Enews 872 giovedì 6 aprile 2023

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Buongiorno a tutti.
 
È stata una settimana in cui si è discusso di me per due notizie inattese: la Maratona di Milano e la direzione del Riformista.
 
Ne parlo volentieri in questa enews. Prima però lasciatemi dire che mi dispiace molto che le mie battaglie politiche di questi giorni siano poco valorizzate sui media.
1.     Sono tra i pochissimi che dice AD ALTA VOCE che chiudere la chat GPT per me è una totale follia. Totale. Non si ferma l’innovazione per decreto. Surreale appare poi la motivazione della privacy: questo è un Paese dove ti pubblicano il conto corrente e le intercettazioni e nessuno ti dice nulla ma pensano di usare il garante della privacy per arrestare il futuro. Che va governato, certo, ma non si può bloccare per legge.
2.     Sono tra i pochissimi che parlano di PNRR per dire che è una vergogna mettere i soldi per gli stadi delle squadre di calcio e non per le case popolari. Con Lella Paita e Nicola Danti abbiamo proposto che i soldi che l’Europa non vuole darci (giustamente!) per lo stadio Artemio Franchi debbano essere messi sulle case popolari e su operazioni come quelle della ex struttura dei Lupi di Toscana: nessuno ci sta dando spazio su una partita che è fondamentale per la credibilità delle istituzioni italiane.
3.     Sono felice che ancora grazie a Lella e ai colleghi senatori IERI un nostro emendamento su Italia Sicura sia stato finalmente approvato. Ricordate il mio intervento su questi temi alla luce di quello che era accaduto a Ischia e non solo a Ischia?
Insomma si lavora sui contenuti ma non fanno notizia.
 
Addirittura ieri il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, si lamentava perché a suo dire io non faccio il senatore: forse è quello che pensano i lettori del Corriere della Sera se è vero che fanno articoli sulle mie conferenze e i miei processi o sulla Maratona ma non scrivono una riga quando intervengo su Piantedosi per Cutro (ricordate? Questo l’intervento) o quando parlo in aula di aeroporti. O quando, per dire, chiedevo di non dare i soldi alle società di calcio come ha fatto il Governo attraverso il senatore Lotito: allora i giornali di Cairo – casualmente proprietario del Torino – mi sembravano più sensibili alle società di calcio che ai lavori parlamentari del senatore Renzi. Magari sono solo casualità, chissà. Fatto sta che su quella mia battaglia parlamentare certi media non hanno acceso i riflettori. E le società di calcio hanno avuto quello che chiedevano.
 
Noi amici continuiamo a sorridere e a lavorare sui contenuti.
Soprattutto sul fatto di non sprecare i soldi del PNRR mettendoli sulle case popolari e non sugli stadi. E sulle nostre battaglie storiche a cominciare da Italia Sicura, industria 4.0, riforma del terzo settore.
 
E a chi dice: ma le battaglie del Terzo Polo? Non è che adesso facciamo un passo indietro? Tutt’altro. Io invito tutti a iscriversi a Italia Viva anche perché attraverso il tesseramento a Italia Viva e Azione si potrà partecipare al congresso fondativo dei due partiti nel prossimo autunno. Dunque chi ha voglia di dare una mano lo faccia!

 

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Sulla Maratona. Arrivare in fondo alla Maratona di Milano per me è stato un grande traguardo. Ho chiuso in 3 ore e 58 minuti i 42 chilometri della gara. La sfida con se stessi è una delle esperienze umane più importanti che un uomo e una donna possano affrontare, non solo a quasi cinquant’anni. È bello mettersi in gioco, è bellissimo: e questa dimensione di umanità mi fa passare sopra le critiche, i sorrisini, le battutine ironiche. Auguro a tutti noi, cari amici delle Enews, di continuare a sfidare noi stessi ogni giorno. E ovviamente non deve essere necessariamente una corsa o la maratona: può essere la lettura di un libro che abbiamo rimandato, l’avventura di visitare un posto che non abbiamo mai visto, l’impegno a vincere la propria pigrizia o una propria paura. Quale che sia: sfidarsi personalmente e provare a vincere la gara contro se stessi è il modo più bello per sentirsi vivi. Io sono alla ricerca della prossima sfida, grazie per avermi accompagnato in questa con il vostro affetto. E buona sfida anche a voi.
 
Sul Riformista. Ho accettato l’invito dell’editore Romeo a dirigere per un anno il quotidiano “Il Riformista”, prendendo il posto di Piero Sansonetti che andrà a dirigere L’Unità. Firmerò il giornale dal 3 maggio fino al mese di aprile 2024. Proveremo a costruire un quotidiano che sia un luogo di libertà e di confronto, una casa di valori e una palestra di idee. Ci riusciremo? Non lo so. Ma ci proveremo con tutto il nostro entusiasmo. Perché in tempi di intelligenza artificiale e di stupidità naturale abbiamo bisogno di luoghi che decifrino la realtà. Abbiamo bisogno di presidi di verità contro la logica della viralità. E abbiamo bisogno di approfondire e di pensare, non solo di guardare a prima vista. Qualcuno mi ha criticato, pace. Altri mi hanno dato la disponibilità a dare una mano, grazie. Agli uni e agli altri do appuntamento in edicola (e sul telefonino) il 3 maggio. Faremo del nostro meglio. Continuando a fare politica anche quando gli altri non se ne accorgono. E provando a fare una informazione diversa. Che ne dite? Attendo di leggere i vostri commenti: [email protected]
 
Un sorriso,
Matteo

PS: un abbraccio affettuoso a Silvio Berlusconi. Forza Presidente, ti aspettiamo in Senato.