Enews 1070 martedì 4 novembre 2025
Buongiorno a tutti, buona settimana e buon mese di Novembre.
Due argomenti fondamentali in questa enews: sicurezza e tasse.
L’opinione pubblica tende a percepire questi temi come temi di destra.
Ma in realtà dire che vogliamo più sicurezza e meno tasse è un principio di buon senso.
La sinistra deve svegliarsi su partite di questo genere: le rare volte in cui ha vinto, in passato, ha vinto perché aveva credibilità anche su questi punti.
Ma quello che più colpisce è che oggi al Governo c’è la Destra.
Meloni ha vinto le elezioni dicendo più sicurezza e meno tasse e da quando c’è questo governo gli italiani vedono MENO sicurezza e PIÙ tasse
Perché in Italia cresce l’allarme per la diffusa criminalità, come dimostrano le vicende di cronaca (anche) di questi giorni.
Perché in Italia cresce la pressione fiscale e tocca quasi il 43% mentre la legge di bilancio è fatta di marchette per gli amici degli amici.
Ne ho parlato questa mattina su Canale 5, insieme a Francesco Vecchi.
Ho fatto una proposta: mettiamo più carabinieri e poliziotti per le strade. E liberiamoli da incarichi inutili come quello di presidiare il centro migranti vuoto in Albania. Ho parlato recentemente con Edi Rama, Primo Ministro dell’Albania, e mi ha confermato che lui volentieri trasformerebbe quel centro migranti in un carcere, come proposto da noi, per primi, ormai tanti mesi fa. Questo consentirebbe all’Italia di smettere di sprecare soldi e avere 500 tra carabinieri e poliziotti in più sulle nostre strade anziché a giocare a burraco in Albania. Quanti altri omicidi, violenze sessuali, reati vari dobbiamo sopportare prima che Giorgia Meloni prenda il coraggio a due mani e riporti i carabinieri e i poliziotti a difendere le persone oneste in Italia?
Non basta criticare, ecco la nostra proposta: in Albania facciamo un carcere e le forze dell’ordine riportiamole in Italia.
Sulla legge di Bilancio, invece, rimando alle proposte della Stazione Leopolda a cominciare dalla Start Tax. La settimana prossima terremo un seminario in Parlamento, organizzato con i gruppi della Camera e del Senato, dal titolo “Brutta senz’anima”. Parafrasando una vecchia canzone di Riccardo Cocciante chiameremo tutte le realtà produttive a raccontarci perché questa legge di bilancio non ha un’anima ed è una delle peggiori degli ultimi trent’anni: non avrei mai pensato di rimpiangere non dico Padoan, quello era facile, ma nemmeno Giulio Tremonti.
E ovviamente ripresenteremo in quella sede le nostre proposte. Brutta senz’anima: questa la legge di bilancio della coppia Meloni/Giorgetti.
Cresce l’allarme sicurezza. Cresce la pressione fiscale.
Tasse e Sicurezza sono i veri problemi dell’Italia.
Si parlerà tanto di giustizia e poco di sicurezza nei prossimi mesi. Ma l’importante è farlo con toni diversi da quelli usati da Carlo Nordio su Garlasco, quando ha detto che bisogna arrendersi (all’ingiustizia, dico io) e che il tempo è padre di oblio. Vedendo quello che hanno fatto gli inquirenti a Garlasco io dico che non bisogna arrendersi, per nulla. Bisogna punire chi ha sbagliato e continuare a cercare i veri colpevoli. Dire che il tempo è padre di oblio, come ha fatto Nordio, è disumano per chi vede indagini fatte male e gestite peggio come quella di Garlasco. Per me Garlasco è una vergogna nazionale.
Due considerazioni finali su cultura e energia.
- Sono stato con Agnese a Il Cairo per l’inaugurazione del Grande Museo Egizio. Qui il link. Sono stato tra i primi a sostenere che nella complicata stagione che stiamo vivendo serve investire in cultura la stessa quantità di soldi che investiamo in sicurezza. Dieci anni fa lo dissi da Premier dopo il Bataclan (qui il mio discorso di allora alla Sorbona). Lo ripetiamo oggi, sempre più convinti. E il 13 novembre organizzeremo come Italia Viva un seminario proprio dal titolo “Un euro in cultura, un euro in sicurezza”.
- Ho letto una bella intervista di Claudio Descalzi, amministratore delegato di ENI, sui temi energetici anche alla luce di un grande accordo siglato da Eni con i brasiliani di Petrobras ad AbuDhabi a proposito di alcuni investimenti strategici in Asia. Già detta così si capisce che la questione energetica è una grande questione internazionale. E che per risolverla non basta sperare che ci siano più rinnovabili: servono le rinnovabili, serve il gas, serve il petrolio, serve il nucleare. Serve quello che gli esperti chiamano Mix energetico. Undici anni fa nominai Claudio Descalzi alla guida dell’ENI e in questi anni è stato confermato da tutti i governi che si sono succeduti. Per il Paese è importante avere le persone di qualità alla guida delle realtà strategiche, non gli amici degli amici.
Oggi è il quattro novembre. È il giorno delle Forze Armate (viva l’Italia!). È il giorno dell’alluvione di Firenze (e speriamo che prima o poi questo Governo faccia ripartire Italia sicura, ma sono sempre meno ottimista). È anche il giorno dell’assassinio di Yitzhak Rabin, in Israele, 30 anni fa. Ne ho parlato qualche giorno fa in Aula ricordando come quella data è stata un giorno nefasto per la prospettiva di pace in Medio Oriente per decenni. Ora che si vede qualche barlume di luce in fondo al tunnel penso che sia giusto ricordare Rabin, un gigante del nostro tempo, premio Nobel della Pace insieme a Peres e a Arafat, martire della violenza estremista.
PS. Le elezioni si vincono sempre più su TikTok. Non mi riferisco al caso New York, di cui sicuramente nelle prossime ore parleranno i media di tutto il mondo, ma è una considerazione più generale. Organizziamoci anche su TikTok, amici. Vedrete che sarà uno di quegli strumenti per fare la differenza.
PPS. Oggi è anche il giorno del dolore per la morte di Octay Stroici, operaio rimasto intrappolato sotto le macerie del crollo della Torre dei Conti a Roma estratto dopo 11 ore di agonia grazie al lavoro incessante dei Vigili del Fuoco. Ci stringiamo al dolore della sua famiglia a cui vanno le nostre condoglianze.






