Enews 804, martedì 12 luglio 2022

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Buongiorno e buona settimana.

1. Insopportabile la pagliacciata dei Cinque Stelle. Draghi ha un punto di forza straordinario e unico: la sua reputazione. Non la perda per inseguire chi, come Conte, assomiglia sempre più a un clown che non fa ridere. Se i grillini vogliono restare, bene. Se se ne vogliono andare, è meglio un Draghi Bis politico o un Draghi Bis tecnico che per i prossimi dieci mesi sistemi PNRR, legge di bilancio e politica estera, in attesa che si concluda la guerra. Se questa soluzione non è percorribile, meglio andare subito al voto: meglio le elezioni dei ricattucci grillini.

2. La morte di Abe Shinzō mi ha sconvolto. È stato un caro collega e un leader molto serio. L’ho ricordato in questa intervista a Francesca Paci de "la Stampa", partendo da un kimono rosa regalato a mia figlia Ester.

3. Questa immagine rilasciata ieri dal telescopio Webb mi spalanca la mente e il cuore sul grande mistero della vita e sull’abisso dell’universo primordiale. Ma anche sulle potenzialità delle tecnologie. Ogni giorno il progresso ci regala un passo nell’inesplorato. Trovo questa immagine molto affascinante anche se avverto una leggera inquietudine. Voi? Scrivetemi, vi leggo come sempre: [email protected].

Vorrei parlarvi di molto altro, dalla crisi della democrazia (visto cosa è avvenuto in UK?) fino ai numeri scandalosi delle truffe su reddito e superbonus pubblicati nei giorni scorsi. Parleremo di tutto questo all’Assemblea #007 di Italia Viva, sabato prossimo a Roma, presso il Teatro Sala Umberto. Chi vuole darci una mano anche con un piccolo contributo economico è il benvenuto.

Nella prossima Enews, parleremo di Ventotene (qui il link per prenotare gli ultimi posti), la Scuola di Formazione “Meritare l’Europa” giunta alla quarta edizione. Nel frattempo, torno a fare un po’ di tv: domani sera sono a Tg2post. E venerdì sera "il Mostro" torna in scena a Santa Marinella.


Un sorriso, 


P.S. Ho presentato ieri al Teatro Parenti di Milano il libro di Claudio Martelli su Giovanni Falcone. La verità è che in questo Paese la storia degli ultimi trent’anni è stata scritta da una presunta élite culturale che ha raccontato qualche verità e molte bugie. La “persecuzione” che Falcone ha subito è venuta dal sistema corporativo correntizio della magistratura, non dalla politica. E un certo mondo di sinistra radicale proveniente dal PCI-Pds è stato dentro il CSM il primo nemico di Falcone. Dire queste cose non significa fare polemica: significa dire la verità. Qualcuno può smentirla?