Renzi : "Dossier segreti contro Crosetto, fare chiarezza al più presto".

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Intervista a Matteo Renzi per Repubblica del 6-08-2023

di Antonio Fraschilla

Senatore Matteo Renzi, appena uscita la notizia sui presunti dossieraggi lei ha parlato di "killeraggio". Non è eccessivo?

«Se chi indaga segue le regole, va tutto bene. Se si fanno ricerche ad personam per colpire gli avversari, accedendo in modo illegittimo a banche dati e passando le notizie a giornalisti amici allora è killeraggio politico. Hanno tirato le carte su Crosetto quando il suo nome circolava come ministo: tutto casuale o volevano interferire sulla scelta?».

Quali sono i casi che si possono definire di dossieraggio in tempi recenti e perché la preoccupano?

«Non tocca a me stabilire la verità su ciò che è accaduto ad altri. So quello che ha riguardato me. Sono stato oggetto di una indagine mediatica e giudiziaria su cui la Cassazione per cinque volte ha dato torto ai pm. Poi la Corte Costituzionale ha definito incostituzionale l'operato dei pm: ma intanto per anni Open aveva aperto giornali e talk show. Le sembra giusto? Hanno pubblicato in modo illegittimo le mie email, i miei sms, persino l'estratto conto arrivando a violare la dimensione più intima della mia vita come i litigi con mio padre. Chi ha letto "Il Mostro" sa che l'aggressione non mi ha tolto il sorriso, ma mi ha costruito addosso un'immagine che è difficile da cancellare. Finché accade a uno con il mio carattere, va bene. Ma un cittadino comune può sopravvivere a questo sistema?».

Sulla vicenda di questi giorni il ministro Crosetto ha parlato di attacco alla democrazia. Sta comunque venendo fuori che il finanziere indagato ha fatto un accesso sulla sua situazione per verificare l'attività dei soci del ministro, i fratelli Mangione. Cosa la preoccupa allora di questa vicenda?

«La questione è se qualche ufficiale di polizia giudiziaria, che parla con alcuni giornalisti che si sentono protetti da importanti pezzi delle istituzioni, ha violato le regole di accesso agli atti e di segreto istruttorio. Punto. Il reato qui non lo ha commesso Crosetto ma chi lo ha illegittimamente attaccato. Qualcuno pagherà? O finirà come è accaduto per le violazioni del segreto sul mio caso, dove i pm che hanno indagato me hanno casualmente archiviato gli altri sulle fughe di notizie. Casualmente, si capisce».

Ma un politico non deve essere del tutto trasparente? Perché sarebbe sbagliato se circolano informazioni sullo stato patrimoniale o sui redditi e i rapporti societari di ministri o di chi governa le istituzioni?

«È giusto che un politico presenti la dichiarazione dei redditi. Ma il principio di trasparenza non consente a nessuno di violare le leggi. La Costituzione e la legge valgono anche per chi indaga e per chi scrive, non solo per i politici. Il sistema delle Sos, segnalazioni di operazioni sospette, è sacrosanto e utile, ma deve essere usato per contrastare la criminalità e il riciclaggio, non per azzoppare gli avversari politici con veline costruite ad arte».

Italia viva chiede di cambiare le norme? E secondo lei come dovrebbero essere cambiate?

«La stupirò. Secondo me non serve cambiare le regole, per evitare il dossieraggio basta rispettare le leggi che già ci sono. E la Costituzione. Nel mio caso ho avuto a che fare non solo con indagini che sono andate contro la legge, come ha dimostrato la Cassazione. Ma addirittura con pm che non hanno rispettato la Costituzione, come ha sancito la Corte. Dunque: non chiedo di cambiare le leggi, ma chiedo di rispettarle. Perché in vicende così siamo noi dalla parte della legalità, non chi ha fatto indagini farlocche su di noi».

Una ultima domanda, sui rapporti con Calenda e Azione. Dividerete i gruppi parlamentari? E ci sono margini per intese con Forza Italia anche elettorali?

«Calenda fa tutto da solo. Ad agosto dello scorso anno ruppe con Letta e Bonino, quest'anno ha rotto con noi, chissà con chi litigherà nell'agosto 2024. La questione dei gruppi è secondaria, prima viene la politica. Io vedo uno spazio per un'area di centro distante da Meloni e Salvini ma non alleato con Conte e Schlein. Un'area di centro riformista. Forza Italia è totalmente a rimorchio di Salvini e Meloni, dunque non vedo margini: hanno scelto il sovranismo, il centro siamo solo noi».