Enews 974 lunedì 10 giugno 2024
Buon pomeriggio a tutti!
Come sapete purtroppo è andata male.
La Lista Stati Uniti d’Europa ha mancato per un soffio, veramente un soffio, la possibilità di raggiungere il quorum.
Ci è mancato lo 0.2%, peccato.
L’ho detto a caldo, ieri notte, qui.
E lo ripeto oggi: dobbiamo essere orgogliosi della battaglia fatta.
Perché in tempi di sovranisti e nazionalisti sventolare la bandiera degli Stati Uniti d’Europa è stato un gesto di coraggio politico. E di visione.
Io sono felice di aver lottato per questo progetto. E continuerò a farlo in tutte le forme possibili. In un clima mondiale devastato e in un mondo sempre più pazzo servono idee visionarie e politica estera. Non personaggi da talk diventati famosi per frasine ad effetto. Più ci penso e più sono orgoglioso della nostra campagna elettorale.
Certo, fa male restare fuori per un niente. Soprattutto fa male perché ho visto la vostra forza: in quattro circoscrizioni quasi duecentomila persone hanno scritto il mio nome.
Che grandissimo onore!
Perché duecentomila persone che scrivono il nome del candidato di un partito al 3% è un fatto che vale molto, vale moltissimo. E io avverto in questo voto la vostra stima, la vostra amicizia, il vostro affetto. Oltre che la condivisione politica che ci caratterizza.
La verità è che la nostra comunità esiste, c’è, è forte.
Ci sono realtà che hanno fatto risultati eccezionali, candidati cui va solo detto grazie. E ci sono volontari indomiti che ripartirebbero ora per un’altra campagna elettorale.
Ma se vogliamo incidere di più questa comunità da sola non basta.
Occorre andare oltre ricostruendo quel cantiere riformista che Azione ha inspiegabilmente distrutto un anno fa. Ormai non serve più rivangare il passato anche perché è evidente a tutti chi è stato a rifiutare la coraggiosa proposta di Emma Bonino per gli “Stati Uniti d’Europa”: se fossimo andati tutti insieme avremmo oggi SETTE parlamentari europei riformisti, non solo sovranisti. Potevano essere sette e invece sono zero. Peccato.
Oggi l’importante è utilizzare quello che è successo come messaggio per il futuro.
Personalmente credo che il percorso – necessario – per la costruzione di questa casa libdem, riformista e popolare debba essere portata avanti da persone nuove, diverse da chi ha fatto fallire il Terzo Polo.
Non si può ripartire da capo con i protagonisti delle recenti telenovelas.
Da parte mia proporrò all’Assemblea Nazionale di Italia Viva di indire per l’autunno un congresso straordinario, per il rinnovo della Presidenza nazionale e per costruire con gli altri soggetti interessati il cantiere riformista. Cantiere democratico, dal basso, partecipato: non comunicato dall’alto.
Si apre il tesseramento, allora, da lunedì 17 giugno fino al 30 settembre. Vi invito a iscrivervi, come farò anche io.
Chiunque vorrà iscriversi porterà le sue idee per capire come costruire questa casa comune dei riformisti.
Si discute, ci si confronta, si vota.
Insomma, si fa politica.
Con le idee, con le proposte, con i congressi e non con i veti personali e i rancori ideologici.
La costruzione di un soggetto politico deve essere democratica e dal basso, altrimenti non funziona.
Quanto a me continuerò a dare una mano, come sempre.
Mi sono candidato in quattro circoscrizioni per dare una mano alla lista, partendo dall’ultimo posto per aiutare il risultato finale. I numeri sono lì a dire che non sono io forte, ma siete voi forti. E credetemi per un partito che non fa il 4% quel numero di preferenze è enorme.
Credo che la costruzione di un’area centrale serva al Paese perché sarà decisiva per la vittoria nel 2027 alle Politiche. Sarà decisiva in molte elezioni territoriali. E sarà importante per la cultura politica dell’Europa e dell’Italia.
Insomma, grazie della vostra generosità.
Si va avanti, insieme.
Perché quando non si vince, si impara.
E qualunque sarà il mio ruolo continuerò a svolgerlo felice perché so che sono circondato da persone straordinarie come voi.
Un sorriso,
Matteo
PS. Sto ricevendo lettere bellissime, grazie. Solo chi ha il coraggio di provarci corre il rischio di cadere. Ma rialzarsi e rimettersi a correre è l’esperienza più bella che una persona possa vivere. Grazie dei vostri messaggi: [email protected]