Enews 837, venerdì 21 ottobre 2022
Buongiorno a tutti e buon weekend
È stata una settimana piena di colpi di scena ma si chiude con la partenza annunciata del governo Meloni. Le divisioni della destra - lo dico dal primo giorno - sono tutte teatrino e manfrina.
Domani sapremo i ministri, la settimana prossima saremo in Senato per motivare le ragioni del nostro NO al Governo: vi farò sapere l’orario del mio intervento in Aula.
Voteremo contro la fiducia, ovviamente. Ma questo non mi impedisce di fare - fin da adesso - un grande in bocca al lupo a Giorgia Meloni e ai ministri che sta scegliendo. Da italiano spero che siano all’altezza delle sfide di questo tempo complicato. Noi siamo e saremo all’opposizione ma facciamo e faremo sempre il tifo per l’Italia.
Umanamente per me è stata una settimana bellissima. L’assoluzione dei miei genitori a Firenze ha regalato alla mia famiglia una gioia indescrivibile. Ho commentato così, da figlio. Ma da politico devo aggiungere una cosa: come è possibile che nessuno avverta il bisogno di scusarsi pubblicamente per la mole di fango vergognosa che ci è stata gettata addosso? L’unico a fare questo ragionamento è stato un avversario politico, Guido Crosetto, in questo tweet. Ringrazio Guido. Ma gli altri? I miei ex compagni di partito hanno perso la voce? C’è stata una famiglia aggredita con violenza verbale, massacrata sui media e sui social. I miei sono stati arrestati e il tribunale ha annullato l’arresto. Sono stati assolti o archiviati in una decina di procedimenti da Cuneo a Genova, da Firenze a Roma. E la stessa sorte attende i procedimenti ancora aperti.
Hanno sopportato con dignità encomiabile questa campagna e sono stati meravigliosi i loro dieci fantastici nipoti che hanno sopportato le battutine dei fenomeni sui social. E neppure oggi gente che ha condiviso con me tante battaglie avverte il bisogno di fare un comunicato stampa o anche un semplice sms? Ma non vi rendete conto che qui non si sta parlando della famiglia Renzi ma della finita dignità della vita umana e della civiltà della giustizia?
Tornando alla politica. Ho scritto un post sulle questioni istituzionali. Leggetelo, vi prego.
L’accordo Pd Cinque Stelle ha prodotto uno scandalo istituzionale e un errore politico.
Si sono presi tutti i posti spettanti alle istituzioni con una ingordigia che è pari alla miopia.
Ho scritto il perché qui, cliccateci.
Nessuno mi sa rispondere nel merito perché la logica è inattaccabile. E allora cosa mi dicono? Eh, ma Matteo fa i viaggi all’estero. Si, è vero. Nell’ultimo mese sono stato invitato a Tokyo, Zurigo, Cipro, New York. Non è colpa mia se c’è chi nel mondo ritiene interessante ascoltare anche la mia voce. E per me è prezioso imparare dalle altre esperienze. Ma ho l’impressione che quando i miei avversari mi criticano per i viaggi all’estero non sia solo per invidia. Loro non si arrabbiano perché vado all’estero: loro si arrabbiano perché poi torno. E quando torno faccio politica, diversamente da chi fa tutti i giorni solo attacchi personali.
Leggete il post e ditemi che ne pensate, per favore: [email protected]
A proposito di politica. Il progetto con Azione va avanti senza polemiche, anzi. Abbiamo eletto insieme i capigruppo (buon lavoro a Matteo Richetti e Lella Paita) e abbiamo previsto le assemblee nazionali. Azione terrà la sua il 19 novembre a Napoli, noi la nostra a Milano la settimana successiva. (Per chi vuol darci una mano a livello economico per organizzarla, qui il link per una piccola donazione).
Il processo federativo partirà e se lavoriamo bene nel 2024 Renew Europe potrà essere il primo partito italiano. Nessuna incomprensione personale o litigio politico può essere per me più importante di questa prospettiva affascinante.
Intanto gli inglesi fanno peggio di noi. Si divertono a prenderci in giro ma come vedete da questa simpatica ironia sulla residenza del Primo Ministro inglese, il celebre 10 di Downing street, loro sono messi peggio di noi. La scarsa stabilità è un grave problema per la democrazia. Gli argomenti di chi mi contestava per la deriva autoritaria della nostra riforma costituzionale sono inesistenti davanti al rischio che la democrazia perda ogni credibilità. Su questi temi non possiamo consolarci con la solita frase: il tempo è galantuomo, molti riconoscono adesso quanto fosse importante quelle riforma. Non basta. Occorre lavorare in sede europea e italiana per rinnovare le istituzioni. Altrimenti la democrazia diventa il regno dei social media e dei post istantanei che producono leader provvisori. Ne riparleremo.
Un sorriso,
Matteo
PS: Mario Draghi lascia Palazzo Chigi. È stato un onore averci lavorato assieme in questo anno e mezzo. Ma soprattutto è stato giusto combattere per portarcelo, contro chi voleva “O Conte o morte”. Aver fatto quella battaglia ci è costato molto in termini di consenso ma è stata una battaglia giusta, doverosa e sacrosanta. Voglio dire grazie ai parlamentari di Italia Viva che nel gennaio 2021 hanno resistito alla tempesta mediatica scatenatasi contro di noi. Abbiamo fatto il bene dell’Italia, pensando al Paese prima che a noi. Grazie Mario per aver cambiato passo all’Italia dopo gli anni deludenti del governo Conte.