Matteo Renzi sul Riformista: La Pesca, la destra e la sinistra

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L'articolo di Matteo Renzi sul Riformista del 28-09-2023

E oggi l'Italia lascia stare le discussioni geopolitiche e si concentra sulle pesche. Anzi, su una pesca. Voi direte: finalmente! Infatti è importante (sarebbe importante) discutere di frutta e verdura. Un recente rapporto della Coop ha spiegato con numeri chiari il dramma dell'inflazione in Italia. Negli ultimi ventiquattro mesi la frutta e la verdura hanno aumentato il proprio costo del 16% e le quantità vendute sono invece diminuite del 15%. Questo significa molto semplicemente che il ceto medio ha meno soldi. E dunque se la politica discute di una pesca qualcuno potrebbe pensare che finalmente si parli di cose serie, cioè delle difficoltà della gente comune. Non è così.

La pesca su cui discute è quella dello spot di Esselunga. Su cui ieri la Premier Meloni ha sentito il bisogno di postare la propria opinione utilizzando l'ennesima arma di distrazione di massa. Immediatamente la sinistra ci è cascata con tutti e due i piedi e anziché parlare di inflazione o benzina o immigrazione o ritardi della pubblica amministrazione ha pensato bene di attaccare la premier, l'Esselunga, la grande distribuzione organizzata, la globalizzazione cinica e bara, la pesca e tutto il resto dello scaffale: basta con questo concetto tradizionale di famiglia, hanno urlato i compagni di Elly. E le reciproche tifoserie si sono esaltate. Evviva la pesca, abbasso la pesca, viva la famiglia tradizionale hanno urlato i conviventi, viva i diritti hanno replicato i moralisti.

Ovviamente un giornale come il nostro non si tira indietro e offre la solita pagina sì/no anche al dibattito sulla pesca. Figuriamoci se ci facciamo mancare le due opinioni diverse su un tema così decisivo. E già che ci sono io dico la mia: a me lo spot piace. E nel dibattito che trovate a pagina 8/9 sto decisamente con Venanzoni e non con Luxuria. Ma se è vero che per una mela Paride combinò il casino di Troia e Adamo si giocò l'Eden vorrei che rimettessimo la pesca al suo posto. Tra gli spot - spot riusciti, per carità, visto il clamore suscitato: complimenti a Esselunga e bravi quelli di Ikea che hanno subito contrapposto un controspot sulla "famiglia non tradizionale" - ma non tra i dossier della politica.

Destra e sinistra si danno reciprocamente la mano sulla pesca. Sono l'una per l'altra le migliori nemiche. Serve ad entrambe tenere aperto un canale di scontro sui temi etici, sui diritti, sulle partite ideologiche. Poi però c'è la vita. E se è vero che questo Governo non ne azzecca una, dall'immigrazione ai salari, dalle tasse all'attuazione della riforma della giustizia, è anche vero che appena i membri della maggioranza fanno errori, sono quelli dell'opposizione a riabilitarli commettendone uno più grosso.

Quando destra e sinistra avranno finito di discutere di rave party, di sostituzione etnica, di obbligo di Pos, di blocco navale, di grilli da mangiare e avranno voglia di fare sul serio potranno raggiungerci e ricominciare a fare politica

Noi nel frattempo li aspetteremo pazientemente là.