Enews 987 lunedì 19 agosto 2024
Ben ritrovati, cari amici.
Spero che abbiate passato un bel Ferragosto di relax e di pace.
Il mio è stato ottimo e devo dire che anche se le vacanze sono agli sgoccioli sono proprio soddisfatto del tempo di ricarica di queste settimane: ci voleva!
Da domani si ricomincia anche con la TV e con la radio.
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Intanto, in rapida sintesi.
1. Oggi i quotidiani dedicano ampio spazio alle polemiche dei Fratelli d’Italia e delle Sorelle Meloni contro di noi. Ormai la storia la sapete tutti e comunque a questo link e sul canale WhatsApp dove viene ricostruita tutta la storia. Abbiamo richiesto che il Governo risponda in aula sui criteri delle nomine in RAI, in FS e nelle altre società di Stato. La risposta di Fratelli d’Italia è stata prima una scarica di insulti contro Italia Viva e la sua gente (definita “muta di cani” al servizio di “un boss di provincia”): io trovo gravissimo che pur di non rispondere alle interrogazioni parlamentari quelli di Fratelli d’Italia si siano buttati sulle offese. In democrazia la maggioranza governa, l’opposizione controlla. Poi, ancora più grave, la Meloni e i suoi hanno iniziato a gridare al complotto. Penso sia il ventunesimo complotto denunciato dalla Premier. Con questo Governo ormai ci sono più complotti che riforme. E il complotto sarebbe un complotto organizzato da me e da Italia Viva con i magistrati e i giornalisti per far indagare Arianna Meloni, utilizzando il metodo Palamara. Questo ci viene spiegato dalla coppia Sallusti-Donzelli.
Brevi considerazioni:
a. Il metodo Palamara mi ha visto vittima, secondo la ricostruzione che ne fanno nel libro “Il sistema” proprio Sallusti e Palamara. Io sono una vittima del sistema Palamara, non il mandante.
b. Se domattina Arianna Meloni riceve un avviso di garanzia, cosa che per altro non mi auguro, a me non cambia assolutamente nulla. Perché io sono davvero garantista e per me un avviso di garanzia non impatta sul dibattito politico. La mia critica al Governo è politica: abbiamo un Paese in mano alla parentocrazia tra premier, sorelle e cognati. Questa concentrazione di parenti esiste solo in Italia e in Corea del Nord. Ma questo non c’entra nulla con l’eventuale avviso di garanzia a Arianna.
c. Come fa Sallusti a sapere di un avviso di garanzia ad Arianna Meloni? Ha doti di profezia o c’è una fuga di notizie? Oppure è solo una tattica per non rispondere nel merito?
d. Giorgia Meloni non può dare lezioni di garantismo. Giorgia Meloni è stata giustizialista con mia madre, mio padre, mio cognato, i miei amici, i miei finanziatori; è stata giustizialista con chiunque non avesse un legame di parentela o di amicizia con lei. E adesso ci fa la morale sul garantismo? Proprio Giorgia Meloni? Ma dai. Lei può darci lezioni di giustizialismo, non di garantismo. O può darci lezioni di vittimismo, materia su cui potrebbe tenere un master all’università.
e. Su Giorgia Meloni la penso sempre più come la pensava Silvio Berlusconi nel celebre appunto dell’ottobre 2022, fotografato in Senato: “Giorgia Meloni ha un comportamento supponente, prepotente, arrogante, offensivo, ridicolo”.
Vengo alla sostanza politica.
Criticare il Governo Meloni sulla parentocrazia non significa essere giustizialisti ma significa evidenziare l’assoluta inconsistenza della politica economica di un esecutivo che per adesso non ha tirato fuori una sola idea degna di questo nome. Sono due anni che la Meloni vive sulle riforme del passato. Ma adesso che la ripresa si sta esaurendo? I nodi vengono al pettine.
1. Abbiamo uno dei peggiori ministri dell’agricoltura della storia di questo Paese: Lollobrigida. La sorella d'Italia parla di merito e poi promuove il cognato che ferma i treni e moltiplica le assunzioni nel suo staff.
2. Abbiamo i soldi del PNRR ma gli investimenti vanno a rilento. Rischiamo di perdere una quota consistente dei finanziamenti.
3. Il piano Transizione 5.0 è congegnato con regole complicatissime, un cubo di Rubik, il trionfo della burocrazia. Il nostro Industria 4.0 era semplice e immediato e ha fatto crescere l’economia italiana. Transizione 5.0 per ora è solo uno slogan.
4. Il potere d’acquisto delle famiglie, tanto sbandierato dalla Meloni: basta vedere i dati aggregati e non il rimbalzo dell’ultimo trimestre. Il potere d’acquisto delle famiglie italiane è quello cresciuto meno rispetto ai livelli pre Covid, dopo quello tedesco, tra i Paesi del G7. Il problema sono i salari del ceto medio: noi facemmo gli 80€ in tempi di deflazione, oggi con l’inflazione non basterebbero nemmeno quelli.
5. Giorgia in Europa non tocca palla. E dopo aver chiesto il voto per cambiare Bruxelles è finita isolata e senza potere contrattuale con Ursula von der Leyen. Un autogol senza precedenti che per la prima volta porta il Governo italiano a non toccare palla in Europa.
Se a questo si aggiunge che sul referendum autonomia la Premier rischia seriamente di perdere la fiducia degli italiani (non quella del Parlamento, ma quella degli italiani sì), il quadro è definito.
Italia Viva continuerà a fare la propria parte. Utilizzando gli strumenti della Costituzione e del diritto parlamentare come può fare l’opposizione. E senza alcun riferimento alle indagini che non ci riguardano e non ci interessano. Se la Meloni è preoccupata, se e quando avrà voglia ci spiegherà il perché. Noi la interroghiamo sulla politica. E se qualcuno pensa di minacciarci o di impaurirci sappia che abbiamo vissuto sulla nostra pelle le aggressioni giustizialiste, anche da parte di Fratelli d'Italia. Figuriamoci che paura possono farci i fantasmi delle sorelle Meloni.
Al volo:
A) Al via la convention dei democratici di Chicago. È un appuntamento decisivo per costruire una narrazione davvero vincente intorno a Kamala Harris. Io personalmente ci credo: la rimonta è possibile.
B) Oggi celebriamo il 70° anniversario della morte di Alcide De Gasperi. Se c’è un uomo che merita l’appellativo di statista, padre dell’Italia repubblicana, autentico democratico cristiano, questi è proprio Alcide De Gasperi. La cui storia andrebbe studiata nelle scuole come educazione civica a tutti i livelli.
C) Il giorno di Ferragosto sono stato a visitare il carcere di Sollicciano con Bobo Giachetti. Qui trovate il mio post su Instagram. Leggo volentieri i vostri commenti: [email protected]
Sempre sui miei social trovate anche spunti diversi. Ad esempio l’intervista alla mia nonna Maria che a 104 anni continua a regalare perle di saggezza: qui il link.
Ci teniamo in contatto. E buone ferie a chi giustamente ancora le sta facendo.
Un sorriso,
Matteo