Enews 719, mercoledì 21 luglio 2021

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Non ho parole per dirvi grazie per l’affetto di questi giorni.
Le serate piene di gente, come quelle di Bologna, Castenedolo e Roma, dimostrano che c’è un popolo vivo e vivace.
C’è sempre un pienone che impressiona e commuove.
Domani vi dico le prossime tappe di questo tour in tutto il Paese.
Per adesso grazie.
E grazie a chi sta commentando "ControCorrente".
Leggere le vostre email, con i punti che preferite e con le critiche che fate, mi aiuta moltissimo.

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In pillole sulla situazione politica.

• Sul DDL Zan siamo a un passo dall’accordo. Adesso il PD non vuole chiudere perché, come dicono gli integralisti ideologici, il PD vuole utilizzare lo Zan per la campagna elettorale amministrativa. A me sembra assurdo che, dopo tutta la polemica di questi, giorni il PD rinvii. Siamo in Aula, basta l’accordo per modificare i punti contrastati della legge e ci siamo. Perché rinviare ancora?

• Sulla Giustizia, pare che i Cinque Stelle cercheranno di far saltare la legge Cartabia, presentando quasi mille emendamenti. Noi lavoriamo per sostenere il Governo Draghi e per non consentire a Conte & company di mettere in difficoltà gli italiani per guerriglie interne ai grillini. Nel frattempo, alla giustizia sono dedicate alcune tra le pagine più importanti del libro. Qui trovate, ad esempio, la versione audio libro delle mie vicende con la procura fiorentina. Anche per questi motivi sono molto convinto del gesto che ho appena fatto recandomi a firmare presso il banchetto dei Radicali il referendum sulla Giustizia. Con il mitico Bobo Giachetti ad autenticare, naturalmente. Torneremo su questi temi nelle prossime settimane.

• La Ministra Cartabia è intervenuta in Parlamento sui fatti di Santa Maria Capua Vetere. Io dico e ribadisco qui che i responsabili penali sono quelli che fisicamente hanno usato violenza nei confronti dei detenuti. Ma i responsabili politici della mattanza sono tre persone: il capo del DAP, giudice Basentini, evidentemente inadatto al ruolo. Il ministro Bonafede, che ha nominato Basentini. Il Presidente Conte, che in Aula, rispondendo a me, disse di assumersi la responsabilità politica di ciò che stava facendo Bonafede. Stupisce che i media che parlano della mattanza delle carceri ignorino questa enorme responsabilità politica di Basentini, Bonafede, Conte.




Pensierino della sera. Ieri Jeff Bezos è andato nello spazio, nell’anniversario del 20 luglio che, come sapete, è il giorno in cui per la prima volta l’uomo mise piede sulla Luna (ah, non ditelo al sottosegretario Carlo Sibilia, dei Cinque Stelle: è l’unico al mondo che ancora non ci crede, pensa che sia tutta una messinscena. E questo la dice lunga su che tipo di classe dirigente hanno i grillini). Mi colpisce l’insistenza con cui molti miliardari americani - specie quelli legati al mondo dell’innovazione - stanno organizzando viaggi spaziali. Può sembrare un vezzo, e per certi aspetti lo è. Ma penso che come la nostra generazione ha conquistato il web, la prossima generazione sarà chiamata a considerare normali le imprese spaziali. È un tema che intriga e inquieta. Ma è un tema. Certo, se per conquistare lo spazio, poi ci perdiamo la Terra perché non stiamo attenti alla rivoluzione climatica, è un bel problema. Ma il mondo di domani secondo me sarà molto diverso da come lo abbiamo conosciuto noi. Esagero? Vi leggo volentieri, come sempre: [email protected].

Un sorriso,


P.S.
I contagi crescono e cresceranno. Ma niente paura. Con il vaccino la guerra contro il Coronavirus è vinta. Per questo occorre vaccinarsi. Per questo occorre dire che serve l’obbligo vaccinale a scuola e per il mondo sanitario. Per questo serve il Green Pass: non possiamo permetterci di tornare in zona rossa. In zona rossa ci stia chi rifiuta il vaccino: chi si vaccina deve avere il diritto di vivere normalmente. A tutti quelli che ci dicono che noi siamo come Salvini per il referendum radicale o per gli emendamenti sullo Zan (suggeriti dalle femministe di sinistra, non dalla Lega), dico: guardate le nostre posizioni sui vaccini. E capirete che noi siamo molto diversi. Molto più di quello che i giornali vogliono far sapere.