Enews 544, lunedì 8 ottobre 2018

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Ben ritrovati a tutti!

Una premessa, molto importante.
Chi di voi ha voglia di partecipare alla Leopolda (19 – 20 – 21 ottobre) è il benvenuto. Come sempre non ci sono inviti formali per partecipare al nostro appuntamento annuale: porte aperte! Se riuscite a prenotarvi su www.leopoldastazione.it meglio. E se vi va lasciateci un video a [email protected] o un testo sugli argomenti di cui volete parlare.

Attenzione: chi viene alla Leopolda per parlare di congresso PD o di correnti del PD… può stare a casa. Già. Il congresso del PD e il dibattito interno sono temi molto interessanti. Chi vuole confrontarsi su questo potrà farlo in qualsiasi sede (compreso il Forum Programmatico di fine mese a Milano e un evento a Salsomaggiore a inizio novembre), ma NON ALLA LEOPOLDA.
Alla Leopolda si parla dell’Italia, di come impostare una vera e propria Resistenza Civile contro la cialtronaggine del Governo, di quali idee proporre, di come valorizzare persone che vengono dai territori, di come combattere le Fake News. Di come lavorare a livello culturale nei prossimi mesi che saranno caldissimi.
Alla Leopolda non si parla di correnti dentro il PD né di candidati al congresso.
Per chi invece ha voglia di proporre, lottare, riflettere: non vediamo l’ora di incontrarci. Il tema, quest’anno, sarà “Ritorno al Futuro”

Intanto con questo Governo sta succedendo di tutto.

  1. Hanno fatto una manovra economica che impaurisce i mercati, fa fuggire gli investitori e i risparmiatori, ma nonostante questo NON MANTERRANNO le promesse elettorali. Reddito di cittadinanza, abolizione della Fornero, Flat Tax al 15%: su questo hanno vinto le elezioni ma queste promesse, per me folli, NON saranno comunque realizzate. Insomma: sfasciano i conti, minano la credibilità e neanche mantengono le promesse. Per il momento gli italiani sembrano ancora con loro, a leggere i sondaggi, ma l’incantesimo è destinato a durare poco.
  2. Intanto il mondo editoriale si è accorto che un VicePremier che fa il tifo per la chiusura dei giornali non è un gran modello per la democrazia. Ma che strano eh! Frasi come quelle di Di Maio le avevamo già lette in giro per il mondo, ma non in Italia. Penso che almeno smetteranno di dire che “i grillini sono la nuova sinistra” e che noi dovevamo allearci con loro. Funziona così: prima hanno attaccato me e le persone vicino a me con un’azione scientifica di fakenews. Poi hanno iniziato a prendersela con i funzionari dello Stato e con i vertici europei. Quindi attaccano i giornali. Capite perché serve una Resistenza Civile? Nel frattempo un giornalista ex Repubblica e ora Fatto Quotidiano, Giovanni Valentini, scrive: “Se molti di quelli che attaccano il governo giallo-verde fossero stati meno critici e ostili nei confronti dei governi di centrosinistra, forse oggi non saremmo in queste condizioni…”. Parole sante, amici.
  3. Nel frattempo la realtà è il principale nemico di questi signori. Dicono che noi abbiamo tagliato i fondi per la sanità, falso. Dicono che noi abbiamo aumentato i disoccupati, falso. Dicono che noi abbiamo fatto crescere i reati, falso. Luigi Marattin ha spiegato bene i dati economici prima e dopo la cura. È impressionante come in questo mare di bugie, nessuno creda più ai numeri, alle statistiche, alla realtà. Ciascuno può dire la sua e per loro i fatti non contano. Per loro conta solo ciò che dice Casalino.
  4. Ma non è solo un problema di numeri. Noi siamo l’Italia che crede nel lavoro, non nei sussidi. Nei doveri, non nei privilegi. Nella crescita, non nell’assistenzialismo. Nelle infrastrutture, non nei comitati No-Tutto. Noi vogliamo un’Italia che corra. Uno degli argomenti di cui parleremo in Leopolda è che si è improvvisamente bloccata la lotta all’evasione fiscale che a fatica avevamo lanciato noi. Perché se da sei mesi annunci un condono è chiaro che la gente non paga. Aspetta il condono. Nel frattempo le entrate per lo Stato crollano. E i cittadini onesti si sentono fuori posto. Così una manovra che serve a Salvini per prendersi gli applausi dei talk, “la pace fiscale”, diventa un danno economico per lo stato e un danno culturale per i cittadini, che vengono abituati al messaggio: essere onesti non conviene.
  5. In questo quadro l’immagine della settimana è quella del ministro Tria, l’uomo dei conti e dell’economia, che dopo una surreale conferenza stampa in cui si parla dei conti dello Stato viene avvicinato dai giornalisti per alcune domande ma mentre sta per parlare viene bloccato da una gentile signora e accompagnato all’uscita. Quella signora è nello staff di comunicazione di Palazzo Chigi. Ora l’idea che un semplice portavoce o un comunicatore blocchi il ministro dell’economia in sala stampa è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Guardate il video. E ditemi che autorevolezza sui mercati può avere il ministro zittito persino dall’altrui portavoce.

Dal collegio.

  1. A Firenze il sindaco Nardella ha effettuato il primo giro sulla nuova linea della Tramvia. Una città che va avanti e non si ferma. Ora manca l’ultimo passo per l’Aeroporto. Pare che Toninelli abbia detto che non lo vuole. Ecco, Toninelli. Tutto torna. Che dicono i fiorentini delle enews [email protected]?
  2. Sempre restando in Toscana. Domenica si vota per le primarie che decideranno il segretario regionale. Io voterò convintamente Simona Bonafè, una donna che sta facendo bene come parlamentare europeo e che è forte e credibile. Si vota dalle 8 alle 20
  3. Ho finalmente finito “Firenze Secondo Me”. Nei prossimi giorni lo presenteremo anche ai produttori stranieri. Lasciatemi dire grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo progetto. Non vedo l’ora di farvelo vedere e di ascoltare i vostri commenti, giudizi, critiche.

Ho fatto una chiacchierata con Maurizio Costanzo e ho ricevuto molte email e messaggi, anche perché è stata un’intervista diversa dal solito, molto umana. Grazie a tutti quelli che hanno scritto. Confermo che la frase sulla sindrome del beneficato rancoroso è di Giulio Andreotti.

Pensierino della sera. C’è una storia strana, intanto. Riguarda il nostro Premier (Conte, non Salvini). Repubblica ha ricostruito il suo concorso da professore ordinario. Delle due l’una: o il premier è stato promosso dal suo collega di studio in evidente conflitto di interessi o il premier ha mentito. Non so quale delle due augurarmi. Il Premier Professore ha problemi con il suo concorso, il Ministro dell’Interno attacca i magistrati, il ministro del Lavoro esulta per i licenziamenti, il ministro della Sanità è contro la legge sui vaccini, il ministro delle Infrastrutture blocca le opere pubbliche. Però quelli strani eravamo noi eh…

Un sorriso,
Matteo
App Matteo Renzi

P.S. Nonostante tutti i problemi c’è sempre qualcosa per cui vale la pena meravigliarsi ed essere fieri del nostro Paese. Tra le tante cose di questa settimana, permettetemi di condividere con voi questo tweet/video della Polizia di Stato e ringraziare il Capo della Polizia Gabrielli e questo agente, insieme a tutti quelli che vestono l’uniforme. Grazie per quello che rappresentate, fuori da ogni strumentalizzazione politica. Viva l’Italia