Matteo Renzi sul Riformista: Le idee fanno paura a chi non ne ha

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Articolo di Matteo Renzi su "Il Riformista" del 9.06.2023

Nella giornata di ieri il Domani, quotidiano di proprietà di Carlo De Benedetti e diretto da Emiliano Fittipaldi, ci ha attaccati sostenendo che siamo troppo teneri con Giorgia Meloni perché l`editore del Riformista sarebbe interessato al rinnovo di alcuni appalti pubblici. Non si tratta di una barzelletta, perché almeno le barzellette fanno ridere. È semplicemente una fake news. Si tratta però di un attacco, l`ennesimo, alla nostra esperienza editoriale. Ma che paura può fare la nostra allegra brigata di sognatori idealisti che prova ogni giorno ad offrire una chiave di lettura diversa dal pensiero unico di larga parte dei media? Perché attaccarci non per i nostri errori, che ancora ci sono e che cerchiamo ogni giorno di correggere, ma con falsità inspiegabili? Non replicheremo parlando degli interessi altrui, limitiamoci a rispondere con i fatti. Lo stesso giorno in cui il Domani ci accusava di corrispondenza d`amorosi sensi con la Meloni, noi abbiamo aperto chiedendo alla Presidente del Consiglio di scusarsi con gli italiani per l`indecorosa pagliacciata di quattro anni fa a Bibbiano. Siamo stati gli unici a metterla giù piatta piatta. E mentre noi attaccavamo Meloni, il Domani attaccava Schlein.

Basterebbe questo per capire quanta malafede ci sia in chi ci attacca. E del resto Travaglio storpia il nome chiamandoci "il riformatorio", la Verità ci accusa di attaccare gli avversari da quando abbiamo chiesto di sapere perché Belpietro difende ossessivamente la giudice che deve giudicare su di lui, il conduttore di Report è inquieto per l`attività della nostra redazione e francamente non capisco il motivo: se ti costruisci una carriera come difensore della libertà di stampa devi accettare la libertà di stampa anche degli altri. O no? Il punto è che Il Riformista sta crescendo. Siamo a sedici pagine, il sito cresce e supera quello di quotidiani che sono da anni in edicola, le copie cartacee sono sempre più diffuse, gli abbonamenti volano, la pubblicità è molto aumentata. E però per noi questo è solo l`inizio. Arriveremo alle inchieste, alle grandi interviste, a ospitare commenti sempre più autorevoli. Vogliamo sempre di più fare di questa prestigiosa testata un luogo di sorpresa e riflessione.

Cosa pensino di noi Carlo De Benedetti, Emiliano Fittipaldi e gli amici de "Il Domani" non è un nostro assillo. Noi non crediamo che il Domani faccia gli interessi di De Benedetti e pensiamo che il nostro editore, Alfredo Romeo, sappia fare il suo lavoro senza bisogno di aiuti e sostegni. Le note vicende degli ultimi anni lo dimostrano del resto in modo chiaro. Verrà prima o poi il tempo in cui smetteremo di credere ai complotti, agli intrighi, ai retropensieri. E ci confronteremo sulle idee. Perchè come diceva Vasco Pratolini, le idee fanno paura, ma solo a chi non ne ha. E noi ne abbiamo anche troppe.