Enews 536, mercoledì 1 agosto 2018

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Buon agosto a tutti, amici! Che sia tempo di ricarica per i tanti che sono in vacanza o che stanno partendo.

  1. L’identità e la dignità di un Paese non dipendono solo dai dati economici. Quando qualcuno mette in discussione i valori fondanti di una comunità, quel Paese è più debole. Più povero. Da qualche settimana si sono intensificati attacchi razzisti contro persone che hanno il colore della pelle diverso. Di Maio e Salvini negano che vi sia un problema, ma anche dentro la maggioranza sono tante le voci preoccupate (bravo Zaia, grazie!). Ed è ovvio che sia così. Perché la lotta contro il razzismo non è monopolio del PD o dei passati governi: è un impegno di tutti. Quando alcuni nostri amici – o figli di nostri amici – ti confessano a bassa voce che per la prima volta hanno paura di girare per strada da soli, ti rendi conto che stiamo perdendo qualcosa di molto più importante di un’elezione: stiamo perdendo la qualità della nostra vita, la dignità del nostro stare insieme. Chi giustifica o minimizza rischia di essere complice del clima che si sta creando. Nessuno può negare l’evidenza, in particolar modo se si hanno responsabilità di Governo. Il negazionismo di Di Maio e Salvini fa male all’Italia, ai suoi valori, al suo futuro
  2. La nuova legge sulla RAI attribuisce molti poteri al Direttore Generale. Viene coinvolto per la prima volta un consigliere eletto dai lavoratori. Si individua nel Presidente la figura di garanzia per la quale occorre il consenso anche di parte dell’opposizione (due terzi). Lega e Cinque Stelle dissero che questa riforma era assurda perché dava poco potere all’opposizione. E oggi, con invidiabile coerenza, siccome sono maggioranza provano a prendersi anche il Presidente, da soli. Vanno in Parlamento, perdono, vengono bocciati. E cosa fanno? Anziché scusarsi e cambiare nome vanno avanti lo stesso. Umiliano Camera e Senato: è vero che Casaleggio ha detto che tra qualche anno il Parlamento potrebbe essere inutile. Ma finché c’è, bisognerebbe rispettarne i voti. Il Governo della Legalità non rispetta le Leggi dello Stato. Il Governo dell’Onestà non rispetta le sentenze della Cassazione. Meno male non si sono definiti il Governo della Pace.
  3. Le domeniche gratuite al Museo nascono dall’intuizione di uno studente fiorentino. “Tutte le volte che entro in uno dei nostri Musei mi sento più FELICE di essere un cittadino”, mi disse quando ero sindaco. Quando siamo andati al Governo, nel 2014, abbiamo offerto l’opportunità di un ingresso gratuito mensile a tutti i cittadini, non solo ai fiorentini. Perché i musei servono anche a questo: renderti più orgoglioso della tua storia, della tua appartenenza, della tua identità. Negli anni in cui abbiamo avuto l’onore di governare l’Italia abbiamo investito in cultura non solo perché era giusto ma anche perché utile. Sì, utile.
    Utile a rendere i cittadini consapevoli e felici di essere italiani.
    E per me era bellissimo passare davanti agli Uffizi in una di queste domeniche e vedere intere famiglie in coda per un pomeriggio di libertà e di bellezza.
    Ieri il ministro della cultura del Governo Salvini-Di Maio ha annunciato la fine delle domeniche gratuite. Ieri hanno votato per cancellare il progetto di Renzo Piano su “Casa Italia”, più tardi hanno dato un colpo alla cultura. Pur di attaccare il nostro Governo smantellano tutte le iniziative belle e utili.
    E ti dicono: si va avanti anche senza le domeniche al museo. Vero, ma si va avanti un po’ più poveri dentro.
    Hanno azionato la ruspa contro la cultura.
    E per prendere le distanze dal Governo dei mille giorni, fanno un dispetto agli italiani, non a noi.

Ho lanciato due video nelle ultime ore.

  • Il primo è l’intervento in Aula contro l’abolizione del progetto Italia Sicura e la chiusura del dipartimento “Casa Italia” che era stato ideato da Renzo Piano. Usano la ruspa persino contro Renzo Piano, vi rendete conto? Sono 8 minuti su un argomento che i media ovviamente non hanno ripreso. Ma quando ci sarà la prima calamità naturale torneranno le paginate scandalizzate sulla politica che non fa nulla. E chiederemo a chi si scandalizzerà dove stesse dormendo quando il Governo del cambiamento chiudeva – nel complice silenzio della pubblica opinione – le strutture dedicate al rischio idrogeologico.
  • Una diretta Facebook sulla questione dell’aereo di stato, l’AirBufala di Toninelli e Di Maio. Utilizzando la rete di Casaleggio, del Movimento, le condivisioni di tutti i parlamentari, i TG, le dirette del corriere.it e di altri siti, il loro video ha raggiunto cinque milioni di visualizzazioni. Noi, ignorati da tutti i media tradizionali, stiamo puntando sul Tam Tam per arrivare almeno a un milione di visualizzazioni, spiegando nel merito perché la storia dell’Aereo è una pietosa bugia, una squallida fake news. Chi ha voglia, condivida questi 18 minuti. Non basta dire la verità, bisogna condividerla

Vi ricordo la Leopolda numero 9, “Ritorno al futuro”. Sarà una bellissima occasione per trasformare la rabbia in speranza, l’indignazione in progetto. Per saperne di più, intanto, potete mandare un’email a [email protected] Le date: 19-20-21 ottobre.

Ogni giorno ci sono tanti commentatori che dicono che non c’è opposizione. Come fate a riconoscerli? Basta vedere come le loro testate ignorano le posizioni dei parlamentari dell’opposizione. Sapevate ad esempio che in questa settimana il Movimento Cinque Stelle ha votato alla Camera contro il reddito di cittadinanza? No, perché non lo ha scritto nessuno. Inizia con oggi una rubrica di servizio pubblico con i 7 Tweet che diversi parlamentari pubblicano e che i principali organi di informazione non rilanciano. Salvo dire che “manca l’opposizione”. Ecco i primi 7 parlamentari del PD:
Giachetti su Salvini
Calenda su Ilva
Boschi sul reddito di cittadinanza
Malpezzi sul precariato nella scuola
Nobili sui fatti di Aprilia
Bellanova sulla situazione economica del Paese
Anzaldi sul TAP

Un sorriso,
buon Agosto,
Matteo
App Matteo Renzi

PS Il regista Fausto Brizzi è stato prosciolto dalle accuse di violenza sessuale. Quando c’era da accusarlo, tutti evidenziavano come Fausto fosse il regista della Leopolda. Oggi tutti zitti. Sono felice perché la verità è emersa anche se immagino il costo che Brizzi ha pagato, personale e professionale. Ho una domanda: qualcuno sa che fine ha fatto il giornalista delle Iene che ha lanciato lo scandalo? Qualcuno sa con chi si è candidato? Con chi ha lavorato in questi mesi? Un piccolo indizio: seguite cinque stelle e troverete la soluzione.