Enews 864 lunedì 20 febbraio 2023

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Buongiorno e buona settimana a tutti.


Negli ultimi giorni abbiamo registrato alcune tensioni in ordine alla costruzione del partito unico dei riformisti dopo il risultato non eccezionale delle Regionali. Rinnovo l’invito alla tranquillità. È fisiologico che le Regionali non diano gli stessi risultati delle politiche e delle europee: sono elezioni ontologicamente diverse. Abbiamo deciso nelle assemblee di Azione e di Italia Viva di qualche settimana fa di darci l’orizzonte del 2024. Se vogliamo anticipare, e ovviamente si può certamente anticipare, l’importante è farlo bene, coinvolgendo gli iscritti, i dirigenti dei partiti fondatori ma anche le espressioni della società civile e dell’associazionismo interessate a coltivare questo percorso. Non deve essere solo una sommatoria di due partiti ma un progetto realmente innovativo, capace di riportare entusiasmo nella politica italiana. Non facile, ma noi ci siamo.
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In questa settimana ci vedremo con i parlamentari e i consiglieri regionali di IV per definire una linea comune, come ci hanno chiesto gli amici di Azione. E la settimana successiva si terrà il Comitato Politico per discutere delle prossime tappe.
Intanto segnalo l’appuntamento lanciato dalla Federazione del Terzo Polo per il 9 marzo sui temi della sanità.


Qualche pensierino da senatore fiorentino, visto che in questi giorni sono stato spesso a casa.
·      Mi colpisce vedere nella mia città la morte di due uomini senza fissa dimora nel giro di tre giorni. Uno di freddo, uno a seguito di violenza. Ai tempi di Palazzo Vecchio con l’allora assessore Stefania Saccardi avevamo un’autentica ossessione e avevamo costituito una task force per evitare che nella Firenze del Duemila si morisse di gelo. Ma la cosa che più mi colpisce è che la notizia del doppio decesso dei “due barboni”, così è stata sbrigativamente ribattezzata, sia scivolata nel silenzio dei più. Se due senza tetto muoiono nel giro di tre giorni e non c’è un solo commento, pensiero, articolo, editoriale significa che l’opinione pubblica si è abituata all’indifferenza. E questo mi fa male, molto male.
·      In uno dei principali licei della città abbiamo dovuto assistere a un atto di violenza squallido e vigliacco compiuto da alcuni militanti di Azione Studentesca nei confronti di alcuni ragazzi del Collettivo di sinistra. La penso come Gabriele Toccafondi, Nicola Danti, Ivan Scalfarotto e Francesco Bonifazi che sono intervenuti sull’argomento a nome di Italia Viva. E anche io ringrazio per il senso civico la professoressa che è intervenuta per separare i ragazzi, augurandomi che i colpevoli siano chiamati a rispondere subito della loro violenza. A distanza di 48 ore rimane una domanda esistenziale: perché la stessa destra che interviene su tutto, da Peppa Pig alla scaletta di Sanremo, non ha sentito il bisogno di condannare senza se e senza ma quello che è avvenuto? Attendo con pazienza che esca l’agenzia di Giorgia Meloni o un suo delegato con la seguente frase: condanno la violenza dei ragazzi di Azione Studentesca e mi impegno a espellere dai movimenti giovanili di destra chi usa le mani anziché il cervello. Troppo difficile?
·      Ho rivolto una interrogazione al Ministro Salvini sull’aeroporto di Firenze. Come sa chi ha seguito questa vicenda, se salta l’aeroporto di Firenze per una cultura anti sviluppo di parte della sinistra, per i ricorsi burocratici, per i ritardi storici non salta Firenze: salta il sistema aeroportuale toscano. Firenze e Pisa hanno fatto un accordo (già scritta così è una notizia) per il quale questi due aeroporti simul stabunt, simul cadent. Qui trovate il botta e risposta con Salvini.
·      È morto Maurizio Scaparro, una delle colonne del teatro italiano. Quando abbiamo salvato il Teatro della Pergola è stato in prima fila e decisivo nel darci una mano. Lo ricordo con gratitudine pensando che gli uomini e le donne che seminano cultura continuano a vivere nelle emozioni che un teatro immancabilmente offre.
·      Sulle questioni giudiziarie fiorentine ogni giorno ci sono novità. Prometto di non fare la terza edizione de Il Mostro (basta l’ultima, che trovate qui) altrimenti diventa una soap opera. Ho però firmato sabato scorso un circostanziato esposto che credo avrà un certo impatto. Io combatto il giustizialismo ma credo nella giustizia e dunque non mi fermo nella mia battaglia per la verità.  


 

 

Non c’è solo la terribile guerra in Ucraina e le numerose crisi internazionali di cui si parla sempre meno: ad esempio sono sconvolto dal silenzio sull’Iran, nonostante che ci siano delle dimostrazioni di coraggio e di forza bellissime, come questa giovane ingegnera che si è tolta il velo durante un evento con i suoi colleghi. La comunità internazionale dovrebbe mantenere più alta l’attenzione su questi argomenti. E invece ci si concentra su questioni che spesso sono frutto di una iper tensione mediatica. Mi ha colpito ad esempio la vicenda dei presunti palloni spia negli Stati Uniti. Emblematico il caso degli appassionati dell’Illinois che hanno comprato alcuni palloni sonda amatoriali, per una cifra di qualche decina di dollari, appassionati che parrebbero essere i veri proprietari di uno dei palloni abbattuto dai missili americani, missili che per inciso costano al contribuente circa mezzo milione di dollari l’uno. Nella sovra eccitazione della caccia alla spia, si è arrivati davvero al punto da colpire i palloni giocattolo con gli F22?  Giusto combattere ogni forma di spionaggio, ma forse è giusto anche riportare tranquillità e calma nel dibattito politico internazionale. Questo mondo sembra improvvisamente sull’orlo di una crisi di nervi: contribuire, tutti, ad abbassare i giri e preoccuparsi delle vere questioni dovrebbe essere l’obiettivo delle donne e degli uomini di buona volontà. Tradotto: diamoci una calmata, presto.
 

Un sorriso,
Matteo