Industria 4.0
Il Piano nazionale Industria 4.0, ribattezzato Impresa 4.0, è lo strumento che offre a tutte le aziende la possibilità di far parte attivamente della quarta rivoluzione industriale. L’Italia non poteva non cogliere questa opportunità e grazie ai governi Pd, alle misure introdotte nella Legge di Bilancio 2017, e rafforzate da quella 2018, il nostro Paese è pienamente coinvolto nelle grandi trasformazioni tecnologiche in atto, le sostiene e le incentiva.
LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Finora le rivoluzioni industriali del mondo occidentale sono state tre: quella che prese avvio con la nascita della macchina a vapore (1784), quella che seguì l’avvento dell’elettricità e del motore a scoppio che innescò la produzione di massa (1870) e infine la terza che coincise con la nascita dell’informatica (1970). Con “quarta rivoluzione industriale” dobbiamo intendere l’insieme delle trasformazioni tecnologiche basate su automazione e interconnessione che stanno trasformando sia il modo di lavorare che quello di vivere.
LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN ITALIA
La quarta rivoluzione industriale è cominciata anche in Italia, che è il secondo Paese manifatturiero d’Europa. Per chi guarda solo al passato, questo passaggio epocale comporterà più rischi e conseguenti danni che benefici. Per chi invece preferisce occuparsi del presente e del futuro, la trasformazione in atto sta portando con sé moltissime opportunità e futuri vantaggi.
INDUSTRIA 4.0: COS’E’
L’espressione “Industrie 4.0” è stata usata per la prima volta alla Fiera di Hannover nel 2011 in Germania. Si tratta di un processo che culminerà con una nuova concezione di industria basata su un alto livello di automazione e interconnessione.
BIG DATA, INTERNET DELLE COSE, ANALISI E IA
Questo processo si sviluppa su vari elementi: la quantità di dati disponibili in rete (BIG DATA) acquisiti da oggetti in grado di interagire tra loro e con noi (INTERNET DELLE COSE) come telecomandi, elettrodomestici, automobili, ecc. La possibilità, attraverso l’ ANALISI di questi dati, di ottenere informazioni utili anche rafforzando tecniche di intelligenza artificiale (IA).
In un futuro ormai molto prossimo macchine ed esseri umani interagiranno tra loro sempre più frequentemente attraverso comandi vocali, touch screen, realtà aumentare ecc. E grandissima attenzione verrà posta sul cosiddetto additive manufacturing: stampa 3D, robotica avanzata, interazione tra automi.
COME CAMBIERA’ IL LAVORO
Come è già avvenuto in passato, anche la quarta rivoluzione industriale segnerà la fine di vecchi mestieri e professioni e la nascita di nuovi. In questo momento, a livello globale, il saldo tra posti di lavoro persi e posti creati è negativo. Fa eccezione l’Italia dove il saldo è attualmente in pareggio. Secondo varie ricerche le perdite si concentreranno anche nei prossimi anni soprattutto nelle aree amministrative e della produzione mentre ci saranno sempre più occasioni nell’area finanziaria, il management, l’informatica e l’ingegneria. Le abilità più ricercate nel 2020 saranno il problem solving, il pensiero critico e la creatività.
3 MILIONI DI NUOVI POSTI
Secondo uno studio della European House Ambrosetti in Italia l’innovazione potrà interessare nei prossimi 15 anni 3 milioni di posti di lavoro. Lo stesso studio evidenzia come ogni posto creato nei settori della tecnologia, delle scienze della vita e della ricerca scientifica, ne genera, in media, altri 2,1.
IL PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0
Il Piano presentato nel 2016 da Matteo Renzi e dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda aveva l’obbiettivo di mobilitare investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione con focus sulle tecnologie dell’Industria 4.0 e proponeva un pacchetto di incentivi fiscali, sostegno al venture capital, diffusione della banda ultralarga, formazione dalle scuole all’università con lo scopo ultimo di favorire e incentivare le imprese ad adeguarsi e aderire pienamente alla quarta rivoluzione industriale.
LEGGE DI BILANCIO DAL 2018: 10 MLD PER INDUSTRIA 4.0 E IMPRESA 4.0
I conti del Ministero dello Sviluppo economico portano a poco meno di 10 miliardi di euro il totale delle risorse stanziate nel triennio 2018/2020 per il piano Impresa 4.0 tra decreto fiscale, legge di bilancio per il 2018 e fondi MISE, senza contare le risorse per il credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo previste nella scorsa legge di bilancio. Nel dettaglio:
- 7,8 miliardi per il rinnovo iper e super ammortamento;
- 250 milioni per il credito di imposta per la formazione su tecnologie 4.0;
- 95 milioni per incrementare il numero di studenti degli ITS;
- 255 milioni nel triennio 2018/2020 per il “Fondo per il capitale immateriale, la competitività e la produttività”;
- 330 milioni per il rifinanziamento della nuova Sabatini;
- 823 milioni per il Fondo di Garanzia per le pmi;
- 230 milioni per il Piano straordinario Made in Italy per aiutare le aziende a penetrare e essere competitive sui mercati esteri.
LE MISURE
- iperammortamento: confermato al 250% per investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione in chiave 4.0 per tutto il 2018 con consegne nel 2019 se viene versato un acconto pari almeno al 20% dell’ordine. Ampliato ai beni immateriali relativi a software per la realtà immersiva, la logistica e l’e-commerce;
- superammortamento: confermato per un altro anno ma con perimetri ridotti: dal 140% al 130%;
- Sabatini: la Nuova Sabatini (contributo per l’acquisto di beni strumentali) viene rifinanziata con 330 milioni di euro e durerà fino a esaurimento delle risorse disponibili;
- credito d’imposta per la formazione: è del 40% delle spese sostenute per il personale che viene formato sulle tecnologie 4.0. Le risorse stanziate sono 250 milioni e il tetto massimo di spese incentivabili è pari a 300 mila euro;
- impresa 4.0;
- credito d’imposta per le attività in ricerca e sviluppo: rafforzato con un’aliquota del 50 per cento e una spesa massima incentivabile di 20 milioni di euro per contribuente.
È stata inoltre rafforzata la policy delle startup e Pmi innovative e avviata la costituzione di Digital Innovation Hub e Competence Center per sensibilizzare le imprese e fornire adeguata formazione.
BANDA ULTRALARGA
Stanziati interventi pubblici per 3,5 miliardi di euro per infrastrutture e incentivi alla domanda di famiglie e imprese al fine di raggiungere gli obiettivi di copertura al 2020.