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di Claudio Cerasa su ilfoglio.it
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Matteo Renzi ha vinto il confronto televisivo di stasera contro Pier Luigi Bersani forse persino con un margine di vantaggio maggiore rispetto a quello che aveva già registrato due settimane fa su Sky. Renzi è apparso più sicuro, più sorridente, più preciso e ha assestato un paio di colpi da ko a Bersani su alcuni temi in particolare: finanziamento pubblico ai partiti, alleanza con Casini, conflitto di interesse, vocazione maggioritaria, rischio nuova Unione con il segretario. Bersani – anche nella postura – è apparso più debole e meno preciso e un po’ più vago su molti argomenti (politica industriale, per esempio, ci si sarebbe aspettato qualche risposta più ficcante, qualche esempio) e ha dimostrato ancora una volta di non avere grandissima dimistichezza con la tv.
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Bersani è apparso sicuramente rassicurante, garbato, educato, si è incazzato molto quando Renzi ha fatto notare al segretario che con lui al governo il rischio di una nuova Unione stile Prodi 2006-2008 è concreto, ma semplicemente non è riuscito a reagire e a controbattere a Renzi quando il sindaco attaccava lui, il suo mondo e il suo patto di sindacato. Molte risposte imbarazzanti e di basso livello sul tema donne al governo (metà donne e metà uomini non si può sentire) molta retorica su mafia e politica estera (anche se qui Renzi più efficace nel parlare dell’Iran) ma più in generale non sembra esserci stata grande partita.
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Renzi batte Bersani per 3-1, direi, e considerando che il confronto è avvenuto nello stesso giorno in cui con una certa lungimiranza il Pdl ha scelto di rinviare e forse non fare le primarie non è da escludere che una piccola parte dei famosi delusi del centrodestra non decida tra domani e dopodomani di inviare un fax o una mail a un coordinamento provinciale del centrosinistra.
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Bersani resta ancora stra-stra-stra-stra favorito, e Renzi ha ancora molto da correre per recuperare e sarà quasi impossibile che riesca a rimontare. Ma giudizi a parte una cosa molto bella della serata per il centrosinistra è una ed è semplice: con una coppia come Renzi e Bersani il centrosinistra non lo batte nessuno. Bisognerà vedere dopo domenica prossima cosa resterà di questa coppia. Se sarà molto non ci sarà partita, per gli altri.