Enews 599, martedì 5 novembre 2019

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Enews 599, martedì 5 novembre 2019

Buona settimana a tutti. Oggi parliamo di

1. Tasse
2. Ilva
3. Italia Viva

1. Italia Viva è NoTax. Ho fatto due interviste sulla questione tasse. Una sul Messaggero con Barbara Jerkov, una sul Giornale oggi con Laura Cesaretti. La nostra battaglia contro l’aumento delle tasse non è una impuntatura. È da sempre un impegno preciso a favore delle famiglie e delle imprese italiane, che ha caratterizzato tutta la nostra precedente azione di politica economica: dalle serie storiche Eurostat si può vedere come nel 2014-18 l'Italia sia stato il primo paese dell’Unione Europea per riduzione del tax rate, con un abbassamento di 1,5 punti in cinque anni senza considerare l’impatto degli 80 euro. Ci sono state molte polemiche, accuse, scontri verbali. Ma alla fine mi sembra che le cose si stiano mettendo bene e che il Governo abbia deciso di tornare sui propri passi. Molto apprezzabile il lavoro del Presidente Bonaccini e del Ministro Gualtieri, in particolar modo nel fare marcia indietro su alcuni microbalzelli inutili a cominciare dalle auto aziendali. Una sola cosa: tutti sono a parole contro le tasse. Italia Viva è l’unico partito che oltre a essere contro le tasse, indica dove trovare le coperture. Mi sembra un modo molto saggio: i nostri non sono slogan ma impegni precisi.

2. Ilva. Per tenere aperta Ilva ho firmato dodici decreti, raccolto insulti dei miei ex compagni di partito che mi hanno accusato di essere l’omicida dei bambini di Taranto, perso voti e ricevuto minacce di ogni genere. L’ho fatto e lo rifarei perché se Ilva chiude, chiude l’intera industria del Mezzogiorno. Dunque: è incredibile sentirmi dire che io voglio chiudere Ilva dagli stessi che tacevano quando venivo insultato per il contrario. Sono vaccinato rispetto agli insulti ma rimane il disgusto per la viltà di certe polemiche. Che cosa sta accadendo? Ieri la proprietà di Ilva, gli indiani Mittal, ha annunciato il recesso. Se ne vogliono andare. Io sostengo che lo abbiano previsto da tempo e usino la scusa della rimozione dello scudo penale (scelta sbagliata del Governo Conte 1, scelta ancora non sanata – purtroppo – dall’attuale maggioranza) per andarsene. Parlare dello scudo penale significa guardare il dito mentre il dito indica la Luna. Qui il problema è capire se qualcuno vuole chiudere Taranto, uno degli stabilimenti potenzialmente migliori in Europa, per togliersi dai piedi un potenziale concorrente. È un rischio che molti hanno evocato fin dai tempi della gara, nel 2017. Ma proprio per questo credo che si possa agevolmente recuperare la questione dello scudo penale anche con un emendamento al DL fiscale che sta per arrivare in Parlamento (lo ha già preparato la collega Lella Paita e lo firmeranno molti di noi). Tuttavia il problema è che io ritengo che Mittal se ne voglia andare e stia cercando pretesti. E penso che in un Paese serio si dovrebbe agire insieme per trovare una soluzione, anziché litigare. I populisti passano il tempo in TV a cercare un colpevole, le persone serie invece provano a cercare una soluzione. Ho detto al Ministro Patuanelli che noi siamo pronti a tutto pur di trovare una soluzione. E Italia Viva c’è perché a noi non interessa ottenere visibilità ma salvare oltre diecimila posti di lavoro. Io non mi rassegno alla chiusura di ILVA. E lavoro per evitarla.

3. A proposito di Italia Viva. I sondaggi ci vedono in crescita (Pagnoncelli, Noto, Swg). Gli iscritti aumentano (qui il link per aderire, qui per sostenere economicamente la formazione del nuovo partito). Entro novembre pianteremo come promesso i primi diecimila alberi. Crescono i gruppi sui territori e nelle Regioni. E adesso iniziamo anche un po’ a girare il Paese. Venerdì 15 novembre saremo a Torino per annunciare la prima organizzazione provvisoria della nostra Casa: saremo al Teatro dei Ragazzi in un evento che vi invitiamo a seguire in diretta Facebook. Poi sabato 16 saremo in un bagno di folla a Catania per la prima presentazione siciliana (dove lanceremo i temi della continuità territoriale e parleremo anche dei costi dei trasporti, guardate questo tweet di Luca Sammartino) e domenica 17 la prima presentazione in Toscana, dove stanno arrivando le prime adesione istituzionali: permettetemi di abbracciare con affetto Titta e Stefano, i primi due consiglieri regionali toscani, due amici con cui abbiamo condiviso pagine bellissime e Stefania che con un gesto di coraggio ha aderito a Italia Viva nonostante personalmente non le convenisse. Ma le idee sono più forti delle convenienze, perlomeno per noi “vivaci”.

Fatemi dare anche un abbraccio a Fiorello che sta tentando di lanciare il bel progetto di RaiPlay (bravo Antonio Campo dall’Orto che ideò questo utile strumento qualche anno fa). E ha iniziato prendendomi subito in giro. Ma lasciatemi dire che Fiorello per me è un gigante. Lo considero un mito fin dai tempi dei Villaggi Valtur. E può farmi tutto. Cioè: quasi tutto, dai! Viva RaiPlay

Un sorriso,
Matteo

P.S. Terribili le notizie di Alessandria. Condivido il dolore delle famiglie delle vittime e della grande famiglia dei Vigili del Fuoco.