Enews 726, sabato 14 agosto 2021

 

Sei mesi fa iniziava a lavorare il Governo Draghi. Draghi al posto di Conte, figliuolo al posto di Arcuri, Cartabia al posto di Bonafede, Cingolani al posto di Costa, Colao al posto di Pisano.
Oggi anche i più scettici devono riconoscere che aprire quella crisi ha aiutato l’Italia a recuperare credibilità e autorevolezza a livello internazionale. Il PIL viaggia verso il +6%, la fiducia torna a crescere. Davvero ne valeva la pena.

Presentando “Controcorrente” a Riva del Garda scherzavo sul fatto che le preoccupazioni degli analisti sull’Unione Europea si concentrano più sulla potenziale instabilità politica della Germania (finisce dopo 16 anni l’era Merkel e non si sa chi prenderà il suo posto) che non sull’instabilità italiana. Chi lo avrebbe mai detto?

A proposito di ControCorrente: qui il link per acquistare e commentare. In presenza ci vediamo martedì 17 alla Versiliana, qui per prenotare. Poi appena possibile faremo il calendario di settembre, ottobre e novembre fino alla Leopolda (19-21 novembre). Intanto ricordo a tutti che il 1-2-3 settembre saremo a Ponte di Legno per la terza edizione della scuola di formazione under30. Ci saranno anche cinquanta ragazzi di tutta Europa, perché il progetto è stato sposato da Renew Europe. Chi vuole darci una mano economica - anche con un piccolo contributo - è il benvenuto e ci aiuta molto, moltissimo.

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Pensierino della sera. Ho grande rispetto per le scelte dell’Alleanza. Ma lasciare l’Afghanistan in mano ai talebani è un errore storico che rischiamo di pagare caro. So che non è un post di quelli che uno vorrebbe leggere a Ferragosto ma la lotta contro il terrorismo non è finita, guai a sottovalutare gli estremisti

 

Un sorriso,


P.S. 
È morto Gino Strada. Quando se ne va un personaggio del genere è facile cadere nella retorica. O peggio ancora nell’ipocrisia. Io ho conosciuto Gino, ci ho discusso in modo acceso, non ho condiviso molte sue posizioni politiche. Voglio ricordarlo come era: un medico coraggioso e generoso. Non era un uomo facile ma era un uomo vero. E tengo nel cuore la chiacchierata davanti a quel panino con la porchetta