Renzi: «Il centro sarà decisivo nella Ue come a Firenze»

Intervista a Matteo Renzi per «Il Giorno - Il Resto del Carlino - La Nazione» del 7-06-2024

di Emanuele Baldi

Senatore Renzi, perché punta all'Europa?

«Perché l'Europa decide sulle nostre case, sulla nostra sanità, sulle nostre pensioni, sui nostri ragazzi. Perché non dovremmo occuparci di Europa?».

Il significato di queste elezioni?

«Come dice Draghi: o l'Europa cambia o l'Europa muore. Voglio lottare perché cambi».

La sua forza politica dove si collocherà e con chi?

«Al centro dello schieramento europeo. I nostri compagni di viaggio? Le persone serie. Perché quelli che si candidano per finta, dicendo che non andranno a Bruxelles, non lo sono. Parlo di Meloni, Tajani, Schlein, Calenda: assurdo chiedere il voto per poi dimettersi».

Crisi Russia-Ucraina, crisi Israele-Palestina: come se ne esce?

«Con leader illuminati che portino alla pace giusta. Dando un futuro all'Ucraina nell'Ue e riconoscendo la Palestina insieme al riconoscimento di Israele da parte di tutti i Paesi arabi: due popoli, due Stati».

Che rapporto dovrà avere l'Ue con gli Usa in futuro? E con la Nato? Tra i due blocchi contrapposti Usa e Russia/Cina, l'Europa rischia di restare schiacciata?

«Lo siamo già. Possiamo rilanciarci solo con gli Stati Uniti d'Europa. Altrimenti diventiamo irrilevanti sul piano economico, militare e persino demografico. Accanto alla Nato deve nascere l'esercito europeo con una difesa e una diplomazia comune».

Molti evocano un futuro di guerra da noi: sembra si stiano preparando le opinioni pubbliche in tal senso.

«lo lavoro per un futuro di pace. Ma servono leader all'altezza. Per l'Ucraina ho proposto di nominare inviato speciale Tony Blair o Angela Merkel, per i Paesi arabi credo nelle leadership di persone come Mohamed Bin Salman».

L'Italia guarda all'Europa , ma non le pare stia trascurando ciò che avviene nel Mediterraneo, a differenza del passato? È un rischio?

«Sì. Anche perché Meloni sta sottovalutando il caos tunisino: lei pensa di prendere voti facendo un viaggio al mese a Tunisi, ma il rischio è che quel Paese stia esplodendo anche sotto l'influsso di Paesi esterni come la Russia».

Cosa può fare dall'Europa per la Toscana?

«Dare una mano alle aziende e alle famiglie normali».

A Firenze si gioca una partita chiave per Palazzo Vecchio. Lei con Stefania Saccardi è il terzo incomodo tra Sara Funaro e Eike Schmidt. Punta al ballottaggio, ma se non ci riuscisse da che parte starà?

«Dalla parte di Firenze. Come sempre, più di sempre. Al centro saremo decisivi, a Firenze come in Europa».