Enews 779, lunedì 4 aprile 2022

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Le immagini che arrivano dall’Ucraina – a cominciare da quelle dei civili di Bucha e di Irpin – suscitano sdegno e orrore.

Sparare sui civili in fuga non è un atto di guerra: è un crimine di guerra.

E nel ribadire le responsabilitàevidentidella Russia sin dal minuto uno del conflitto occorre lavorare per giungere il prima possibile a una tregua. Sarà molto difficile per entrambe le parti vincere la guerra, ma la storia dimostra come è sempre ancora più difficile vincere… la pace. Oggi servono mediatori a tutti i livelli per bloccare l’assurdità della guerra e provare a scrivere insieme il domani.

Alcuni amici delle Enews mi hanno scritto dicendo che sbaglio a sperare che l’UE possa mediare: l’UE è per definizione schierata con una delle parti in causa. Certo. Nessun dubbio sulle responsabilità di Putin, ma il compito di chi fa politica non è coltivare le emozioni e lo sdegno, ma trovare una soluzione il prima possibile.

Nel frattempo, in questo fine settimana sono morti quasi cento nostri fratelli nel Mediterraneo. Erano profughi anche loro ma non ne parla nessuno. E perché ancora – in alcuni confini europei – chi ha il colore della pelle più scuro rischia di essere rimandato indietro?

C’è un grande tema che riguarda l’immigrazione, un tema che stravolge le certezze dei Paesi di Visegrad (l’Est Europeo) e un tema che chiama l’Europa a cambiare passo velocemente.

L’Europa deve cambiare: lo ha detto con forza anche Macron, nel suo discorso elettorale, l’unico che farà in un grande evento prima del ballottaggio. Le elezioni di domenica 10 e domenica 24 aprile non si annunciano semplicissime: eppure bisogna dire con forza che se vince la Le Pen il sogno europeo è destinato a sciogliersi come neve al sole. Sono tre settimane decisive per il futuro della Francia, per il futuro dell’Europa. I populisti non devono prevalere.

E del resto, finalmente, ci rendiamo conto che i populisti fanno danni a lungo termine. Pensate a Giuseppe Conte, il cui profilo da personaggio pirandelliano sta facendo i conti con la realtà. Ormai persino il PD ha capito che di Conte non ci si può fidare: quando glielo dicevamo noi, un anno fa, ci rispondevano “O Conte o morte”. Ora finalmente stanno arrivano sulla nostra linea: meglio tardi che mai.

Sulle nostre cose:

• Mercoledì 6, seminario sull’Europa, in diretta su Radio Leopolda e Facebook, dalle 16.

• Mercoledì 13, seminario sul Presidenzialismo, in diretta su Radio Leopolda e Facebook, dalle 15.

Qui il materiale sul bellissimo incontro di Civitavecchia sugli Stati Generali dell’Energia.

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Pensierino della sera. Sono stato oggi in Tribunale per l’Udienza preliminare del processo OPEN. Sono state fissate udienze fino a settembre. Come vi ho sempre detto, occorreranno anni per avere la verità. Noi, nel frattempo, andiamo avanti con il sorriso. Siamo in presenza di magistrati che hanno violato la Costituzione e le leggi. Come ho detto uscendo dall’Aula, non mi interessano le molestie sessuali del dottor Creazzo, che oggi non si è fatto vedere in aula, né le contraddizioni senesi del dottor Nastasi, che tornerà di nuovo in audizione parlamentare per la morte di David Rossi giovedì prossimo. Queste sono vicende che non mi riguardano. A me interessa dire e ribadire che la verità su Open l’ha scritta chiara la Cassazione in cinque sentenze e che ci sarà solo bisogno di tempo perché si rassegnino anche i PM fiorentini. Ma interessa soprattutto dire e ribadire che i magistrati di Firenze hanno violato la Costituzione e le leggi e dovranno risponderne a Genova, dove quest’oggi invierò ulteriore documentazione. Chi invece è curioso di sapere tutto quello che mi hanno fatto, può leggere "Il Mostro", che è da oggi prenotabile online (qui il link) e che dal 10 maggio sarà in libreria. Il Mostro: inchieste, scandali, dossier.



Un sorriso,