Matteo Renzi sul Riformista: i populisti vanno al minimo

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Il nuovo editoriale di Matteo Renzi sul Riformista

del 17 agosto 2023

Vasco Rossi ha segnato una generazione cantando "Vado al massimo".

I leader di oggi hanno invece un altro ritornello: "Vado al minimo".

Già perché niente è così populista come il modo con il quale si è aperto il dibattito sul salario minimo.

Ricapitoliamo.

Il campolargo, da Azione a Rifondazione comunista, passando per CGIL, PD e Cinque Stelle - prima firma Giuseppe Conte -presenta una proposta di legge per istituire il salario minimo a 9€.

L'articolo 7 prevede che la Legge di Bilancio dovrà liberare risorse per questo. In soldoni: il salario minimo aumenta i salari a una parte dei lavoratori alzando le tasse agli altri. Dice saggiamente Giampaolo Galli, già deputato PD scelto da Bersani nel 2013 e che adesso si occupa dell`Osservatorio dei Conti Pubblici: "Sono a favore del salario minimo. Bisogna essere chiari però: moltissime microaziende saranno costrette a chiudere. Lo sanno anche i proponenti che infatti invocano un sussidio dello Stato, che però è improponibile. Ci saranno casi di crisi e disoccupati. Chiaro? D'accordo?"

Nessuno se lo fila: perché nei sondaggi il salario minimo tira. E allora che cosa fanno i populisti di sinistra? Una bella raccolta di firme. Utilità concreta? Zero. Ma come dice Marco Canestrari, grande esperto del "Sistema Casaleggio", la raccolta firme - gestita da Vito Crimi, dalla serie "A volte ritornano" - "Non serve a nulla. Vi prendono in giro. E vi prendono i vostri dati". Canestrari usa un linguaggio meno soft, ma il concetto è quello.

I populisti di destra sono guidati da una premier che ha appena avuto la geniale idea di proporre ima norma, quella sulle banche, della quale in Autunno spero non si debba mai pentire. E che fanno? Mettono in campo il CNEL. Che il CNEL non serva a nulla è ima delle cose su cui la politica tutta è d'accordo. Per dire, Renato Brunetta oggi è il presidente del CNEL e sette anni fa diceva: "Il CNEL è un'etichetta sotto cui non c'è nulla di importante". Se lo dice persino lui che lo presiede, ti immagini gli altri?

E così nessuno ha il coraggio di dire la verità. Puoi aumentare i salari solo se riduci le tasse sul lavoro. Sia per le aziende che per i lavoratori. Tutto il resto è fuffa.

Se non abbassi le tasse sul lavoro, siamo condannati al derby tra due schieramenti che vanno al minimo. Inteso non solo come salario. Io ho guidato un Governo che ha aumentato i salari, a cominciare dagli 80€ e abbassato il costo del lavoro, a cominciare dall'abolizione della componente lavoro dell'IRAP: so come si fa, ma so anche che è difficile.

Per questo quando vedo certi professionisti del populismo andare in Sala Verde a discutere di salario minimo senza sapere come fare in Parlamento provo tenerezza per loro. In Sala Verde si fanno i tweet, in Parlamento si fanno le leggi. E quelli che vanno al minimo non hanno ancora capito la differenza.