi alimentari;
  • farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard

Permette inoltre il pagamento delle bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali.

DURATA E RINNOVO

Il Rei è erogato per un massimo di 18 mesi e lo si potrà rinnovare per non più di 12 mesi, solo dopo che siano passati sei mesi dalla fruizione della prestazione.

COME FARE DOMANDA

La domanda per la richiesta del Rei deve essere scaricata dal sito dell’Inps e presentata al proprio Comune di appartenenza. Una volta presentata la domanda, il Comune procede con una prima verifica dei requisiti ed entro 15 giorni invia tutto all’INPS. L’INPS completa le verifiche entro 5 giorni. In caso di esito positivo invia tutto alle Poste italiane che procedono con l’accredito sulla Carta REI.