Enews 982 venerdì 19 luglio 2024
Buongiorno a tutti e buon fine settimana.
Oggi è un giorno speciale per la nostra generazione. È l’anniversario della tragica uccisione di Paolo Borsellino e dei ragazzi della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. Ne approfitto per dare un abbraccio di affettuosa solidarietà alla famiglia di Paolo Borsellino che continua a chiedere la verità sui depistaggi anche processuali che costituiscono una ulteriore forma di violenza per i figli di questo eroe nazionale. Lasciatemi esser molto netto: su questa vicenda i figli di Borsellino hanno ragione, le istituzioni italiane hanno torto.
Si chiude una settimana incredibile per la politica americana e dunque mondiale.
L’attentato a Trump qualche ora prima della conferenza repubblicana e la sempre più evidente debolezza del Presidente Biden rendono le elezioni di Novembre molto meno incerte del previsto.
E l’eventuale cambio della guardia alla Casa Bianca cambierebbe molte cose anche in Europa.
Avremo modo di parlarne nelle prossime settimane.
Sulla politica interna, ho fatto una intervista a Il Corriere della Sera.
La trovate qui.
Penso che il risultato delle elezioni europee sia molto chiaro: nonostante uno straordinario risultato personale – oltre duecentomila voti personali – la lista non ha raggiunto il quorum, nonostante si votasse con il proporzionale. Questo significa che il Paese è molto più affezionato al bipolarismo di quanto lo siamo stati noi.
Alle prossime politiche l’unica possibilità per cambiare rispetto al governo Meloni e Salvini è costruire un centrosinistra che costruisca un patto di governo puntuale, sui temi programmatici.
E il PD di Schlein esplicitamente dice che contano i voti e non i veti, a differenza di ciò che diceva il PD del 2022.
Non vedo spazi per un terzo polo anche alla luce delle inspiegabili divisioni, figlie di risentimenti e prive di elementi politici. Divisioni che noi con generosità abbiamo cercato di ricucire, anche accettando l’appello di Emma Bonino, a differenza di altri.
Italia Viva deve essere fiera di questi anni. Abbiamo mandato a casa Salvini al Papeete, portato Draghi a Chigi, creato le condizioni per il Mattarella bis, costruito il Terzo Polo: dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto.
Ora si chiude un ciclo e si apre una storia nuova. Per me dobbiamo recuperare il motto degasperiano di un centro che guarda a sinistra: questa sarà la proposta che porterò nelle sedi formali del nostro partito, dopo la lunga campagna di ascolto di queste settimane. L’Assemblea Nazionale è già convocata per la fine di settembre, prima che si chiuda la campagna di tesseramento.
Nel frattempo ho chiesto a tutta la struttura territoriale di lavorare sui territori per raccogliere firme per il referendum sull’autonomia differenziata. Sabato e domenica saremo in piazza. Qui i materiali. E per chi è interessato giovedì 25 luglio, alle 11, in diretta da Napoli faremo una iniziativa sull’autonomia differenziata insieme ai Consiglieri regionali e a Vincenzo De Luca.
Sono, infine, intervenuto in Aula sulla questione sanitaria.
Ci sono due tipi di populisti.
Il primo dice che grazie al decreto propaganda approvato dal Governo l’ultima settimana prima delle Europee si è risolto il problema delle liste d’attesa. È il populista ridicolo.
Il secondo dice che negli ultimi vent’anni tutti i Governi hanno tagliato sulla sanità. E non è vero perché tutti i Governi hanno sempre aggiunto risorse, magari non a sufficienza, ma sempre aggiungendo risorse. È il populista qualunquista.
Per esempio: con Beatrice Lorenzin noi abbiamo aggiunto un miliardo di euro all’anno, in tempi di deflazione. E questo miliardo lo abbiamo messo in un fondo chiamato Fondo farmaci innovativi. Grazie a questa operazione 237.000 persone in Italia sono guarite – dico: guarite – dall’epatite C. Perché abbiamo pagato per risolvere un problema grazie all’innovazione scientifica.
Sul mio canale YouTube c’è tutto l’intervento, su Instagram c’è un estratto.
Nei prossimi giorni tornerò su questo argomento con un articolo più puntuale.
La sanità è un tema troppo serio per essere lasciato nelle mani del racconto populista.
I medici, gli infermieri, i pazienti si meritano più serietà.
Pensierino della sera.
Abbiamo raggiunto quota centomila su TikTok e continuiamo a crescere sui vari social. Chi vuole tenersi in contatto segua soprattutto il canale WhatsApp su cui vogliamo arrivare a 40.000 iscritti.
Un sorriso,
Matteo
Ps Alla partita del cuore ci siamo molto divertiti. I cantanti erano molto più giovani, più atletici, più forti. Ma quando è entrato in campo il sindaco di Verona, alias Damiano Tommasi, già colonna della Nazionale, è cambiato tutto. Ma soprattutto è stato bello dare un segnale di solidarietà ai bambini ricoverati e alle strutture che li curano (sms al 45585).