Matteo Renzi sul Riformista: Terrasini chiama Bruxelles.

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'articolo di Matteo Renzi sul Riformista del 6-09-2023

Può sembrare strano che il giorno dopo essermi candidato a Milano per un ruolo politico nell'Europa di domani, io abbia preso un aereo e sia andato a Palermo per stare tre giorni con cinquecento ragazze e ragazzi a Terrasini. Che c'entra la meraviglia della Riserva dello Zingaro con la corsa alle istituzioni europee? In teoria nulla, in pratica tutto.

Perché a Terrasini da ieri si riuniscono giovani cittadini di tutta Europa che aspirano a essere leader politici e non follower populisti. E che riflettono sulla geopolitica, sulla giustizia, sulla guerra e sulla pace, sull'intelligenza artificiale, sulla medicina personalizzata e sulle liste d'attesa, sul climate change, sulla violenza di genere e su molto altro ancora. Ma che riflettono soprattutto sul futuro dell'Europa: non tanto su quale futuro l'Europa abbia, ma ormai sul se l'Europa abbia un futuro. Perché il crollo demografico e la debolezza politica del Vecchio Continente sono impressionanti.

Ci salverà solo la politica. O meglio: o la politica ci salverà o il populismo ci affonderà. Ecco perché andando ostinatamente controcorrente mi piace l'idea di vedere cinquecento ragazzi discutere, studiare, dibattere, litigare. Non accontentarsi della verità scodellata dagli algoritmi del pensiero unico, dagli slogan del pensiero banale. Sarà che alla soglia dei cinquant'anni sento di potermi permettere il lusso della libertà e della verità ma non trovo sfida più affascinante di quella di chi investe sulla formazione, sull'educazione, sull'approfondimento.

"La nuova generazione è spaventosa, mi piacerebbe tanto farne parte". Sono le parole di Oscar Wilde, genio assoluto non solo della parola. Gli under 30 di oggi non leggono i quotidiani come li leggiamo noi, non hanno mai provato la difficoltà di una ricerca sull'enciclopedia perché sono nati con Google, non conoscono il sapore speciale di una chiamata attesa per ore su un telefono fisso, non ricordano le partite di calcio in piazza con gli zaini a fare da pali e un amico a gridare "macchina" in caso di pericolo. Non sono noi, insomma. E non lo saranno mai. Ma sono una generazione ricca di talenti e idealità. E questi talenti non vanno sprecati, e queste idealità non vanno sciupate nel bieco chiacchiericcio quotidiano. Il Riformista in questi giorni dedicherà spazio ai giovani di Italia Viva riuniti a Terrasini come già da adesso annunciamo che faremo con gli altri partiti se organizzeranno iniziative simili. Perché vedere cinquecento ragazzi che provano a dare del tu alla politica non è solo un sollievo al cuore per quelli della mia parte: è un seme di speranza per l'intera comunità. E per me è un modo per ricordarmi perché faccio politica. "Per non dimenticare, mai, gli ideali della mia giovinezza", come si ripeteva Carlo V. E per fare di questa Europa la terra di Telemaco, non solo l'Itaca di Ulisse.