Enews 622, martedì 3 marzo 2020

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Enews 622, martedì 3 marzo 2020    

Buongiorno e buona settimana.
La situazione del Coronavirus è nel momento più serio. I contagi aumenteranno sia in Italia che all’estero. Come sappiamo il problema non è la (bassa) percentuale di mortalità, ma la preoccupazione di non gestire i ricoveri e le terapie intensive. Dunque è il momento della CALMA, della LUCIDITÀ e del BUON SENSO.

Inutile stare a piangere sul latte versato: degli errori organizzativi e di comunicazione discuteremo finita l’emergenza. Siamo gente pratica, pensiamo ad oggi.

Offro due riflessioni, una sanitaria e una economica.

Sanità.

1. Bisogna evitare il CONTAGIO. Non perché sia letale ma perché incide sul funzionamento degli ospedali. Meno si allarga il contagio, meno problemi avremo negli ospedali. Per far questo seguiamo le indicazioni delle autorità politiche e scientifiche. Magari chiedendo alle autorità politiche di coordinarsi un po' meglio. Io personalmente invito tutti - da settimane - a seguire ciò che dice il professor ROBERTO BURIONI. Qualcuno mi dice: "ah, ma Burioni è molto duro nei commenti, sbrigativo, quasi arrogante". Preferisco uno che dica la verità a chi fa il populista. La verità è antipatica, il populismo è simpatico: sempre meglio la verità. Se devo andare da un medico voglio un medico bravo, non uno che mi racconta le barzellette.

2. Bisogna farlo senza toni da PSICOSI COLLETTIVA. Nella stragrande maggioranza dei casi, il Coronavirus non fa nulla. Ma attenzione soprattutto agli anziani: non vanno ghettizzati ma non ha senso esporre i più deboli a troppi rischi. E seguiamo le indicazioni, a cominciare dal lavarsi continuamente le mani.

3. Ogni riflessione sulla divisione della sanità e la mancanza della clausola di supremazia (nelle emergenze ci vuole uno che comanda, uno che decida) la rinviamo alla prossima volta. Tenetevela in testa questa storia. Perché il caos nasce dalla mancanza di una chiara linea di comando. In Democrazia è giusto che tutti partecipino. Ma ci vuole uno che alla fine decida: non si chiama DERIVA AUTORITARIA, si chiama democrazia decidente. E salva dall’anarchia.

4. Intanto, un abbraccio ai tanti amici delle Enews che stanno vivendo una fase di difficoltà. Patrizia Baffi, che è ferma a Codogno da due settimane. Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno dove ieri sono stati individuati i primi casi. Chi ha responsabilità nella sanità o al Governo, i sindaci, gli operatori sanitari che sono bravissimi e sono la nostra forza. Come scrive Lisa Noja in questo tweet, meno male che abbiamo la sanità italiana e non quella americana.

Economia.

1. Le ricadute economiche sono DEVASTANTI. Purtroppo si è fatto passare il messaggio che l’Italia sia il problema. Adesso si possono solo affrontare i danni, sapendo che non soffre solo la zona rossa ma tutto il Paese. Il turismo è in ginocchio ma anche la manifattura non scherza. Ieri, nella riunione con le categorie toscane, mi è stato detto: “Matteo, i dati sono chiari. Per noi a livello economico è peggio dell’11 settembre”. La penso come loro: economicamente è peggio dell’11 settembre. Ci rialzeremo, ma si parte di qui.

2. Se chiudi per primo al mondo i voli diretti dalla Cina poi non ti stupire se anche altri Paesi chiudono i voli a te. La misura è sbagliata? Sì, secondo me sì. Ma ormai è stata presa, purtroppo. Inutile dunque far polemica su quello.

3. Bene che il Governo chieda flessibilità all’Europa. È un dovere. Ma il punto fondamentale oggi non è la flessibilità, ma garantire alle aziende la LIQUIDITÀ per oggi e un PROGETTO CHIARO per domani. LIQUIDITÀ prima che FLESSIBILITÀ.

4. Oggi siamo fermi. E ancora il peggio deve arrivare in Italia e all’Estero. Inutile fare chissà quali voli pindarici. L’Europa può e DEVE risolvere i problemi di liquidità. Bisogna permettere alle Banche, con gli strumenti finanziari previsti dai trattati e con la regia della Banca Centrale Europea, di garantire senza nessun costo la liquidità alle aziende, i mutui alle famiglie, il pagamento delle tasse. Questa è la vera, prioritaria, misura d’emergenza. Intanto, ti garantisco che non salti per aria, intanto ti faccio galleggiare. Poi riprenderemo a nuotare. Ma, se non si interviene sulla liquidità subito, quando ci sarà da tornare a nuotare molte aziende saranno già affogate.

5. Per il futuro: queste crisi sono crisi a V. Si scende rapidamente e si risale altrettanto rapidamente. Bisogna fare finalmente questo benedetto Piano Shock (oggi la nostra meravigliosa Lella Paita lo porterà anche al Mef, insieme a Gigi Marattin), bisogna sbloccare i cantieri, bisogna restituire fiducia all’Italia. E poi ci vorrà un gigantesco piano di comunicazione per recuperare la reputazione. Ma un passo alla volta. Primum vivere. E per vivere serve liquidità.



Quanto alla politica. Da dieci giorni dico: basta polemiche, lavoriamo tutti insieme. Hanno voluto far polemica anche sui miei rapporti con la Lega per questo messaggio di una settimana fa a Fontana. Hanno detto che io faccio gli inciuci perché ho detto di lavorare tutti insieme, da Salvini a Zingaretti. Non a caso ieri giustamente il PD e la Lega si sono visti. E non a caso oggi giustamente Conte riceve tutti, maggioranza e opposizioni, a Palazzo Chigi. TUTTI INSIEME! Poi ciascuno si tiene le sue idee su come questa vicenda dovesse essere gestita ieri e di come dovrà essere gestita domani. Io adesso penso solo all’oggi. E per me la priorità sono gli italiani, specie i più deboli. L’ho detto anche in questa intervista al "Corriere della Sera". Chi invece vuol fare polemica su retroscena e fake news faccia pure. Ma lasci stare noi che abbiamo da lavorare.



Al volo, qualche spunto per l’Enews.

1. Bravissimo Pete Buttigieg. Fa una campagna straordinaria e poi nell’ultimo miglio si fa da parte per dare una mano a Biden, come pure Amy Klobuchar. Ci vedo la mano e la regia di Barack Obama, dietro. Ma ci vedo anche un leader, Pete, di cui sentiremo parlare. Intanto seguiamo il SuperTuesday di stanotte.

2. Ciò che sta facendo la Turchia è semplicemente immondo. In Kurdistan, a largo di Cipro, in Libia. Adesso al confine con la Grecia. Fino a quando la comunità internazionale continuerà a far finta di nulla?

3. Grazie a Macron. La sua foto con Asia Bibi, la giovane cristiana salvata dalla morte per blasfemia, mi commuove. Grazie Presidente, orgoglioso di essere europeo come te.

4. La raccolta di firme per l’elezione diretta del capo del governo - nonostante il caos istituzionale e il fatto che nessuno segue più, ovviamente, la politica - ha raggiunto le diecimila firme. Abbiamo deciso di raddoppiare l’obiettivo lo stesso. Quota 20.000. Chi vuole può cliccare qui e chi vuole darci una mano economica per sostenere Italia Viva con 5, 10, 20€ può farlo qui: siete l’unica nostra possibile fonte di sostegno.

5. Grazie a Davide Faraone, che ha giustamente chiesto di non mandare in un carcere un uomo di ottant’anni che si chiama Vittorio Cecchi Gori. É stato condannato, è giusto che sconti la sua pena. Ma il carcere per un uomo della sua età sembra un accanimento inutile: vada ai domiciliari. Qui il link. E qui rinnovo il video del mio intervento dai penalisti a Brescia: perché noi crediamo nella giustizia, non nel giustizialismo



Ho finito il libro, "LA MOSSA DEL CAVALLO". Uscirà il 25 marzo e girerò per tutta l’Italia. Ci ho messo l’anima. E penso che aiuterà a riflettere, discutere, forse anche litigare. Ma almeno si litiga sulle cose serie. Chi vuole lo può già trovare qui. Nella prossima Enews arriva la copertina.



Pensierino della sera: Il comandante esce per ultimo dalla nave. Lo prescrive la regola del mare. Lo impone il codice d’onore. Lui si chiama Gennaro Arma, ha 45 anni, qui è mentre scende dalla nave. Lui che scende così dalla nave tiene alto l'onore del nostro Paese. Come le ricercatrici del Sacco o dello Spallanzani. Come i dottori, i farmacisti, gli infermieri. Siamo un grande Paese, anche se talvolta ce ne scordiamo. Ora più che mai serve crederci. Io ci sono, noi ci siamo. Avanti!

Un sorriso,