Legge Dopo di Noi

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Ci sono genitori che sperano che i loro figli muoiano prima di loro. Ma nel caso di queste madri e di questi padri non si può certo parlare di egoismo o di un desiderio contro natura. Si tratta infatti di genitori di figli con disabilità grave che dopo averli accuditi con amore, cura e pazienza infinita per tutta la vita, trascorrono i loro ultimi anni a tormentarsi intorno a un’unica domanda: “dopo di noi, come faranno?”.

Oggi la risposta a questa domanda c’è ed è stato grazie alla sensibilità dei governi Renzi e Gentiloni nei confronti dei temi sociali e dei diritti delle persone che, anche su questo specifico fronte, in Italia è stato possibile approvare una legge che ha reso il nostro Paese più giusto, più civile, più solidale. E la legge sul “dopo di noi”, attesa da circa 20 anni, è uno dei tasselli fondamentali nel percorso che ha fatto guadagnare alla XVII legislatura il titolo di “legislatura dei diritti”.

IL CONTESTO NORMATIVO

Questa legge va inquadrata nel contesto normativo riferibile ai diritti delle persone con disabilità, in attuazione dei principi stabiliti dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

LA LEGGE: COSA PREVEDE

Con la legge sul “dopo di noi” il Partito Democratico ha dato uno sbocco concreto a quella spinta dal basso che, da molti anni, vedeva impegnati cittadini e associazioni a sostegno di un modello di welfare locale fatto di sperimentazioni, competenza, professionalità, sussidiarietà orizzontale e collaborazione proficua tra pubblico e privato. Definitivamente approvata dalla Camera in seconda lettura il 14 giugno 2016, essa disciplina misure di assistenza, cura e protezione in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, in quanto mancanti di entrambi i genitori o poiché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, e agevola le erogazioni di soggetti privati e la costituzione di trust nonché di vincoli di destinazione di beni immobili e mobili registrati, e di fondi speciali in favore dei citati soggetti.

I DESTINATARI

Destinatari delle misure di assistenza cura e protezione previste dalla legge 112/2016 sono le persone con disabilità grave (così come definita dalla legge 104/1992) non determinata dal naturale invecchiamento o da malattie connesse alla vecchiaia. Persone che hanno perso, con la morte di entrambi i genitori, qualsiasi sostegno familiare e che non sono in grado di sostenere se stesse autonomamente.

OBBIETTIVI DELLA LEGGE

L’obbiettivo generale della legge “dopo di noi” è quello di favorire il benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità grave.
La legge prevede:

  • la progressiva presa in carico della persona quando i genitori sono ancora in vita;
  • la permanenza del disabile in una soluzione abitativa extra-familiare per far fronte a eventuali situazioni di emergenza;
  • il co-housing per impedire l’isolamento;
  • il raggiungimento del maggior livello di autonomia della persona disabile;
  • la definizione di obbiettivi di servizio e dei livelli essenziali delle prestazioni in campo sociale da garantire su tutto il territorio nazionale (di competenza dello Stato) mentre la programmazione degli interventi è in capo alle Regioni.

La legge sul “dopo di noi” pone al centro la persona, i suoi bisogni e interessi e il rispetto delle sue volontà o di quelle dei suoi genitori o tutori e riconosce il carattere socio-sanitario delle prestazioni indirizzate ai disabili gravi.

RISORSE

Per quanto riguarda le risorse dedicate la legge 112/2016 ha istituito, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, con una dotazione che per gli anni dal 2016 al 2019 prevede in tutto circa 180 milioni di euro.

QUALI SONO I BENEFICI FISCALI

La legge 112/2016 disciplina inoltre la detraibilità delle spese sostenute per le polizze assicurative finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave, con l’incremento da 530 a 750 euro della detraibilità dei premi per assicurazioni versati per rischi di morte. Cancella l’imposta di successione e donazione per i genitori sulla casa di proprietà; riduce le aliquote e le franchigie.

TRUST DISABILI: DEFINIZIONE

Il trust per i disabili è uno strumento giuridico che consente al genitore di tutelare il patrimonio del figlio disabile assicurando che detto patrimonio vada effettivamente a suo beneficio. La proprietà non viene direttamente intestata al figlio ma a un terzo soggetto che può essere una persona, un’associazione o un gruppo di parenti. L’operato del gestore viene sottoposto al controllo di una sorta di “guardiano” sempre nominato dal disponente.

IL PD DALLA PARTE DI GENITORI E FAMIGLIE

Non c’è dubbio che questa legge rappresenti un’autentica rivoluzione nel welfare di cui il Partito Democratico va particolarmente orgoglioso. Per la prima volta la politica si è fatta carico di una questione che prima risultava confinata nelle case di chi, giorno dopo giorno, si ritrovava a dover affrontare situazioni difficili ed enormi preoccupazioni per il futuro spesso in totale solitudine. Come se il sostegno alle persone con disabilità fosse un fatto privato, una responsabilità esclusivamente genitoriale e non un dovere dello Stato. E questo nonostante nella nostra Costituzione sia scritto che è “compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Oggi i genitori di figli disabili, grazie a questo provvedimento, possono guardare al futuro con più serenità. E l’Italia sentirsi un Paese più civile.