Renzi: «von der Leyen ha fallito, servono gli Stati Uniti d’Europa per rianimare la Ue. In Puglia errori di Emiliano»

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Intervista a Matteo Renzi per «La Repubblica» del 16-04-2024.

di Concetto Vecchio

Calenda insulta, io faccio politica. Il Pd si svegli. Anche solo con Iv avremmo il 4%, con Bonino faremo di più.

Matteo Renzi, quali sono le conseguenze dell'attacco iraniano a Israele?

«Dipenderanno dalla reazione di Israele. Non condivido la lettura di chi parla di assalto all'Occidente: siamo all'ennesima puntata dello scontro interno al mondo arabo tra estremisti e moderati».

Un conflitto interno?

«Va avanti da decenni in varie forme. Per questo è cruciale che Paesi come Giordania o Arabia Saudita abbiano aiutato Israele a sventare i droni iraniani. Per combattere l'estremismo islamico serve un accordo con l'Islam riformista. L'assalto del 7 ottobre del resto è stato pensato per bloccare la pace tra Ryad e Tel Aviv. Siamo in presenza di un cambiamento geopolitico complesso ma interessante».

L'Europa che ruolo vi svolge?

«Inesistente, purtroppo. Parlo di questi temi da anni e al massimo sento le risatine di chi non conoscendo i dossier ripete slogan. Serve un'Europa forte. Ma il responsabile di Bruxelles nel Medio Oriente si chiama Luigi Di Maio: ho già detto tutto. La politica estera europea deve essere fatta dagli statisti, non dai politici bocciati alle elezioni».

Bruxelles dovrebbe assumere un'iniziativa?

«Sì. Su questo e su altri dossier internazionali. Invece è pigra e burocratica. Ecco perché abbiamo creato la lista Stati Uniti d'Europa, l'unica novità delle prossime elezioni. È l'unica speranza delle nuove generazioni».

Ma cosa serve esattamente?

«Serve la politica, non la tecnocrazia: superamento del diritto di veto, elezione diretta del Presidente della Commissione, Mes sanitario, esercito comune, diplomazia vera. Con lista Stati Uniti d'Europa possiamo riaccendere il sogno della nuova generazione».

Lei è per la conferma di von der Leyen?

«No. Ha fallito. Ha strizzato l'occhio a Orban, tentennato sulle riforme istituzionali e imposto un'ideologia green che ha distrutto le aziende. Forza Italia difende Ursula, io spero che salti».

Draghi potrebbe essere la soluzione?

«Magari! Sarebbe uno straordinario punto di riferimento per tanti. Portarlo ai vertici di Bruxelles è difficile perché non appartiene ad alcuna famiglia europea. Ma se eleggeremo qualche sovranista in meno e qualche centrista in più, la candidatura di Draghi assumerà più forza».

Alternative?

«Tra i socialisti il portoghese Costa, tra i popolari il greco Mitsotakis. Ursula basta, per favore».

Molti dubitano sulla vostra capacità di superare il 4%.

«Io sono certo che avremmo fatto il 4% anche solo con Italia Viva. Ma con la Lista Stati Uniti d'Europa faremo molto di più: sono positivi persino i sondaggi, stavolta».

Intanto Calenda non perde occasione per attaccarla.

«Il mondo brucia e lui continua con inspiegabili aggressioni personali. Lui insulta, io faccio politica. Lui parla di me, io parlo di Europa. Provo sincero imbarazzo per lui».

Perché è naufragata la trattativa con Cuffaro?

«Perché non c'è stata trattativa. Ripetere più volte una cosa falsa sperando che diventi vera è una tecnica grillina: Casaleggio diceva che ciò che è virale diventa vero. L'arrivo in Azione di tanti grillini evidentemente ha portato questa novità comunicativa. Noi stiamo parlando di Stati Uniti d'Europa, non di Pizzarotti o Cuffaro».

Siete un centro diviso, rissoso.

«Io parlo di politica estera e caos globale. Parlo solo di questo. La lotta nel fango non mi riguarda».

Cosa pensa del caso Puglia?

«Non entro nelle questioni giudiziarie, sono garantista. C'è però una clamorosa responsabilità politica di Michele Emiliano: lui ha creato un sistema di potere vergognoso. E ha portato il Pd a copiare i grillini su Tap, Xylella, Ilva, trivelle, buona scuola».

Che deve fare il Pd?

«Svegliarsi e smettere di essere subalterno a Conte».

II governo rischia sull'economia?

«Il governo non fa niente. È imbarazzante. In aula la Meloni ha detto che le famiglie stanno meglio di prima. Ma dove vive? Ho fatto un video per attaccarla su questo e ha superato un milione di visualizzazioni. La gente inizia a stancarsi...»

Perché dice che non sta facendo niente?

«Non c'è una riforma che sia una. Io nei primi mesi feci Jobs Act, decontribuzione, Irap, Industria 4.0, Imu prima casa e gli 80 euro. Questi hanno fatto tre tweet e si occupano di fuffa».

Possono contare sui soldi del Pnrr.

«Sì. Ma vedrà quando verranno fuori gli sprechi del Pnrr, questione di poche settimane».

Il consenso di Giorgia Meloni è ancora fortissimo.

«Il consenso viene e va».

Voterà per il premierato?

«Il premierato è una buona idea, come il Pd e prima il Pds hanno sempre sostenuto. Ma il modello della Casellati è uno schifezzellum: non possiamo votare a favore. Penso che Meloni dopo il voto europeo cambierà tutto e si butterà sull'elezione diretta del Presidente della Repubblica».