Matteo Renzi sul Riformista: Le divisioni interne di destra e sinistra

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Articolo di Matteo Renzi su "Il Riformista" del 5.7.2023

 

Grande è la confusione sotto il cielo della politica. La destra litiga e Giorgia Meloni sembra la moderata del gruppo.

Salvini ieri aveva la giornata perfetta: poteva inaugurare il prolungamento della Linea4 della metro milanese fino a San Babila e dimostrarsi uomo del fare. E invece niente. Davanti al sindaco Sala il messaggio mediatico di Salvini si è trascinato più sulle questioni di politica europea e sull'alleanza che il leghista vuole fare a tutti i costi con Marine Le Pen. Evidentemente il senatore padano è convinto di poter guadagnare il consenso dei pasdaran della destra estremista anche in casa nostra, stringendo accordi con la leader francese e i tedeschi di Afd. Questa strategia funzionerà? A mio avviso no, ma è presto per dirlo. Il tempo si incaricherà di darci la risposta.

Quello che è certo è che questa scelta di destra estrema irrita non poco Tajani e i suoi. Forza Italia ha davanti a sé un anno difficile. Dodici mesi sono tanti, forse troppi, per sperare che il ricordo e la commozione legati a Silvio Berlusconi si trasformino in voti. E dunque Tajani vede Salvini sbandare a destra e rilancia sperando di riprendere quota. Ma l'impressione è che cresca solo la confusione.

La Meloni si trova nell'insolito ruolo di moderata che deve portare equilibrio tra le due posizioni. Mentre gli italiani che hanno preso un mutuo a tasso variabile sono molto più concentrati sulle loro finanze che non sulle alchimie politiche del centrodestra. Il timido aumento salariale del Dl lavoro non fa la differenza per centinaia di migliaia di famiglie. L' inflazione si fa sentire con più forza della politica.

E le divisioni della destra non promettono nulla di buono. Il tutto nel giorno in cui Daniela Santanchè deve relazionare al Senato sulle sue vicende professionali. Domani con la ministra del Turismo sotto il fuoco (anche) amico di parte della sua coalizione il partito di Meloni scoprirà la magia del garantismo?

A sinistra continua lo psicodramma. Conte e Schlein provano ad allearsi con Fratoianni utilizzando il tema del salario minimo. Enzo De Luca spara a zero sulla segretaria. Prove tecniche di coalizione come nel ritornello più celebre dell' estate canora: ho visto lei che bacia lui che si allea con l' altro. E poi con l' altro.

Di questi temi parla Il Riformista di oggi. Di questo e di molto altro. Di Nato, di digiuno intermittente, del Papa che difende il Corano, delle regole di Wimbledon, di giustizia, come sempre, dei dati dell' Istat, del Palio di Siena. Questo giornale sta diventando sempre più una palestra di confronto per chi ha idee diverse, alla faccia di chi pensava che riducessimo la gloriosa testata del Riformista a un giornalino di partito. Allacciate le cinture, è solo l'inizio.