Enews 890 venerdì 14 luglio 2023

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dona italiaviva

Buon fine settimana a tutti.

Ho letto molte vostre email in questi giorni!

Grazie a chi scrive, costantemente o ogni tanto: [email protected]

Utilizzo questa enews per rispondere alle email più critiche o perplesse.

1. Perché hai fatto un editoriale sulla crisi del calcio? Concentriamoci sulla politica 

Perché la politica si occupa della vita e dei sogni delle persone. E se sul calcio l’Italia perde il suo ruolo, è un problema per tutti. E poi perché il Governo Meloni nella prima legge di bilancio ha messo quasi un miliardo sul calcio – votando l’emendamento di Lotito – e per finanziarlo ha aumentato la benzina e le sigarette. Anche quando non ce ne accorgiamo la politica impatta fortemente sulla vita delle persone. Qui trovate l’editoriale che ho scritto sulla crisi del pallone in Italia e che qualcuno di voi ha criticato.

2.  Perché Italia Viva non ha firmato la legge sul salario minimo?

Per motivi politici, come abbiamo già spiegato più volte: noi non siamo alleati di Salvini e Meloni e non siamo alleati di Schlein e Conte. Dunque votiamo le leggi che ci convincono, chiunque le proponga, stando al merito ma senza trasformare queste leggi in bandiere della maggioranza o delle opposizioni. Nel merito poi questa legge sul salario minimo è molto diversa da quella che avevamo immaginato noi dopo il JobsAct, Industria 4.0 e dopo tutte le nostre misure sul lavoro. Lo ha spiegato bene sul Sole 24 Ore il professor Tiraboschi, su Repubblica i professori Boeri e Perotti, sul Riformista la CISL. Qui un articolo riepilogativo sul Riformista di Aldo Torchiaro. Faremo emendamenti e cercheremo di migliorare un testo che secondo Landini è l’inizio della rivoluzione sul lavoro. Per me non è così: penso che sarebbe meglio concentrarci come stiamo facendo noi sulla partecipazione dei lavoratori agli utili aumentando gli stipendi al ceto medio. E gli stipendi al ceto medio in questi anni li abbiamo alzati in modo serio solo noi

3. Perché hai attaccato la Procura di Firenze sul caso stragi mafiose del 1993?

Come sapete ho dimostrato in molte circostanze che alcuni membri della procura di Firenze lavorano con furore ideologico. Chi avesse dei dubbi può leggere Il Mostro e dirmi se ho torto. Ma non voglio parlare di me, stavolta. No, parliamo di altro. Nei mesi in cui la Procura di Firenze guidata da Luca Turco ha lavorato per ore e ore sulla tesi di Berlusconi aiutato dalla mafia con le stragi del 1993: per me questa tesi è folle. Dopo di che qualcuno crede che Berlusconi volesse far saltare in aria Maurizio Costanzo perché egli parlava male della mafia peraltro su Canale 5? Penso che siamo fuori dal mondo. Ma ove volessimo accedere a questa tesi assurda Berlusconi non aveva bisogno del tritolo, poteva cambiare i palinsesti; la TV da cui Costanzo attaccava la Mafia era la TV di Berlusconi. Ora voi direte: ma i magistrati hanno l’obbligo di azione penale e dunque fanno bene a indagare su tutte le vicende. Anche quelle di presunti pentiti o informatori del 1993. Va bene. Ma siccome c’è l’obbligo dell’azione penale c’è qualcuno che può spiegarmi perché la Procura di Firenze diretta da Luca Turco non ha mosso un dito per sgomberare un hotel illegalmente occupato – e su cui c’erano le denunce del Comune e delle forze dell’ordine – tenendo per nove mesi una situazione di degrado e abusivismo nel cui contesto si sono registrati tentativi di omicidio e alla fine la sparizione di una bambina di cinque anni? Ma perché la Procura di Firenze così solerte nei processi ad alta visibilità mediatica non ha mosso un dito per ripristinare la legalità all’ex hotel Astor? Ho il diritto di dire da fiorentino che la legalità non si combatte dalle colonne dei giornali contro i mandanti politici non si capisce di cosa e di quale complotto ma si combatte rispettando le leggi nelle strade della nostra città? Posso dirlo o in nome della paura dei magistrati si deve tacere una verità che è evidente a tutti, almeno qui a Firenze. Qui il mio post di ieri. Sparisce una bambina di cinque anni a Firenze e l’attenzione della Procura è sulle ricostruzioni allucinanti di trent’anni fa? Ma dai, su, siamo seri.

4. Ma non hai paura a metterti contro i magistrati?

Amici, ne ho passate tante, ormai ho le spalle larghe. Soprattutto non ho paura di nessuno. E vado avanti costi quel che costi. Perché io posso difendermi, un cittadino comune no. Sapete qual è la vera separazione delle carriere che voglio? Quella tra magistrati bravi che devono andare avanti e che meritano rispettano e magistrati ideologici che non possono fare danni al nostro Paese. Per questo lotto: perché ci sia il merito dentro la magistratura. E se devo pagare un prezzo personale, lo pago a testa alta. Ma non chiedetemi di diventare un codardo o un ipocrita. Non lo sono mai stato fino ad oggi, non inizierò adesso. 

5. Perché avete votato a favore della delega fiscale alla Camera?

Perché anche con il lavoro congiunto del nostro gruppo abbiamo migliorato il testo. Dalla settimana prossima il provvedimento arriva in Senato, cercheremo di migliorarlo ancora. L’importante è che poi il Governo provi davvero a ridurre le tasse. Ne ho parlato in questo editoriale sul Riformista. 

6. Perché Italia Viva deve fare i congressi?

Perché dopo quattro anni di ottimo lavoro (non dimentichiamo mai quello che abbiamo fatto per evitare il governo Papeete prima e per portare Draghi poi: senza noi di Italia Viva non saremmo riusciti in nessuna delle due imprese) credo che sia giusto fare un congresso, democratico, aperto al contributo di tutti gli iscritti. Non è obbligatorio iscriversi a Italia Viva per condividere le nostre idee. Ma se vogliamo dare un valore non formale all’iscrizione, chi si iscrive deve decidere i vertici provinciali, regionali e nazionali. E serve un processo democratico davvero. Rispetto i tanti amici che non sono d’accordo con questa scelta e che sono dubbiosi sulla nostra scelta: su questo punto però sappiate che io non torno indietro. Lo abbiamo deciso a Napoli: se vogliamo fare un partito, occorre che sia un partito democratico. Non si può aver paura della democrazia interna, se si fa politica. Iscrivetevi qui, se vi va.

Ovviamente non deve essere solo una conta e per questo

a) Spero che tanti giovani partecipino alla Scuola di Formazione a Palermo dal 5 al 7 settembre. Se avete under 35 interessati, segnalateglielo. Ci saranno cinquecento ragazzi e sarà un programma di altissimo livello. Chi vuole aiutarci offrendo un piccolo contributo da cinque euro in su ci aiuta moltissimo!

b) La Festa Nazionale si terrà dal 14 al 17 settembre al Castello di Santa Severa. Molti hanno scritto: non è facilissimo da raggiungere. Ma è bellissimo. E la festa sarà una bella occasione di dialogo e confronto.

c) E naturalmente, anche se sarà dopo il Congresso, la Leopolda dall’8 al 10 marzo 2024. Sarà la Leopolda più bella, ci stiamo già lavorando.

 

Per Il Riformista

  • Segnalatemi le edicole dove non lo trovate, specie in zone marine.
  • Chi vuole contribuire con articoli e idee scriva direttamente a me: [email protected]
  • Chi vuole abbonarsi o comprare una copia lo faccia qui

 

Buon fine settimana amici cari.

Sarà un po’ caldo a occhio (a proposito, mitico articolo del mitico Erasmo d’Angelis sul clima, eccolo qui)

Ma che sia un fine settimana piacevole, ve lo auguro dal cuore.

 

Un sorriso,

Matteo