Enews 693, lunedì 15 marzo 2021

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Bentrovati e buona settimana. 
Un pensiero speciale a chi inizia questo periodo in Zona Rossa, soprattutto a quelle realtà economiche e commerciali che sono state chiuse.
È fondamentale che il Governo corra per sbloccare i ristori a chi è stato costretto a chiudere.
Ed è fondamentale in questo ultimo miglio che anche chi è scoraggiato trovi la forza per non mollare.
Finalmente si vede la luce alla fine del tunnel.

Il vaccino è la principale arma per uccidere il virus. Dobbiamo usarla!

Guardate Israele, dove il piano vaccini è stato fatto in modo intelligente diversi mesi fa.
E guardate il Presidente Biden: ogni adulto americano che vorrà essere vaccinato lo sarà entro il 1° maggio.
Il mondo che si è mosso per tempo sui vaccini oggi si prepara alla ripartenza.
E dopo le incredibili sofferenze di questi mesi sarà fantastico rinascere tutti insieme.

Ecco perché chiedevamo un piano vaccini serio - qualche mese fa - ed ecco perché ieri ho molto apprezzato il Generale Figliuolo, nuovo Commissario Covid, che ha spiegato agli italiani, in diretta da Fabio Fazio, come stiamo svoltando.
Posso dirlo? Mentre ieri un generale dell’esercito italiano - servitore dello stato - spiegava come usciremo da questa assurda guerra sentivo un brivido di commozione. Abbiamo lottato, spesso in solitudine, per cambiare lo status quo. E ora i risultati cominciano a vedersi.

Possono fare tutte le polemiche che vogliono.
Vi invito a riflettere su alcuni dati di fatto:
il fatto che ci sia Draghi al posto di Conte;
Il fatto che ci sia Figliuolo al posto di Arcuri;
Il fatto che ci sia Cartabia al posto di Bonafede;
Il fatto che ci sia Cingolani al posto di Costa.
Potrei continuare. Ma mi fermo per evitare di essere scortese.

Dobbiamo invece ancora migliorare sul piano scientifico. Le incertezze comunicative, anche sul vaccino AstraZeneca, spesso dipendono da fattori europei (l’EMA non sta brillando, anzi: le incertezze di certi burocrati europei sono un formidabile spot per Boris Johnson e per la sua Brexit), ma anche da qualche limite di gestione nostrano.
Emblematica la posizione contraddittoria di Aifa di queste ore (quella di ieri, quella di oggi).

Speriamo che nelle prossime ore tutto venga rapidamente chiarito.


Politica.
Oggi alcuni quotidiani ironizzano sul fatto che l’avvento di Draghi e la conseguente crisi del PD siano state causa del rientro in Italia di Enrico Letta. E quindi mi dipingono come triste, non capendo che io sono tutt’altro che triste.

Diciamolo con chiarezza, allora: il mio giudizio su ciò che è accaduto tra il 2013 e il 2014 è chiaro. Non cambia, perché si possono cambiare i ricordi ma non si possono cambiare le statistiche e i fatti. Chi è appassionato di passato può andare a rileggersi cosa è accaduto davvero in quel periodo: io ne ho parlato diffusamente in un libro pubblicato da Feltrinelli nel 2017 ("Avanti"). Poi non ne ho più parlato. Perché per me quello è il passato. Un periodo bellissimo ma che non tornerà. A noi interessa il presente e il futuro.
E per il presente il PD scegliendo Letta ha fatto una scelta equilibrata ed a lui vanno i miei auguri di buon lavoro.
Amici, diciamoci la verità.
La linea politica di Zingaretti era - come dire - leggermente confusa e le sue dimissioni lo hanno plasticamente confermato.
Enrico Letta invece è rientrato in campo e ha delineato un profilo riformista, molto diverso dal recente passato, a cominciare dalla legge elettorale e dal rapporto con i Cinque Stelle. Vediamo se dalle parole si passerà ai fatti. Perché le narrazioni sono sempre bellissime, poi ciò che conta è la realtà. Non resta che attendere: saranno due anni ricchi di interesse. Leggo che qualcuno dice: "adesso Italia Viva non conta più nulla". Sono gli stessi che avevano già pregustato il Conte Ter, descritto come inutile la crisi e scritto numerosi articoli per spiegare perché i gruppi parlamentari non avrebbero superato la prova della crisi. Sarà un piacere smentirli anche stavolta: in questo vuoto di politica, chi ha idee conta sempre. E Italia Viva ha molte idee da valorizzare.

Dunque, con buona pace di chi vive di livori, il fatto che Letta sia tornato nella politica italiana - in questo momento - per me è una buona notizia.
Se riuscirà a risollevare un PD, noi saremo contenti per lui e per il PD.
Se non ci riuscirà, stavolta nessuno potrà utilizzarci come alibi.
Classica situazione win-win.

Noi, come Italia Viva, nel frattempo, confermiamo i nostri appuntamenti:

Sabato 20 marzo, dalle 11, Assemblea Nazionale. Seguitemi in diretta Facebook, se vi va: ci sono molte cose da dire e condividere.
1, 2, 3 settembre, Ponte di Legno, Scuola di Formazione per Under 30 (per iscriversi qui, per aiutarci finanziariamente qui)
Novembre 2021Leopolda numero 11.


 
Un sorriso grande,


P.S.
Il Covid continua a strapparci tante persone care (ecco perché servono i vaccini!!!). L'immagine che trovate in cima all’Enews è una foto che mi era stata scattata da Giovanni Gastel, uno straordinario artista e maestro della fotografia. Qui, invece, il link del video in cui il grande Raoul Casadei sopporta di sentirmi storpiare "Romagna Mia", in nome del mio quarto di sangue romagnolo (mio nonno Achille, che purtroppo non ho conosciuto, era di Cesena). Noi, ogni giorno, apprendiamo il numero dei morti. Una triste contabilità. Ma, in realtà, dovremmo riflettere su quanta vita c’era in chi se ne va, quante relazioni, quante emozioni, quanti sogni. E non parlo solo delle persone “famose”: parlo anche e soprattutto delle persone che incontriamo ogni giorno. Bisogna correre, correre, correre con questi vaccini. Un giorno senza vaccino è un giorno in cui muore qualcuno che avrebbe potuto essere salvato.