Enews 882 sabato 20 maggio 2023

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Provo dolore per già che sta avvenendo in Emilia-Romagna. Siamo al fianco delle famiglie delle vittime e di chi in queste ore vive il terrore di nuove esondazioni.
Provo ammirazione per la gente di quella terra. Che anche nelle difficoltà si rimbocca le maniche e spala il fango cantando “Romagna mia”. È gente che tra qualche settimana farà ripartire le aziende, le spiagge, i locali. È gente sana, tenace, bella. Grazie del vostro esempio.
Provo rabbia per chi ha chiuso l’Unità di missione sul dissesto idrogeologico. Ormai lo stanno riconoscendo tutti, dopo anni di silenzio: il lavoro che avevamo fatto insieme a Erasmo d’Angelis e Renzo Piano per impostare una strategia di prevenzione era un lavoro serio. Che è stato chiuso per motivi squallidi dal primo Governo Conte. L’avvocato foggiano porterà sempre su di sé la responsabilità non solo delle truffe del reddito di cittadinanza o del SuperBonus, ma anche - e direi soprattutto - di aver chiuso una unità di missione che funzionava.

Qui il mio intervento in parlamento del 2018 quando chiesi di non chiudere l’Unita di Missione.

Qui la raccolta di firme lanciata da Lella Paita qualche mese fa: dobbiamo arrivare a 20.000 firme, fatela girare per favore.

Qui la prima pagina di oggi de “Il Riformista” che fa uno speciale di cinque pagine su Italia Sicura. Si parla di ciò che è stato fatto sul Bisagno, del Seveso, dell’Arno. E di ciò che non è stato fatto sul Misa e altrove.

Provo anche imbarazzo per chi in queste ore davanti alle aggressioni personali che continuo a ricevere da Carlo Calenda mette sullo stesso piano chi insulta e chi viene insultato. Il mio stile non cambia: non replico alle invidie e agli attacchi, chiedo che si vada avanti sul progetto di una grande casa riformista, invito a rispettare le persone perché la mancanza di rispetto verso le persone è il marchio di fabbrica dei giustizialisti, non dei liberali.
Mettere sullo stesso piano chi insulta e chi viene insultato è un’operazione che funziona per avere spazio su alcuni media, ma è chiaramente un falso.
Se ne stanno accorgendo tutti. E infatti tante persone continuano ad entrare in Italia Viva perché riconoscono il nostro stile.
Sabato 10 giugno partirà il congresso, democratico e dal basso.
Chi non ha paura del confronto si ritroverà lì.
E chi vuole darci una mano si ricordi il C46 o un contributo di idee.

Io dal canto mio ho ricevuto tante aggressioni in questi anni.
Da avversari politici, da compagni di partito, da giornalisti schierati, da pezzi delle Istituzioni.
Mi dispiace essere attaccato così.
Ma mi rendo conto che è l’unico modo che hanno per attaccarci.
Perché sull’unità di missione sul dissesto idrogeologico, sulle misure per le imprese come Industria 4.0 e sulle misure per le famiglie come gli 80 euro, sui diritti civili e sui diritti sociali non siamo attaccabili. Non abbiamo chiuso l’Unità di missione, non abbiamo cambiato idea sull’Europa, non abbiamo fatto leggi che hanno permesso le truffe. Noi siamo credibili sul piano politico. E quindi ci aggrediscono con toni grillini sul piano umano. Peccato, ma abbiamo superato ben di peggio.

A proposito di critiche sul passato.
Ieri sono stato in un posto bellissimo, il Tortellante. È un laboratorio di libertà e di autonomia nel cuore di Modena. Lo hanno voluto tre fantastiche mamme di ragazzi speciali, con disturbi allo spettro autistico, Silvia, Erika, Lara. E proprio Silvia mi ha criticato per non dare troppo risalto alle riforme sociali del nostro governo, a cominciare dalla legge sul dopo di noi e alla legge sull’autismo. Ha ragione lei, probabilmente.
Cliccando qui trovate la pagina di oggi sul Tortellante (e sugli scout che ricordano don Minzoni).
Da martedì Il Riformista avrà tutti i giorni una pagina sul terzo settore e sul sociale.

Ah, a proposito: in molti attaccano il Riformista.
Hanno iniziato alcune trasmissioni de La7 come Piazza Pulita giovedì, Tagadà ieri. E alcune vecchie conoscenze, da Luca Telese a Selvaggia Lucarelli, alla Verità.
Dopo giorni di silenzio, all’improvviso, hanno iniziato a occuparsi di noi. E a preoccuparsi di noi.
Segno che il giornale sta andando meglio del previsto.
E sapete che c’è? Abbiamo deciso di rilanciare.
Da 12 pagine si passa a 16 pagine.
Dateci una mano a migliorare i contenuti ([email protected]) e la distribuzione (indicateci dove non lo trovate in edicola).
Per chi invece vuole abbonarsi continua l’offerta speciale a 100€ all’anno.

Un sorriso,
Matteo


PS: Quest’anno è un anno speciale! La Fiorentina è in due finali, sia in Coppa Italia che in Conference League. Roba da non crederci. In bocca al lupo anche agli amici interisti (qui il mio pezzo di ieri su Inzaghi) e romanisti (Mourinho sempre top). Per chi invece vuole conoscere meglio la strana storia dello stadio Franchi, del pasticcio combinato da Palazzo Vecchio e delle strane vicende legate alle multe, qui potete leggervi un doppio articolo su Firenze su due questioni di cui nessuno parla in modo completo.