Enews 663, martedì 20 ottobre 2020

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Enews 663, martedì 20 ottobre 2020          

Ben trovati! Stavolta siamo più puntuali con le ENEWS.

1. Grande preoccupazione per l’aumento dei contagi. Sappiamo da mesi che dobbiamo convivere con il virus fino al vaccino, lo diciamo dalla scorsa primavera. Bisogna aumentare le terapie intensive, rafforzare i trasporti (anche chiedendo una mano a privati), tracciare meglio i contatti e investire sui tamponi. Tutte cose che andavano fatte prima, dicono i critici. Io dico: facciamole subito. "Il miglior momento per piantare un albero era vent’anni fa", dice un proverbio africano. Ma, se non l’hai fatto, allora il miglior momento è oggi. Meno chiacchiere (specie di presunti esperti in TV), più concretezza.

2. Per questo, se servono soldi - e servono - dire "No al Mes", come fanno da sempre Salvini e Meloni e come domenica ha fatto (sbagliando) anche il Presidente del Consiglio, è un errore politico e un danno per gli italiani. Se avessimo chiesto il MES per tempo, avremmo avuto personale sanitario in tutte le scuole, avremmo avuto più tamponi per i nostri ragazzi, avremmo permesso di pagare i privati per fare il trasporto scolastico perché chiudere la scuola è la più grave sconfitta istituzionale che una classe dirigente possa subire. Per convivere con il virus servono (anche i) soldi: il MES è il modo più semplice ed efficace per ottenerli subito come spiega Luigi Marattin al premier Conte in questo video. A me non interessa il tema ideologico dei populisti contro il MES. A me interessa che funzionino le cose e reputo utile il MES per questo. Qui il link per la nostra petizione, qui la notizia della creazione dell'intergruppo parlamentare “MESsubito”, nato su iniziativa dei nostri deputati Camillo D’Alessandro e Vito De Filippo.

3. Di MES e di tutto il resto discuteremo nel tavolo politico che avevamo chiesto qualche settimana fa e che finalmente è stato accolto sia da Conte che da Zingaretti. Immagino che si terrà dopo gli Stati Generali dei grillini a inizio novembre: l’importante è che serva per fare chiarezza sulle tante partite ancora aperte e condividere il percorso per arrivare al 2023 con una visione. Ho lanciato il tema due settimane fa a "la Repubblica", l’ho rilanciato domenica a "la Stampa": trovate le due interviste qui e qui. Non si può solo essere contro Salvini, bisogna anche spiegare che cosa abbiamo in testa per l’Italia di domani. Altrimenti i soldi europei saranno soldi letteralmente buttati via.



Pensierino della sera. Tutta l'emergenza finirà definitivamente solo quando ci sarà il vaccino. Secondo i bravissimi ragazzi dell’IRBM di Pomezia (ricordate Piero Di Lorenzo, il loro presidente, alla Leopolda?), che hanno lavorato con Oxford per il vaccino di AstraZeneca, i primi vaccini arriveranno entro Natale. Penso a quanto sia lontana la stagione dei NOVax e dei tanti populisti - politici regionali e nazionali - che hanno lisciato il pelo a questi movimenti.


Un sorriso,


P.S.
Se condividete le battaglie di Italia Viva, dal Piano Shock - sul quale spero che finalmente la Ministra faccia questi benedetti commissari - al Family Act, dateci una mano. Domenica, ad un anno dal lancio di Italia Viva alla Leopolda 2019, abbiamo lanciato il tesseramento per il 2021: qui il link per iscriversi o rinnovare la propria iscrizioneQui trovate il link per aiutarci anche economicamente. Il 7 novembre lanceremo le nostre idee per il futuro all’Assemblea Nazionale: abbiamo bisogno di idee, di soldi, di impegno personale, di entusiasmo. E, come sempre, conto sul popolo delle Enews.