Renzi: I pm smentiti dalla Consulta

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colloquio con Matteo Renzi di Simone Arminio per "Il Quotidiano Nazionale"

La Corte Costituzionale dà ragione al senatore di Italia Viva «Messaggi Whatsapp equiparati alla corrispondenza: sono inviolabili» Salario minimo? «Vogliono pagarlo con le tasse, così non va»

L`acquisizione da parte della Procura di Firenze delle conversazioni per e-mail e Whatsapp con Matteo Renzi, all`epoca dei fatti senatore, e suoi interlocutori, non era corretta. È il pronunciamento della Corte Costituzionale sul caso Open, sollevato dall`ex premier ma che avrà ripercussioni analoghe sulla `corrispondenza` sequestrata all`ex ministro dello Sport Luca Lotti, imputato con un`accusa più grave nell`ambito della stessa inchiesta.

«La procura non poteva acquisire, senza preventiva autorizzazione del Senato, messaggi di posta elettronica e Whatsapp del parlamentare, o a lui diretti, conservati in dispositivi elettronici appartenenti a terzi», hanno chiarito gli ermellini, perché «tali messaggi sono riconducibili alla nozione di corrispondenza, «la cui tutela non si esaurisce con la ricezione del messaggio da parte del destinatario, ma perdura fin tanto che esso conservi carattere di attualità e interesse per gli interlocutori», anche quando sono già sul cellulare dei destinatari. Scontata l`esultanza dei membri di Italia Viva. Commenta anche Maurizio Gasparri, Forza Italia: «Avevamo ragione noi del Senato ed avevano torto i magistrati toscani. Una volta di più si dimostra che c`è stato un uso politico della giustizia».

Ha scelto di seguire da vicino la riforma Nordio. Quali punti la preoccupano?

«Non mi appassionano i singoli punti, mi interessa il principio della giustizia giusta. Se un magistrato sbaglia deve pagare. Lei ricorda i giudici che seguirono il vergognoso caso Tortora? Fecero carriera. Ed è immondo che chi sbaglia vada avanti comunque».

Lei nel 2018 proprio sul Qn proponeva l`introduzione di un salario minimo a 9-10 euro. Italia Viva oggi non ha firmato la proposta delle minoranze in merito. Ha cambiato idea?

«No. È che la proposta del campo largo - primo firmatario Conte non è a costo zero ma prevede un fondo finanziato in legge di bilancio, cioè un aumento delle tasse. E io contesto radicalmente l`idea che per fare le riforme basti aumentare le tasse».

La questione è in ogni caso una delle tante rinviate a settembre. Prevede un autunno caldo?

«No. Prevedo molta noia. Meloni non ha portato un solo contenuto di novità. Si limita a vivacchiare. Per molti meglio così: non ci sono rischi sulla tenuta economica del Paese e quindi meglio non fare nulla anziché sbagliare. lo credo che servirebbe uno scatto. Per il momento tante chiacchiere e pochi fatti.»

Il governo ha tentato di legare Autonomia differenziata e Premierato, Italia Viva è contrario alla prima e favorevole alla seconda. Come farete?

«Presenteremo le nostre proposte, compresa quella sull`elezione diretta del Premier. E vedremo se la maggioranza fa sul serio o è divisa anche su questo». 

Il dialogo con Azione ripartirà?

«Per noi non è mai finito. A ottobre faremo il nostro congresso e proporremo una lista unitaria di Renew Italia. Se Calenda dirà di no, ne prenderemo atto e ognuno andrà per la sua strada. Trovo assurdo che mentre in Europa si gioca il futuro dei riformisti, piccole ambizioni personali blocchino il percorso comune italiano. Noi ci siamo, se Azione non vuole faremo senza».

Presidente Matteo Renzi, la Corte Costituzionale le ha dato ragione: i messaggi Whatsapp valgono come corrispondenza, quindi sono inviolabili. Sarà un precedente importante, lei ci tiene sempre a fare il pioniere, dica la verità.

«Ci tengo ad affermare le ragioni del diritto. L`indagine su Open è uno scandalo giuridico senza precedenti. Per cinque volte la Cassazione ha smentito i pm di Firenze e adesso la Corte Costituzionale rincara la dose. Si sono rovesciati i ruoli: io difendo la legalità che i pm Turco e Nastasi calpestano».

Perché ha insistito su questa vicenda?

«Quando sei vittima di una ingiustizia così clamorosa non devi urlare al complotto ma usare le armi del diritto. La nostra è una battaglia in difesa della giustizia non contro i giudici. E non per me, il processo Open è nato già morto.»

Sarà lei ad avvicinarsi a Forza Italia o Forza Italia a posizionarsi definitivamente al centro? È innegabile che il dialogo tra i due partiti sia oggi più intenso e propositivo...

«Fino a un certo punto. Forza Italia dice di essere moderata e di centro ma in realtà sta coi sovranisti in un`alleanza che va contro gli interessi italiani. A me non interessano i giochi di palazzo: mi piace la politica che parla di cose concrete. Che affronti la catastrofe ambientale di questi giorni, non che si parla addosso sul FantaListe alle europee».

Il suo vecchio partito, il Pd, recupera le correnti. Ha seguito il dibattito?

«Fortunatamente no. Ha visto come sono più rilassato?»