Enews 537, mercoledì 8 agosto 2018

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Ultima E-News prima della pausa estiva.
Giusto il tempo di un saluto, qualche link e un grande abbraccio unito all’augurio di vivere una vacanza rigenerante.

I Link.

  • Intervista a Il Messaggero, Il Gazzettino, il Mattino. La trovate qui. Oltre alle questioni di attualità, trovate anche una riflessione sulla battaglia educativa e culturale che ci aspetta, anche alla luce della trasmissione televisiva su Firenze.
  • Intervista al Tg1. Tav, Decreto Disoccupazione e soprattutto Vaccini (qui l’intervista completa su Twitter, qui il pezzo su Instagram).
  • La diretta Facebook di oggi, che dura molto di più dell’intervista ma tocca i principali temi della ripresa: i 49 milioni di € rubati dalla Lega e gli attacchi di Salvini ai giudici di Genova; la curiosa difesa preventiva del Fatto Quotidiano sullo stranissimo caso dei profili falsi fabbricati da qualcuno contro Mattarella (ma chi sarà stato mai? Lo scopriremo solo vivendo. La Rete non perdona, diceva qualcuno); le difficoltà economiche del Governo sulla legge di Bilancio. Hanno promesso mari e monti, come potranno rispettare la loro parola?

Quanto a noi, prepariamoci alla Stazione Leopolda. “Ritorno al Futuro” dal 19 al 21 ottobre segnerà un passaggio innovativo e importante. Per chi vuole iniziare a prendere informazioni: [email protected].

Ma adesso è il momento di staccare. Dicono che i parlamentari fanno tante vacanze. Vero. Ma visto che cosa hanno combinato in questa settimana i senatori della maggioranza (lo squallido decreto sui vaccini, su cui il giudizio definitivo è come sempre di Roberto Burioni, qui; Il decreto disoccupazione; la cancellazione del progetto Casa Italia di Renzo Piano), forse sarebbe stato meglio se fossero andati in ferie dieci giorni prima: al Paese sarebbero costati meno. Meglio che stiano in ferie a casa che a far danni in Parlamento.

Ci sentiamo alla ripresa, sperando che possiate passare delle meravigliose vacanze con le vostre famiglie. Ci sarà da combattere anche per difendere il Piano Periferie, una delle migliori idee del mio Governo. Ideato nel novembre 2015, abbiamo completato il finanziamento nell’ottobre 2016 finanziando tutti i bandi. Ricorderete che lo presentammo nell’ambito del progetto “Un euro in cultura, un euro in sicurezza”, una delle scelte qualificanti l’azione dell’Esecutivo dei Mille Giorni. Spero che davvero l’attuale Governo non voglia tornare indietro anche su questo e che sia tutto un equivoco. 
Certo che è tutto molto bello. Quando sei al Governo ti insultano tutti. Adesso che siamo all’opposizione: tutti riconoscono che il Piano Periferie del Governo dei Mille Giorni era una cosa buona. Come cambia il mondo eh?!?

Dalla settimana scorsa abbiamo iniziato un appuntamento fisso per mostrare come molti parlamentari stiano facendo una durissima opposizione, che trova poco spazio in tv e nei media. Ecco altri sette parlamentari con sette messaggi importanti, che, se vorrete, potete aiutarci a diffondere attraverso i vostri canali, social e non solo.

  1. Lisa Noja sul ministero della disabilità
  2. Ivan Scalfarotto sulle politiche di internazionalizzazione e di export (non di solo aereo di stato vivono gli italiani)
  3. Alessia Morani sull’aumento dell’IVA
  4. Paolo Siani sui vaccini
  5. Salvatore Margiotta sull’orribile fotomontaggio su Burioni
  6. Dario Nardella sul Bando Periferie
  7. Eugenio Comincini sul Premio Nobel per la Medicina a Paola Taverna

Pensierino della sera. Un emendamento come quello sui vaccini sta facendoci ridere dietro da mezzo mondo. Qui trovate il link alla CNN, ma purtroppo non è l’unico. Sembriamo primitivi e antiscientifici, e francamente mi sembra insopportabile. Ma come fanno i pentastellati a non capire che certe scelte non solo mettono a rischio vite umane, ma anche rovinano la reputazione dell’Italia?

Un sorriso,
Matteo
App Matteo Renzi

PS L’8 agosto rimane nella storia patria un giorno nefasto, ma proprio per questo da ricordare. Si tratta della ricorrenza della strage di Marcinelle, in Belgio dove oltre cento nostri connazionali persero la vita nella strage della miniera. Ho avuto la fortuna di incontrare uno dei pochi sopravvissuti, Mario, che mi ha lasciato la lampada che utilizzava in miniera. È un regalo che conservo tra i ricordi più preziosi e cari. Ricorda il tempo in cui gli immigrati eravamo noi. Ricorda una pagina di orrore tra le più dure della Repubblica. Ricorda che facciamo politica per tenere accesa una lampada metaforica. Mario ci ha lasciato qualche mese fa e ha voluto che tenessi la sua lampada in ufficio, in Parlamento: lo considero un onore. Il Parlamento è la casa delle speranze di tutti gli italiani, anche di quelli costretti a vivere – e talvolta morire – come immigrati in una semisconosciuta miniera belga.