2. Camper. Vediamo la fine del viaggio. Mancano le tappe di Como, Morbegno e Milano (lunedì sera, alle 21, dal Teatro Dal Verme). Quelle di Cesena, Urbino e Ancona. E la Sicilia dopo le elezioni regionali. Poi avremo toccato tutte le province d’Italia. Stiamo preparando una piccola sorpresa su questo viaggio. Umanamente è stata un’esperienza unica condividere i sogni delle start-up del NordEst con il dolore dei lavoratori di Carbonia e Iglesias (qui il video). Per chi è interessato, suggerisco di dare un occhio a www.adessopartecipo.it.
3. Nel viaggio non sempre ho presentato il consueto format. A Torino ho cambiato impostazione. E ho parlato di cosa sia per me la sinistra. Perché non ne posso più di chi mi accusa di non essere sufficientemente di sinistra. Ho chiarito cosa voglia dire per me essere di sinistra: qui c’è il video, dura un’ora, si può non guardare o si può ritenere sbagliato. Ma c’è. E a tutti quelli che vivono nel recinto del proprio pregiudizio non abbiamo da offrire altro che un clic, che questo clic.
4. Oggi siamo a Firenze. Nelson Mandela Forum, ore 20.30. Tappa ovviamente particolare per me. Sono felice di essere a casa. Ci saranno tanti amici e per le famiglie abbiamo predisposto anche i gonfiabili per i bambini: perché per noi la politica deve essere fatta con le persone normali, non solo con gli addetti ai lavori. Su questo punto c’è una profonda divergenza: per me ogni occasione di allargare la partecipazione, di coinvolgere, di aprirsi è un fatto positivo. Per cui stasera potrete venire anche senza preregistrazione, senza codice fiscale, senza esami del sangue. Ma portate il vostro entusiasmo, ne abbiamo bisogno.
5. Finanziamento. Abbiamo raggiunto con i finanziamenti online del camper quota 92mila euro. Il tetto della campagna è come sapete 200mila. Vorremmo che la stragrande maggioranza di questi denari arrivassero via internet, alla faccia di chi in questi giorni ha parlato e sparlato di trasparenza. Più trasparente di così! Per farlo, sarebbe fondamentale riuscire a chiudere il mese di ottobre raggiungendo 100mila euro. Le regole del gioco le conoscete: si va sul sito www.adessopartecipo.it e si dà un contributo da cinque euro in su. Manca veramente poco al primo traguardo. Posso contare sull’aiuto decisivo del popolo delle enews?
Una considerazione. Con le nuove regole del gioco – per noi profondamente ingiuste, ma ben spiegate da Luciana Littizzetto in questo video qui – vincerà la sfida delle primarie non solo chi avrà le idee migliori. Ma anche chi sarà più organizzato. Dunque, molto dipende dalla nostra capacità di strutturarci sul territorio. Io sono decisamente ottimista perché vedo il numero delle email che ricevo e delle persone che incontro. Però possiamo e dobbiamo fare di più su due settori. Il primo, i volontari web. Cliccando qui vi iscrivete al gruppo di volontari web. Faremo anche una campagna casa per casa, vecchia maniera (come vecchia maniera è stato il comizio su una sedia in piazza a Oristano, qui le foto). Ma oggi abbiamo bisogno di volontari telematici: basta iscriversi alla piattaforma che trovate sul sito www.adessopartecipo.it. Abbiamo superato quota 40mila iscritti. Vogliamo da qui alla fine di ottobre aumentare del 10%, altri quattromila. Ci date una mano? Se non siete già iscritti, vi va di darci un aiuto? Si vince anche così. E mai come oggi la vittoria e dunque il cambiamento sono a portata di mano.
Il secondo, i comitati Adesso. Vogliamo creare altri cento comitati in tutta Italia da qui al 31 ottobre in modo tale da arrivare alla fine di questo mese a quota 1.500 comitati. Per creare un comitato basta coinvolgere dieci amici, colleghi, conoscenti, concittadini. L’ambito d’azione può essere l’azienda, il territorio, la compagnia di amici. I comitati saranno i grandi protagonisti della Leopolda ter (che si terrà dal 15 al 17 novembre).
Nel frattempo molte inaugurazioni in questi giorni in città, dal fontanello di piazza Tasso fino al percorso vita alle Cascine. La pagina internet www.matteorenzi.it ha anche una sezione dedicata alle iniziative di Firenze, tra cui questo video che segna la prima infografica animata. Ditemi che ne pensate: [email protected].
Pensierino della sera. In questa settimana Bersani e Vendola mi hanno attaccato, anche a livello personale, per aver incontrato i professionisti della finanza. Passi l’atteggiamento di Nichi, che affonda le sue radici in una visione che non condivido dell’economia. Ma sinceramente non capisco Bersani che ha voluto dare alla discussione sulla finanza un tono superficiale, da slogan, finalizzato a radicalizzare lo scontro e a prendere un voto in più (forse) ma non a inquadrare il problema. Un candidato premier autorevole e capace di risolvere la terribile problematica del debito pubblico italiano davvero rinuncia a parlare di finanza e con la finanza? Davvero può permettersi di insultare con l’espressione generalizzata “Banditi”, coloro che domani dovrà inseguire perché acquistino i titoli di stato italiano? Una politica seria non vive di banalità.
Noi pensiamo che in questi anni la classe dirigente sia stata timida e succube verso certi ambienti economici e molti ambienti finanziari. Lo dimostrano alcune vicende bancarie, alcune vicinanze imbarazzanti e qualche capitano coraggioso di troppo. Anche per questo vogliamo rottamarli. E se vorranno parlare con noi nel merito noi ci saremo. Ma da chi ambisce a guidare il Paese con un debito pubblico così alto e con un disperato bisogno di investimenti stranieri per creare occupazione, per dare soldi alle famiglie che altrimenti vanno in crisi, non mi aspettavo di sentire parole così superficiali. Poi uno si stupisce che la comunità economica mondiale abbia paura della successione a Mario Monti. Se si utilizzano certi toni.
Un sorriso,
Matteo
Post-Scriptum. Ieri ho partecipato alla trasmissione di Santoro, Servizio Pubblico, su La7. Mi ha colpito molto una ragazza, Rosanna, il cui fidanzato è stato ucciso “per errore” dalla camorra tra Marianella e Scampia. Ha detto parole di grande intensità (le rivedete qui). Quando è toccato a me intervenire ho detto che salveremo i quartieri degradati non con le ronde ma con la centralità della scuola e la rivoluzione dell’urbanistica. Ma pensando a Lino Romano, il ragazzo di Rosanna ucciso in quel modo atroce, vi segnalo questo articolo di Roberto Saviano.