PA Digitale
Cambiare in meglio l’Italia e lottare contro la resistenza al cambiamento. Se dovessimo riassumere in una sola frase l’idea di fondo che ha guidato in questi anni l’impegno dei governi Renzi e Gentiloni la diremmo proprio così. E nulla si oppone al cambiamento con più pervicacia quanto la burocrazia. Soprattutto quando di mezzo ci sono i servizi ai cittadini. Nel 2015, al primo Digital Day di Venaria, Matteo Renzi e la ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia hanno voluto lanciare una sfida alta e ambiziosa, quella della riforma digitale del Paese.
Accedere a un servizio, ottenere una risposta, ricercare documenti non poteva più rappresentare per i cittadini un’impresa quasi impossibile o comunque esageratamente faticosa. I muri di gomma contro cui troppo spesso ci siamo ritrovati a rimbalzare ogni volta che abbiamo dovuto entrare in contatto con la pubblica amministrazione dovevano cadere. E così è stato. Grazie al Partito Democratico oggi i cittadini hanno più diritti. Perché anche l’accesso facile alla PA è un diritto!
Certo, c’è ancora molto da fare, ma intanto oggi, attraverso il proprio smartphone, chiunque può interagire con la PA senza doversi recare fisicamente negli uffici pubblici. Grazie al nuovo sistema di identità digitale, il cosiddetto Spid, si può interagire con le pubbliche amministrazioni on line; il sistema PagoPA ha permesso la digitalizzazione dei pagamenti e nei prossimi anni la Cie, la carta d’identità elettronica, sostituirà progressivamente la vecchia carta d’identità. Ma vediamo nel dettaglio tutte le principali novità.
CITTADINANZA DIGITALE
Garantire ai cittadini e alle imprese il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale; semplificare e ridurre la necessità dell’accesso fisico agli uffici sono i primi obbiettivi indicati nella Carta della cittadinanza digitale prevista nel primo articolo della legge 124 del 7 agosto del 2015, ossia quella che riforma la pubblica amministrazione in Italia.
DIRITTI DIGITALI
Oltre a quelli su indicati ci sono altri diritti ormai riconosciuti. Oltre a poter svolgere tutte le pratiche da casa collegandosi con la pubblica amministrazione attraverso un semplice click, i cittadini hanno anche il diritto a non dover conservare mille password diverse: ne basterà una sola, valida per accedere a tutti i servizi.
SPID: COS’È
Grazie a SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) vengono meno le decine di password, chiavi e codici prima necessari per utilizzare i servizi online di Pa e imprese.
SPID è il nuovo sistema di login che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale, da molteplici dispositivi, a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. Oggi sono oltre 4 mila i servizi già attivi con Spid, tra i quali l’iscrizione dei figli a scuola, la rottamazione delle cartelle Equitalia o la richiesta del “bonus mamma”.
CIE: ECCO LA NUOVA CARTA D’IDENTITA ELETTRONICA
La Cie è la nuova carta d’identità elettronica che progressivamente sostituirà la vecchia carta d’identità cartacea. Può essere richiesta presso il proprio Comune di residenza o presso il Comune di dimora. Il documento può essere richiesto in qualsiasi momento e la sua durata varia secondo le fasce d’età di appartenenza. Ha le dimensioni di una carta di credito e una componente elettronica che protegge da contraffazione i dati anagrafici, la foto e le impronte del titolare. Attraverso la carta di identità elettronica, è possibile per il cittadino fruire dei servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni e abilita all’acquisizione di Spid.
FIRMA DIGITALE: COME FUNZIONA
La Firma Digitale è l’equivalente informatico di una tradizionale firma autografa apposta su carta e permette quindi di snellire significativamente i rapporti tra Pubbliche Amministrazioni, i cittadini o le imprese, riducendo drasticamente la gestione in forma cartacea dei documenti. Ha le seguenti caratteristiche:
- garantisce l’identità del sottoscrittore;
- assicura che il documento non sia stato modificato dopo la sottoscrizione;
- attribuisce piena validità legale al documento firmato.
Un monitoraggio dell’Agenzia per l’Italia Digitale ha rilevato che nel maggio 2014 i certificati emessi con firma digitali erano poco più di 5 milioni. Tre anni dopo, nel luglio 2017, il numero era salito a ben 19 milioni.
PagoPA
PagoPa è il sistema che ha portato la digitalizzazione dei pagamenti nella Pubblica Amministrazione. Tributi, tasse universitarie, mense scolastiche: oggi si può pagare tutto direttamente su internet dicendo addio ai vecchi bollettini cartacei. E le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di emettere elettronicamente tutte le fatture in formato digitale.
730 PRECOMPILATO
In pochi anni il 730 precompilato è entrato nei cuore degli italiani. Dal 2015 i lavoratori dipendenti e pensionati hanno la possibilità di utilizzare il modello precompilato, modificarlo e integrarlo prima dell’invio. Lo scorso anno hanno scelto questo sistema quasi 2.500.000 milioni e mezzo di cittadini. Anche perché, nel frattempo, il modello precompilato si è arricchito di tante nuove voci. Dal 2017 sul modello messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, oltre a quelle già presenti (scontrini della farmacia, spese sanitarie, gli interessi passivi sui mutui, le spese universitarie ecc)
sono state inserite infatti molte ulteriori informazioni: dalle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione edilizia su parti condominiali a quelle per le prestazioni mediche ai premi per assicurazioni per la tutela delle persone con gravi disabilità ecc. Per accedere al 730 precompilato si può usare Spid, le proprie credenziali dell’Agenzia delle Entrate, il Pin dell’Inps o le credenziali rilasciate dal Sistema Informativo di gestione e amministrazione del personale della pubblica amministrazione (NoiPa).
ANAGRAFE NAZIONALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE
L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) sostituisce le anagrafi dei 7.978 Comuni italiani, diventando un riferimento unico per la Pubblica Amministrazione, le società partecipate e i gestori di servizi pubblici.
Attraverso ANPR i Comuni hanno a disposizione un sistema di controllo, gestione e interscambio, puntuale e massivo, di dati, servizi e transazioni necessario ai sistemi locali per lo svolgimento delle funzioni istituzionali di competenza comunale.
FOIA: DIRITTO DI SAPERE
Grazie al Partito Democratico oggi anche l’Italia ha il suo Freedom of Information Act (FOIA). E’ parte integrante del processo di riforma della pubblica amministrazione e garantisce a tutti il diritto di accedere ai dati e ai documenti in possesso delle Pubbliche Amministrazioni se non c’è il pericolo di compromettere altri interessi pubblici o privati rilevanti, indicati dalla legge. Il principio di base è che il cittadino ha il diritto di sapere e di esercitare un ruolo attivo di controllo sulle attività delle pubbliche amministrazioni. L’obbiettivo, invece, quello di favorire una maggiore trasparenza nel rapporto tra istituzioni e società civile.