Renzi al Financial Times: "L'Italia è tornata"

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L'intervista pubblicata dal "Financial Times", 11 febbraio 2021.    

"L'unico modo nel mezzo di una pandemia era chiamare il miglior giocatore, perché Mario è il miglior giocatore". È quanto ha spiegato Matteo Renzi, in un'intervista al Financial Times.

"L'Italia è tornata, proprio come ha detto Joe Biden degli Stati Uniti. Se guardi ai mercati finanziari, ai leader internazionali, alla fiducia dei nostri cittadini, è un miracolo", ha sottolineato Renzi.

Renzi ha negato di avere provocato la crisi del governo Conte per aumentare la propria influenza sulla coalizione, spiegando di "avere perso potere con questa operazione", ma ha ammesso che "la possibilità" di avere un esecutivo "guidato da Draghi era un'incredibile speranza".

"Così ho deciso di rischiare tutto, perché l'obiettivo avrebbe giustificato quel rischio", ha commentato Renzi, che ha proseguito spiegando che "la comparsa di Draghi sulla scena politica ha già trasformato la politica italiana. Matteo Salvini, il leader della Lega, si è ora impegnato a sostenere sia Draghi che l'Ue".

"Benvenuti nella politica italiana", ha replicato Renzi al quotidiano finanziario. "Credo che Salvini abbia finalmente capito che non c'è più strada per i populisti in Europa". Renzi ha poi escluso di servire come ministro nel governo Draghi. "È come andare in bicicletta", ha detto. "Ho fatto un buon lavoro e ora devo togliermi, farmi da parte, ora è il momento che proceda il capitano della squadra, Mario Draghi. Sono così felice e così orgoglioso, ma so anche che è ora di lasciare il ruolo ad altri".

Quanto alle critiche che gli sono piovute addosso per essere volato a Riad a fine gennaio, in piena crisi, per intervistare il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, nel corso della 'Future investment initiative', Renzi ha rivendicato la scelta di fare lo speaker a conferenza internazionali, citando altri esempi illustri: "In Italia questo non è molto normale. E' normale per Tony Blair o David Cameron, Nicolas Sarkozy o ex presidenti americani. In Italia, io solo il primo a farlo".

"Ovviamente preferisco essere amato che odiato, ma se volevo solo essere amato, allora dovevo fare l'influencer, non il leader", ha concluso Renzi.