Enews 689, giovedì 18 febbraio 2021

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Enews 689, giovedì 18 febbraio 2021        

Ieri il Senato ha votato la fiducia a Mario Draghi, oggi toccherà alla Camera.   
Sintesi finale di una crisi che era nata al buio ma che ha portato molta luce nella politica italiana.

A Palazzo Chigi abbiamo uno degli uomini italiani più stimati al mondo.
La destra si è divisa e una parte dei sovranisti è divenuta europeista.
I soldi del Recovery Plan sono in buone mani e il principio che Draghi ha espresso è sacrosanto: ogni spreco è un torto alle nuove generazioni.
Il Movimento Cinque Stelle si divide e una parte dei “duri e puri” sarà espulsa.
L’Italia è più forte sui tavoli internazionali, nella presidenza del G20, in Europa.
La maggioranza parlamentare è ampia e non ci sarà bisogno di ricorrere ai Ciampolillo di turno.
Abbiamo un Governo che mette al centro i nostri figli e non le nostre ambizioni.

Solo a me sembra un grande passo in avanti? Scrivetemi cosa ne pensate, ci tengo: [email protected]

Quanto a noi, adesso la partita politica si fa affascinante.
A destra vedremo se e come recupereranno le divisioni ma certo che è divertente vedere la nuova conversione europeista. Tutti diventano europeisti: ieri Di Maio, oggi Salvini. Domani Meloni?
A sinistra è nato un intergruppo parlamentare tra PD, Leu e Cinque Stelle. Come ho detto ieri al Tg2, mi spiace per i riformisti. E mi fa sorridere pensare che le decisioni della sinistra non vengano prese nei gazebo con le primarie ma sulla piattaforma Rousseau. Ma dobbiamo rispettare questa scelta dei nostri ex compagni di strada.
Quello che è certo è che questa mutazione del quadro politico può essere letta solo in un più ampio orizzonte europeo. Se la destra si europeizza è un bene e la grande famiglia dei popolari non potrà che contenere questo gruppo. Se la sinistra si coalizza intorno a Leu, Cinque Stelle e il PD immagino che i socialisti europei potranno accogliere la neonata formazione. Noi di Italia Viva dovremo essere i promotori – non da soli – di quella che in Italia sarà la casa del buon senso, dei riformisti, di un mondo liberal-democratico che in Francia ha Emmanuel Macron, in Danimarca Margrethe Vestager, in Belgio Charles Michel, in Lussemburgo Xavier Bettel e tanti altri riferimenti nel mondo. Per questo ricordo a tutti l’appuntamento della Scuola di Formazione Politica "Meritare l'Europa", che si terrà dall'1 al 3 settembre prossimi, a Ponte di Legno, rivolta ai ragazzi Under 30, e la Leopolda 11 di Novembre, che sarà proprio dedicata a “Renew Europe”.

L’avvento di Draghi è una svolta per il Governo ma produrrà una grande rivoluzione anche nella politica italiana. E noi saremo protagonisti del tentativo di europeizzare i partiti di casa nostra.
Avanti tutta che il meglio deve ancora venire.

 

 

Un sorriso,


P.S.
Ho scritto questa lettera per chiedere una mano economica al mondo dell’impresa, delle professioni, di chi può dare un sostegno finanziario al nostro progetto. Se conoscete qualcuno che secondo voi può essere interessato a darci una mano – in modo trasparente e regolare – fate girare, grazie!