Enews 978 giovedì 27 giugno 2024
Buongiorno a tutti.
Rapida enews di aggiornamento.
Ieri ho preso la parola in Parlamento per chiedere a Giorgia Meloni di smettere di fare la vittima in Europa.
Ci sono dieci minuti di intervento su Youtube. E qualche secondo sul reel di Instagram.
Leggo volentieri i vostri commenti: [email protected]
Sempre ieri è stata ufficializzata una buona notizia. Dal mese di luglio collaborerò alle attività del Tony Blair Institute, una delle più importanti istituzioni internazionali, al fianco di un uomo – Blair – che stimo moltissimo come ben sanno i lettori delle Enews. Vi terrò aggiornati sulle attività di questo incarico così prestigioso. E a quelli che mi chiedono se è compatibile con l’attività di parlamentare italiano rispondo: certo! E ricordo di essere uno dei leader di partito con la più alta presenza in Aula.
Nel frattempo stanotte avrà luogo il primo dibattito tra Biden e Trump. La democrazia americana gioca la sua partita più difficile in un confronto molto complicato e sul quale c’è naturalmente una spasmodica attesa. Le elezioni americane sono quelle più importanti del 2024, un anno in cui oltre quattro miliardi di persone sono chiamate alle urne, cifra monstre. Ma sono le elezioni più importanti anche e soprattutto per il futuro non solo degli States, ma di tutto il mondo. Le seguiremo con attenzione perché nonostante quello che pensano i sovranisti molto del nostro futuro dipende anche da ciò che accadrà il primo martedì di novembre oltreoceano.
Pensierino della sera.
Come tutti sto seguendo il campionato europeo di calcio. E come tutti ripenso da lunedì scorso al gol di Zaccagni con cui al 98° l’Italia ha pareggiato i conti con la Croazia. Ieri abbiamo avuto la conferma che senza quel gol saremmo stati definitivamente eliminati. Grazie a quel gol invece abbiamo un tabellone non dico facile ma sicuramente non impossibile. E qual è il pensierino? Nello sport, come nella vita, la differenza tra una grande vittoria e una terribile sconfitta è spesso frutto di un caso, di un piccolo evento, di un dettaglio. Pensando alla politica: se Conte avesse trovato tre Ciampolillo in più o un paio di nostri senatori avessero mollato, non ci sarebbe mai stato il Governo Draghi e avremmo perso per sempre Italia Viva nel gennaio 2021. Se avessimo tardato un’ora a uscire in una fredda serata di gennaio 2022, oggi avremmo Elisabetta Belloni e non Sergio Mattarella al Quirinale. Sono i piccoli dettagli a scrivere le grandi storie. Accade nel calcio, accade in politica, accade nella vita. L’importante, amici cari, è non mollare mai. E correre, centimetro dopo centimetro.
Un sorriso,
Matteo