Un’Altra Strada
Continuiamo a viaggiare in tutto il Paese presentando il libro Un’Altra Strada (qui su Amazon). Il libro sta andando oltre ogni più rosea previsione. E se la nostra battaglia educativa e culturale prosegue, dobbiamo dire grazie alle centinaia di persone che ogni volta affollano le nostre sale. E anche a chi mi scrive i propri commenti qui: [email protected].
Prossime tappe:
- Mercoledì: Seregno (MB), ore 18.30, L’Auditorium, Piazza del Risorgimento; Varese, ore 21, Istituto De Filippi, via Brambilla 15
- Giovedì: ore 8.30, ospite di RTL 102.5
- Venerdì: ore 18 Empoli e ore 21 Prato
- Sabato: ore 15 Città di Castello, ore 17:30 Macerata, ore 19:30 Ancona, ore 21:30 provincia di Pesaro
- Domenica: ore 10 Pescara e poi ore 14.30 ospite di Lucia Annunziata a In Mezz’ora su Rai 3.
- Lunedì: dalle ore 11 sarò ospite di Myrta Merlino a “L’aria che tira” su La7
La crisi economica
In soli 6 mesi di governo la gestione M5S-Lega ha riportato l’Italia in recessione. Il ciclo internazionale difficile non c’entra, perché sia nel terzo che nel quarto trimestre la domanda estera ha continuato a spingere il Pil italiano. Si sono invece paralizzati i consumi privati mentre gli investimenti tecnici sono addirittura crollati.
Per chi è interessato agli aspetti tecnici, suggerisco di leggere questa parte in corsivo – che invece gli altri possono saltare – anche per replicare alle bugie pentastellate. Più che i dati congiunturali di breve periodo, sono quelli tendenziali anno su anno che devono preoccupare perché osservandoli attentamente si capisce che il motore dell’economia italiana si è letteralmente inceppato. E lo si vede bene dal confronto con i trimestri positivi dei precedenti 4 anni. Nel quarto trimestre 2018, infatti, la crescita tendenziale del Pil si è azzerata dopo aver toccato punte trimestrali di crescita anno su anno dell’1,7% durante i nostri governi. Gli investimenti in macchinari, tecnologie e mezzi di trasporto sono diminuiti nell’ultimo trimestre del 2018 dell’1,1% su base annua dopo aver raggiunto nel 2016-2017 e nella prima parte del 2018 tassi di crescita trimestrali tendenziali record, che hanno sfiorato il 15% con le nostre politiche sul superammortamento (ora cancellato dal Governo Conte) e sull’Industria 4.0. Sempre nel quarto trimestre 2018, la crescita su base annua dei consumi delle famiglie italiane si è sgonfiata ad un misero +0,5%, dopo aver toccato tassi di crescita trimestrali tendenziali del 2,3% (di rara intensità nella storia recente del nostro Paese) nel periodo di piena attuazione degli 80 euro e dell’incremento occupazionale favorito dal Jobs Act e dalle decontribuzioni. Chi ha criticato le nostre politiche economiche in passato dovrebbe meditare ora su due semplici verità: la prima è che le nostre politiche magari non piacevano agli editorialisti ma funzionavano. La seconda è che quelle giallo-verdi attuali sono un autentico disastro, con uno sperpero di risorse sottratte alla crescita e un debito/Pil già aumentato nel 2018 e destinato a crescere anche quest’anno. E se aumenta il debito sarà un problema per il rating. Oltre che per le future generazioni.
Morale della favola: tra previsioni sbagliate e crisi vera, gli italiani dovranno tirare fuori 40 miliardi per colpa di Salvini e Di Maio. Sarà un bagno di sangue. E come sempre pagherà la povera gente.
Pensierino della sera. Condivido totalmente, e condivido con voi, questo pensiero del Presidente Macron sull’Europa. Mi sembra di grande livello, un tentativo prezioso di rilanciare sul futuro dell’Unione.
Un sorriso,
Matteo