Matteo Renzi sul Riformista: Tre sorprese dal Palazzo

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Articolo di Matteo Renzi su "Il Riformista" del 6.07.2023

Tre sorprese dal Palazzo

La giornata politica di ieri ci consegna alcuni dati interessanti. In Senato la Santanchè trasforma i Fratelli d'Italia in un partito garantista. Chi ha seguito la storia di questo Paese negli ultimi dieci anni si rende conto che questa conversione è una delle più spettacolari dai tempi di Damasco.

La Meloni che urlava nelle piazze su Consip, Banca Etruria, Bibbiano diventa la leader di un partito che rispetta la presunzione d'innocenza e invita gli avversari a evitare il giustizialismo. Tutto perché nella rete del giustizialismo stavolta è caduta una dei big della destra. La copertina che trovate qui a fianco rispecchia il miracolo della Santa...nchè.

Ma la scelta dei Cinque Stelle di presentare una mozione di sfiducia - annunciata da Patuanelli nell'intervento in Aula - non ha come obiettivo ottenere le dimissioni della Ministra: il disegno è quello di mettere in fuorigioco il PD che è il vero obiettivo dell'iniziativa grillina. Ed è al Nazareno che hanno preso malissimo la scelta di firmare una mozione di sfiducia, molto più che in via della Scrofa. Elly Schlein non l'hanno vista arrivare nemmeno stavolta: le è toccato rincorrere Conte, come sempre, più di sempre. Insomma la maggioranza è (sembra?) unita, le opposizioni si dividono anche alla luce delle diverse sensibilità sul garantismo all'interno del Terzo Polo.

Ma l'altro miracolo del Governo è far passare il rinvio della decisione sul Mes come un successo politico. Alla Camera infatti la scelta di rinviare di quattro mesi la ratifica del meccanismo europeo di stabilità dimostra la fragilità dell'Esecutivo. Poco credibile in Europa, poco sicuro in Italia. Tra quattro mesi saremo punto e a capo. E alla fine Meloni e Giorgetti cederanno. Ma hanno preso centoventi giorni per inventarsi una strategia di comunicazione nella logica del contenimento del danno. Quando la Meloni dice che finalmente l'Italia è "tornata" autorevole dimentica che lei viene dopo Mario Draghi, non Gigino la Trottola. E che quindi questa retorica sul "da quando ci siamo noi, contiamo" è una barzelletta che non fa ridere. Sul Mes abbiamo assistito all'ennesima dimostrazione di debolezza ed è un peccato per l'Italia.

La giornata dei miracoli si chiude con la sconfitta del candidato di MD per la carica di procuratore della Repubblica di Firenze. La toga rossa Squillace Greco pregustava una vittoria che tutti davano per scontata. E invece a sorpresa ha vinto il candidato più moderato e più autorevole, quel Filippo Spiezia che aveva già lavorato in contesti internazionali quali Eurojust. Firenze ha bisogno di riportare tranquillità in una Procura scossa dall'incredibile errore dell'Ex Astor su cui prima o poi qualcuno sarà chiamato a rispondere quantomeno davanti al Disciplinare.