Matteo Renzi sul Riformista: Pacchetto europeo, pacco sovranista

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Articolo di Matteo Renzi su "Il Riformista" del 1.7.2023

Non è stata una settimana semplice quella di Giorgia Meloni. La Presidente del Consiglio ha un crescente problema in casa propria costituito dalla vicenda Santanchè. Sulla ministra del turismo non è emerso nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapesse al momento del giuramento. Ciò che ha fatto e che non ha fatto Daniela Santanchè con Visibilia non è emerso oggi, all`improvviso: era già noto quando la Meloni ha proposto al Presidente della Repubblica il nome dell`imprenditrice piemontese.

E allora? Perché tutta questa visibilità improvvisa? Nel suo intervento in replica al Senato di mercoledì la Premier ha evocato oscuri complotti internazionali della sinistra. Ma questa sinistra non è nella condizione di costruire nemmeno trappole locali, figuriamoci complotti internazionali. La verità è che dentro la maggioranza è partito il classico gioco di logoramento e una parte della coalizione - ma anche una parte di Fratelli d`Italia - che non sopporta la Santanché sta facendo un gioco di sponda a quei media che hanno sapientemente lanciato il guanto di sfida. Vedremo se la Presidente resisterà fino in fondo o mollerà l`amica al suo destino: c`è solo da aspettare, popcorn in mano. La strategia del rinvio colpisce anche il MES. In teoria martedì alla Camera si vota il testo che impegna la maggioranza a ratificare le modifiche al meccanismo di stabilità europeo. Ma la destra è divisa: Lega sparata contro, con la timida eccezione di Giorgetti. Forza Italia in confusione dopo la scomparsa del Presidente Berlusconi tanto che il no euro Claudio Borghi maramaldeggia e plaude ai forzisti che sono diventati all`improvviso No-Mes, con buona pace di tutte le idee dei popolari europei. Al momento la Premier sceglie di buttare la palla in calcio d`angolo: se ne riparla a novembre 2023.

Evidentemente spera di ottenere qualche risultato dalla trattativa di Bruxelles, il cosiddetto "pacchetto", che comprenda anche una revisione delle regole di bilancio. Ma più che un pacchetto da Bruxelles al Consiglio Europeo è arrivato un pacco. Il pacco immigrazione. Le posizioni italiane sono state messe in scacco dal veto di polacchi e ungheresi. È finita così, dunque: con la Meloni incaricata dal Presidente Michel di tentare uncompromesso e con il fallimento di Giorgia. Ci sta, dicono i sostenitori. Certo, rispondono gli avversari, ma bisogna notare che a dare il due di picche all`inquilina di Palazzo Chigi non è stato il "cattivo" Macron o "la sorda Germania". A spegnere i sogni di gloria della Meloni sono stati i suoi alleati di Varsavia e di Budapest. Il tutto proprio nella settimana in cui Fratelli d`Italia celebrava la conferma di Giorgia alla guida dei Conservatori Europei, partito del quale è stata rieletta presidente ma nel quale evidentemente conta poco o nulla. Volevano il pacchetto europeista, è arrivato il pacco sovranista. Settimana da dimenticare, questa. Auguri per la prossima.