Giustizia: sto con Nordio, sanzioni al pm che sbaglia

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colloquio con Matteo Renzi di Ernesto Menicucci per "il Messaggero"

Presidente Renzi, avrà letto l'intervista di Nordio al Messaggero. Quanta parte ne condivide?

«Dire tutta può sembrare esagerato. E allora mi limito a dire che condivido lo spirito dei ministro anche nel metodo. non solo nel merito. E quando Nordio dice al vostro giornale che "più i fanatici faranno del loro peggjo, più cercherò di fare del mio meglio" mì congratulo con lui. Perché si può essere su fronti diversi ma non si può non apprezzare lo stile e la serietà di un simile approccio».

Nel merito: registro degli indagati reso segretissimo. Si o no?

«Sì. ma non è questo il punto. Il problema per me è: se c'è un segreto, perché chi lo viola non paga mai? Politico, giornalista, magistrato: nessuno paga mai. Nel mio caso il segreto istruttorio è stato violato in modo reiterato e ripetuto. E non ha pagato nessuno. E in alcune vicende come quella ormai celebre dell'Autogrill il segreto calpestato è addirittura il segreto di Stato, la cui divulgazione sarebbe in teoria punita con sanzioni durissime. Allora la vera questone diventa: chi paga per la violazione del segreto?».

Le intercettazioni: giusto carnbiade? E lei come lo farebbe? Le indagini verrebbero danneggiate da una limitazione sulle intercettazioni?

«Nordio spiega molto bene il punto Partiamo da due assunti talmente solari da essere ovvi. Il primo è che le intercettazioni servono. Il secondo è che l'abuso delle intercettazioni costituisce un segno di inci. viltà giuridica. Quando si procede con quella che i tecnici chiamano "pesca a strascico", ad esempio, si ledono I diritti fondamentali della persona, La Cassazione, nel caso Open, ha parlato dí "inutile sacrificio di diritti". Però i prn che hanno proceduto in quella direzione non sono stati puniti. Anzi: uno di loro sì è permesso di non ottemperare alla sentenza della Cnssazione. E i colleghi di Genova, con fare corporativo, hanno assecondato questo atteggiamento. Allora va benissimo cambiare le leggi. Ma nei frattempo, perché non rispettiamo le norme che già ci sono? Perché non si interviene mai, quantomeno a livello discipl inare?».

Come è possibile snellire i procedimenti giudiziari, sia penali che civili?

«La strada di individuare "dirigenti di grande capacità manageriali", come dice Nordio, è quella giusta. Ovviamente la palla tocca anche e soprattutto al Csm. Speriamo che il nuovo Csm. la cui entrata in carica è stata vergognosamente posticipata per colpa della politica e non dei magistrati, sia all'altezza del compito. Aggiungo che ci sono molti esempi di grande efficienza in tanti uffici gìudiziari del nostro Paese. Guai insomma a buttare via il bambino con l'acqua sporca».

Sarebbe favorevole alla responsabilità civile e penale dei magistrati per sentenze palesemente sbagliate?

«Mi piacerebbe una responsabilità contabile più che penale: chi paga il conto di indagini infinite e processi inutili? Tuttavia so che non è facile intervenire sulla responsabilità dei magistrati, anche per ragioni cora prensibili, E allora mi limito a dire: mi basterebbe avere un sistema in cui si va avanti perché si è bravi, mdipendentemente dalla corrente. E se si viola palesemente una norma o una sentenza, nei mio caso è capitato, quantomeno vi sia mia responsabilità disciplinare degna di questo nome. Se non si può fare la responsabilità civile o penale o contabile del magistrati, almeno che ci sia una seria sanzione sulla carriera. Perché la verità è che le prime vittime dell'irresponsabilità di alcuni, pochi pm, insieme agli imputati sono i colleghi, gli altri magistrati. E un intero sistema che viene messo sorto accusa per colpa degli errori di pochi. lo ne parlo a lungo ne "Il Mostro" su casi come quello di Open o per le vergognose indagini sulla tragedia del povero David Rossi a Slena; certe scelte di alcuni prn rischíano di gettare discredito sull'intera magistratura italiana».

Lei ha detto che "se a Nordìo verrà consentito andare avanti, noi siamo con lui". Si aspetta altre adesioni da parte delle opposizioni?

Noi del Terzo Polo ci siamo, pallini ovviamente no. Rimane il nodo del Partito Democratico che im tempo era garantista e per il momento si è posizionato su una linea giustiziallsta folle. Sono sicuro che dopo il Congresso il Pd cambierà posizione. Ma la verità è che anziché dividersi sulle idee di Renzi, loro al congresso dovrebbe discutere le idee di Nordio, non quelle di Renzi. La frontiera tra garantismo e giustízialism o separa due visioni culturali della società che sono agli antipodi: ditticile pensare di essere credibile se anche in questo settore non si ha il coraggio delle idee. Sogno un Pd che in Aula vota a favore della riforma Nordio come farà il Terzo Polo».

Pensa invece che ci saranno resistenze nella maggioranza? E se sì, da parte di chi?

«Vediamo. Utilizzando un'espressione poco giuridica e poco tecnica, mi pare di poter dire che Nord io ha messo il cari co sulla riforma. Sentirlo in Commissione così lucido e motivato pronto a battersi fino alle dimissioni mette oggettivamente in riga la maggioranza. I giustizialisti, che pure nella destra più estrema non mancano, non potranno far venire meno il /oro supporto. E Forza Italia per la prima volta può sostenere una riforma garantista e liberale senza l'accusa di farlo per ragioní "ad personarn". Insomma, io sono molto ottimista sul fatto che Nordic) avrà i numeri. La sua scelta è al momento la scelta migliore che Giorgia Meloni ha fatto. Noi siamo contro il Governo su molti temi, dalla politica economica all'abolizione folle della l8app. Ma sulla giustizia ci siamo».