Enews 775, lunedì 14 marzo 2022

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Buongiorno a tutti e buona settimana.
La situazione in Ucraina continua a suscitare dolore per le atrocità della guerra.
Le storie di questi giorni di bambini, anziani, giornalisti fanno accapponare la pelle.
Sbagliava chi diceva che la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi: la guerra è la negazione della politica. E soltanto un recupero di politica può portare a una tregua che, nel tempo, può diventare pace.
Naturalmente, questo richiamo alla politica e alla diplomazia non significa equidistanza come sostiene qualche assurdo teorico del pacifismo ingiusto. C’è un aggressore ed è la Russia di Putin. C’è un aggredito ed è l’Ucraina di Zelensky. Questa è la verità dei fatti.
Chi la nega, nega se stesso.

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Bellissime le immagini delle piazze delle città per la pace, a cominciare da Firenze, dove il sindaco Nardella ha organizzato una splendida Piazza Santa Croce, fino alla incredibile commozione che viene dal vedere la piazza di Odessa, dove l’orchestra ha la forza e il coraggio di intonare il "Va', Pensiero", nelle ultime ore che precedono una escalation su quella città tanto assurda quanto ahimè sempre più probabile.

Condannare l’aggressione è un dovere morale e politico. E, dall’altro lato, è giusto e lungimirante tenere aperti tutti gli spiragli per arrivare a un cessate il fuoco il prima possibile

Molte cose stanno cambiando con questa guerra in Ucraina.

1. Cambia totalmente la politica dell’immigrazione e dei profughi da parte dell’Unione Europea. Sono oltre due milioni le persone che stanno lasciando l’Ucraina per entrare in Europa, soprattutto dalla Polonia. Ricordo che si parlava di invasione quando l’Italia accoglieva 180.000 persone nel 2015: ora i numeri sono esponenzialmente più alti. Da un lato c’è il bisogno di dare risposte al dolore di queste famiglie, di tante donne e bambini. Dall’altro la convinzione che nulla sarà più come prima e che l’accordo di Dublino è destinato a essere cancellato per sempre.

2. Sull’energia, la situazione è molto seria. Intervenendo a un convegno di Italia Viva a Brescia, il ministro Cingolani ha parlato di truffe per spiegare il senso degli aumenti del gas e dell’energia. Egli ha spiegato bene come si tratti di aumenti per molti aspetti ingiustificati. Ci attendiamo, dunque, che il Governo agisca subito per porre un tetto al costo dell’energia: non è una misura liberale ma una misura possibile e forse necessaria in un momento come quello che stiamo vivendo. Per chi vuole, l’intero convegno di Brescia sarà trasmesso in differita stasera su Radio Leopolda alle 19.30.

3. A proposito di Radio Leopolda. Domani alle 8.30 sarò in diretta con Bobo Giachetti, per un filo diretto di mezz’ora. Poi, domani sera alle 21.45, sarò su Rai3 da Bianca Berlinguer. Guerra, energia, politica: le proposte di Italia Viva.

A questo proposito, si fa molto interessante la forza organizzativa che i nostri stanno mettendo sul territorio. A Brescia abbiamo inaugurato la sede. Da oggi c’è la possibilità di iscriversi al mio canale Telegram. Stiamo iniziando a organizzarci per la lunga campagna elettorale 2023. Sperando che, nel frattempo, cessino i suoni di guerra e torni la normalità.



Un sorriso,