Renzi: "Attento Pd, con i 5 Stelle scegli la decrescita infelice"

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Intervista di Ernesto Ferrara, "Firenze - la Repubblica",  23 settembre 2021.  

Senatore Matteo Renzi, ha letto Bonafede? Propone un patto green al centrosinistra toscano senza Tav, inceneritori, aeroporto. Lei ci sta?
«I Cinque stelle hanno coraggio. Parlare di gestione dei rifiuti dopo quello che hanno fatto a Roma con la Raggi è incredibile: vogliono fare anche in piazza della Signoria il festival dei cinghiali attualmente in corso nella capitale? Non scherziamo, la prego. Bonafede dovrebbe tornare alla sua attività di Dj, professione per la quale era molto apprezzato. In politica ha già mostrato le sue incapacità da ministro della giustizia. Se il Pd vuole Bonafede e la decrescita infelice faccia pure. Ma sia chiaro: senza di noi».

Già in queste amministrative in effetti il Pd toscano non vi ha trattati da alleati privilegiati ed è andato in tanti posti coi 5stelle o con la sinistra come Sesto. Si è rotto qualcosa in Toscana?
«Non si tratta di alchimie o cartelli elettorali ma di coerenza: noi di Italia Viva diciamo e sosteniamo quello che dicevamo e sostenevamo anche soltanto un anno fa. Il Pd in molti casi ha deciso di accodarsi al carro dei populisti per una poltrona da vicesindaco o per uno strapuntino prestigioso. Le chiedo quali siano le proposte del Pd a Sesto Fiorentino? Io ho capito solo che si sono innamorati di un sindaco contro il quale hanno votato sempre per cinque anni in Consiglio comunale. Si chiama Sindrome di Stoccolma, noi invece siamo affetti dalla Sindrome della coerenza».

Crede che l'alleanza Pd-lv in Toscana reggerà e sopravvivrà alle prossime amministrative?
«Io porrei la questione diversamente: crede che la Toscana nei prossimi anni accetterà di essere trascinata indietro nel secolo scorso? La mia risposta è: no. Noi ci batteremo con forza perché ciò non accada e perché tanti Don Abbondio della poltrona possano recuperare non dico un po' di coraggio ma almeno un briciolo di dignità».

Sa che è già cominciata la guerra per il dopo Nardella?
«Manca talmente tanto tempo alle prossime elezioni che francamente mi pare assurdo. Nardella ha ancora tre anni, lasciamolo lavorare».

Proprio lei? Ultimamente non fa che attaccarlo e duramente, gli ha detto che si deve vergognare e che ha tradito i suoi ideali sull'aeroporto. lv resta in maggioranza a Palazzo Vecchio?
«Il rapporto personale è ottimo. Quello a Palazzo Vecchio pure, grazie a Titta Meucci assessore che Dario ha voluto con sé. Sulle scelte politiche invece non condivido il sostegno del Pd fiorentino a chi come Falchi ha sempre lavorato contro l'aeroporto. Penso che il sindaco di Firenze dovrebbe rispondere alle esigenze della città che amministra non alle piccole alchimie del partito di cui fa parte».

Crede che Nardella e Giani rispetteranno gli impegni sull'aeroporto o prevarrà la linea di Letta? Non ritiene che il vecchio masterplan vada modificato per arrivare in Fondo?
«Lei rilegga ciò che ha detto su Peretola Nardella negli ultimi dieci anni e Giani negli ultimi 35 anni. Se hanno cambiato idea mi dispiace per loro. Non per me, per loro».

E sul no agli inceneritori, strada peraltro già imboccata anche dal piano regionale dell'assessora Monia Monni, è d'accordo?
«Vediamo che proposta verrà fuori. Io penso che senza impianti non si possa fare economia circolare e si regalino i rifiuti - che sono un bene prezioso - alle altre città, spesso all'estero. Capisco Bonafede che vuole seguire il piano Raggi. Spero che Monni abbia idee più vicine a quelle di Cingolani rispetto a quella degli ambientalisti radical chic. La transizione ecologica è una cosa seria, non un festival delle ideologie. Può darsi che a Sesto Fiorentino Toccafondi non vinca. Anzi, è probabile. Ma abbiamo già dimostrato che certe partite siamo in grado di vincerle contro tutti anche solo con il 2%, fossi in loro non sottovaluterei Italia Viva. Ci prendono in giro ma poi sono costretti a riconoscere che noi facciamo politica sul serio».