Enews 898 giovedì 24 agosto 2023

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Buongiorno!

Appuntamento numero 898 con la ENEWS.
Inviarvi queste email serve a far girare un po’ di informazioni, certo.
Ma leggere le vostre considerazioni, anche quelle cui non riesco a rispondere, mi aiuta molto – da sempre – a mantenere il contatto con la realtà.
 
A proposito.
Dopo l’ultima enews si è scatenato un po’ di dibattito sul gesto della Meloni (i famosi 80€ al ristoratore albanese truffato da un gruppo di italiani). Interessante leggere le tante opinioni che mi avete mandato, molto diverse tra di loro. Tutti però condividiamo un pensiero: il vero tema non è il gesto della Premier, su cui il popolo delle enews si è spaccato a metà. Il vero tema è che mancano 30 miliardi di € per chiudere la legge di bilancio. E questo è il problema vero del nostro Paese. Ho fatto un video che sta girando molto su Instagram, siamo quasi a 200 mila visualizzazioni, in cui dico che Giorgia Meloni su alcune materie… è stata rimandata a settembre. E la materia più importante è Bilancio, la legge di Bilancio. Perché a fare promesse in campagna elettorale i populisti sono bravissimi. Poi però quando arriva il momento del Governo le promesse spariscono.
 
Di questo ho parlato anche:
·      Ieri sera a Rete 4, qui il video completo. E ho spaziato su tutto dalla Meloni che va in retromarcia alla Schlein pronta per Sanremo.
·      Oggi in una intervista al Quotidiano Nazionale (Nazione, Resto del Carlino, Il Giorno) ho detto che i sovranisti sono messi male ma l’Europa – e solo l’Europa – può salvarli. Si chiama legge del contrappasso.
Se avete visto la trasmissione o letto l’intervista mi farà piacere ricevere i vostri commenti.
 
Ho scritto anche un editoriale cui tengo molto sul Riformista.
Lo trovate sui miei social (qui Twitter, ad esempio).
Chi ama gli audio può sentire l’editoriale qui.
La sintesi è questa: chi strumentalizza i poveri dovrebbe vergognarsi.
Perché per combattere la povertà non basta un tweet o una passerella in Sala Verde.
Occorrono misure adeguate, vere, sui salari, sull’educazione, sulla sanità.
Nell’articolo spiego perché tra il Luigi Di Maio del terrazzo di Palazzo Chigi che urla abbiamo abolito la povertà e il Giuseppe Conte che scrive la legge sul salario minimo presentata in Sala Verde ci sono due piani di distanza fisica, cinque anni di distanza temporale ma pensandoci bene il messaggio culturale è lo stesso. Combattere la povertà non si fa con i fondi pubblici da dare alle imprese per il salario minimo: si fa abbassando le tasse!
 
Sono stato a Viareggio agli incontri del Principe. Mi sono lasciato prendere un po’ troppo dal linguaggio toscano ma il fatto che finalmente sia chiara la linea e siamo in campagna elettorale in vista delle Europee sta riportando l’entusiasmo anche tra i nostri. Abbiamo poco più di nove mesi. Da qui al 9 giugno dovremo fare casa per casa a spiegare perché serve un Centro non per le piccole vicende personalistiche su cui siamo stati costretti negli ultimi mesi ma per l’Europa. In Europa servono persone che hanno esperienza e visione per offrire un’alternativa contro i sovranisti di destra e i populisti di sinistra. Io ci sono, noi ci siamo. Sarà una sfida difficile raggiungere il milione di voti che ci servono per superare il quorum? Io dico che è una sfida alla portata di Italia Viva e del cartello elettorale – più ampio di Italia Viva – che si presenterà con il nome di Centro. Bisognerà lavorare tanto per vincere questa sfida. Ma abbiamo il tempo, l’entusiasmo e la libertà (cit.) per farlo. Lo faremo. E se facciamo il 4% credetemi saremo decisivi in Europa.
Dunque, al lavoro per la campagna elettorale.
Stanno crescendo gli iscritti a IV, qui per tesserarsi. L’election day del congresso è confermato per il 15 ottobre
Stanno crescendo i canali social, il nostro obiettivo è arrivare a 5 milioni di iscritti tra le varie piattaforme.
Stanno crescendo i contributi economici di chi vuole darci una mano per la scuola di formazione, per la festa, per le nostre idee: qui il link, anche piccole donazioni di 5€ fanno la differenza perché siamo veramente in tanti a crederci.
Molti più di quanto pensassi.
 
Forza ragazzi, buttiamo il cuore oltre l’ostacolo.
L’Europa ha bisogno di noi. E quello che è successo anche ieri pomeriggio in Russia dimostra che il mondo ha bisogno di un’Europa politica, non solo di un’Europa burocratica.
 
Un sorriso,
Matteo