Enews 483, lunedì 17 luglio 2017

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Buona settimana, amici delle E-News.

Avanti, insieme.

Il libro “Avanti” ha fatto molto discutere in questi giorni. Mi fa piacere. Un libro in fin dei conti serve a questo, a farti pensare: le polemiche lasciano il tempo che trovano, le idee entrano in circolo.
In “Avanti” ci sono tre cose:

 

1. Il racconto di alcuni fatti. Qualcuno mi ha scritto: “Ma perché hai ricordato il passato, Matteo? Adesso non serviva riaprire la pagina del Patto del Nazareno o della staffetta di febbraio 2014 o della nottata con Tsipras al Consiglio Europeo o delle banche”. Non ho alcun interesse a riaprire le polemiche del passato. In un libro, tuttavia, la verità va scritta: i fatti sono fatti. La verità di ciò che è accaduto davvero deve essere salvaguardata, specie in questa epoca di post-verità. Poi ognuno si fa liberamente la sua opinione.

2. Le proposte per il futuro. Possiamo essere d’accordo o meno sull’assegno universale per i figli come sul raddoppio dei fondi delle periferie. Possiamo essere tifosi dell’austerity o della flessibilità. Ma quel che è certo è che adesso finalmente si discute di idee concrete. E per questo alla ripresa autunnale il PD organizzerà la propria conferenza programmatica, come proposta da tanti a cominciare da Andrea Orlando, nei giorni che vanno dal 12 al 15 ottobre. Proprio nel decennale della fondazione del PD. Insieme a Maurizio Martina e Tommaso Nannicini chiederemo a un piccolo team di cinque persone di coordinare i lavori della Conferenza perché sia davvero un’occasione utile di confronto sul futuro del Paese. Ci sta a cuore il futuro dell’Italia, non il futuro delle singole carriere personali.

3. La condivisione delle emozioni. Ve l’ho scritto nella scorsa enews. Il libro è pieno di impressioni personali, di emozioni anche intime. Perché fanno politica le persone in carne e ossa e non gli algoritmi. Fanno politica coloro che vivono di sangue e passione e non gli algidi esecutori di un programma burocratico. E quindi ho inserito molti momenti personali. Mostrare l’anima e il cuore del politico costa molto in termini personali, ma forse è giusto e necessario.

Su quest’ultimo punto – quello personale, che è anche il meno analizzato per adesso dai commenti – torneremo in futuro. Lasciatemi però segnalare un bellissimo articolo di Massimo Recalcati su Repubblica di oggi. Per chi di voi ha tempo e modo di leggerlo, mi farebbe piacere conoscere i vostri commenti: [email protected]

Per parlare del libro e dei suoi contenuti sarò:

  • martedì 18 a Napoli, alle 16 al Mattino (dove parleremo anche di Bagnoli, di Scampia, di Pompei e della Reggia di Caserta e di molto altro)
  • mercoledì 19 a Milano, alle 18.30 al Teatro Parenti
  • giovedì 20 a Roma, alle 18.30 alla Libreria Nuova Europa i Granai, in Via Rigamonti 100
  • venerdì 21 a Firenze, in un posto bellissimo. Talmente bello che ancora non abbiamo deciso dove. Ma non temete, sarà davvero bellissimo. Altrimenti non sarebbe Firenze:-)

Nel frattempo tutti i giorni arriva sul telefonino di chi lo vuole un piccolo giornalino chiamato “Democratica”: otto pagine di notizie utili, riflessioni, link, commenti.
La forza dei fatti e delle idee contro chi insegue scie chimiche e polemiche.
I dati dell’export, le procedure per il bonus asili nido, i dati delle pensioni, domani i numeri dell’edilizia scolastica (incredibili!). Lo inviamo tutti i giorni a chi è interessato, via sms, whatsapp, email. Per riceverlo basta mandare un messaggio al 3486409037

Stare tenacemente e allegramente dalla parte dei contenuti, delle idee, delle proposte. Lasciando ad altri il presidio delle polemiche quotidiane. Questo è il nostro compito, proviamoci insieme.

Un sorriso,
Matteo
blog.matteorenzi.it
[email protected]

Pensierino della sera. Tantissimi i campioni sportivi di questa settimana che mi piacerebbe portare alla vostra attenzione nel pensierino della sera. A cominciare, ovviamente, da Roger Federer. Lo vedi giocare e pensi: e chi lo rottama quello lì? Campione senza tempo, strepitoso. Ho pensato però che il vero campione della settimana si chiama Valerio. Si tratta di un atleta paralimpico di nuoto, affetto dalla sindrome di Down. Mercoledì scorso a Sabaudia ha salvato una bambina di 10 anni che rischiava di annegare.
Penso che l’Italia debba essere orgogliosa di concittadini come Valerio. Nel mio piccolo, io sono orgoglioso di essere concittadino di questo campione